Antonio &
Vincenzo Chiomenti
Un albo tedesco del '55
Gli autori foggiani, ( sono infatti nati a cerignola, Antonio il 25 di
aprile del ’25 [scomparso poi il 27 marzo 2010] e Enzo il 24 di maggio del ’30 ), sono una coppia di
fratelli attivissimi nel campo del fumetto. Innumerevoli i personaggi a
cui hanno messo mano ( come anche BLEK & MIKI e la svestita PANTERA
BIONDA di Enzo Magni ), alcuni creati anche da loro come JEZAB IL
FENICIO, per citarne uno. Una bella intervista a Vincenzo è in
http://www.diomede.koine-srl.it/?p=1546
Jezab e...
...lo splendido Blek
Ma la creatura che più ha colpito chi
scrive, per i bei testi e i disegni ancor più meravigliosi è il
celebre MARCO POLO. Il personaggio di Marco Polo non ha certo
bisogno, come Robin Hood, di presentazioni. È mia stretta convinzione che
sia realmente vissuto alla fine del medievo, era nato infatti a Venezia
nel 1254 ( secondo altre versione sulle coste slave per poi
ritrasferirsi a Venezia ), Marco si recò con il padre Niccolò e lo zio
Matteo in Asia. Qui ebbe potenza e missioni di fiducia da parte del Gran
Khan del Katai ( Cina ). Tornato in patria, partecipò nel 1298 alla
battaglia navale di Curzola. Prigioniero dei Genovesi, dettò in carcere, a
Rustichello da Pisa, la narrazione dei suoi viaggi. Oggi si tende a dire
che Marco non è mai esistito, partendo dal fatto che i cinesi erano, e
sono, i più grandi burocrati del mondo e che egli non viene mai nominato
in nessun documento dell’epoca. Nessuno può immaginare come Marco essendo
uno straniero, per di più di un’altra razza, appena partito e morto
l’imperatore, di cui era il protetto, possa essere stato benissimo
oggetto di una “Damnatio Memoriae”, per cui il suo nome sia stato
cancellato dai documenti. Per di più Rustichello scrisse la prima versione
del “Milione” in francese e che questa sia andata perduta, sostituita da
altre versioni più recenti. Una prova in più che le memorie che narrò a
Rustichello non siano false è data da Antonio Pigafetta che nella
relazione sul primo viaggio ( ufficiale ) intorno al mondo fatto dalle
navi di Magellano scrive chiaramente che una volta passata la punta
dell’America si trovano a passare di fronte Cipangu e un anno dopo sono
nel Cataio, nella terra del gran Khane. E questo conferma le parole di
Marco che i cinesi penano una anno ad andare e uno a tornare dall’isola di
Cipango. Chi non mi creda si legga queste due opere! Comunque il
personaggio di Marco Polo fu oggetto di riduzioni cinematografiche, alcune
tratte dal Milione come lo splendido film della Rai di Giuliano Montaldo,
oppure in film d’avventura di Hong Kong come “l’Inferno dei Mongoli” dove
Marco ( l’attore Richard Harrison ) assiste all’allenamento, e successiva
morte, di quattro campioni delle arti marziali. Il fumetto non poteva
dimenticarsi di questo eroe dell’avventura ed è in Francia che viene
valorizzato al meglio. Marcel Navarro ( mitico editore d’oltralpe
) scrive le prime avventure nel ‘48, su disegno di Guy Lebrun.
Ma
essendo il disegno troppo influenzato dal Tarzan di Burne Hogart, la serie
di 14 episodi viene completamente rifatta nel ’59 dai talentuosi
fratelli italiani con Vincenzo ai disegni e in seguito scritti nuovi
episodi dal fratello Antonio. Nel ’61, in uno speciale di 140 tavole su testi di Jean Ollivier,
viene narrato come Marco lascia la madre a Venezia per andare incontro al
padre e allo zio che si trovano a San Giovanni d’Acri. In quest’avventura
Marco non riuscirà ad abbracciare i suoi parenti e si troverà addirittura
nelle grinfie del famigerato “Vecchio della Montagna”, il capo della setta
degli assassini. La serie sarà talmente benvoluta dai lettori francesi che
la “Mon Journal” la proseguirà fino all’89 nel circuito dei fumetti
popolari francesi oggi quasi completamente scomparso. Qui nel nostro paese
Marco Polo come fumetto è stato poco sfruttato, vorrei citare solo due
esempi: l’albogiornale della Mundus del ’41 di due numeri unici disegnati
da Egidio Gherlizza di appena 16 pagine ognuno e “Le Avventure Fantastiche
di Marco Polo” del ’82 , scritte da Angelo Saccarello e disegnate
dal maestro spagnolo Jesus Blasco per il settimanale Albo Blitz. In
questa versione Blasco prese per modello del suo Marco, l’attore americano
Ken Marshall. Purtroppo nessun episodio della serie disegnata dai
Chiomenti ha mai visto la luce in Italia.
La copertina dell’albo speciale con la partenza da Venezia
di Marco Polo
Le meravigliose avventure di Marco Polo
Marco incontra il pericoloso Vecchio della
Montagna
L’incontro con Kublai Khan
Una battaglia navale da “i dragoni fumanti”
Due tavole di sapore salgariano dall’episodio “il
segno del serpente”
Narra Vincenzo
nell'intervista sul sito Diomede: «Nel 1948 mi sono trasferito a Milano,
l’anno dopo mi raggiunse Antonio e da quel momento abbiamo vissuto
insieme, lavorando, scrivendo, disegnando e pensando in simbiosi.
Antonio creava, scriveva i testi e mi preparava molte “matite” mentre io
realizzavo le “chine” e tutte le copertine»
Marco Pugacioff
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