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lunedì 30 ottobre 2023

PapaGatto Silvestro II e il due di novembre

 

PapaGatto Silvestro II e il due di novembre

 

Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza Per i defunti andare al Cimitero Ognuno ll’adda fà chesta crianza Ognuno adda tené chistu penziero

frammento da Totò “La livella”

 


Dalla pellicola “L’albergo dell’orrore” con Christopher Frank Carandini Lee,

del ’62, probabilmente mai doppiato in italiano

 

    Grazie ad Hock, sono venuto a sapere che fu Gerberto ad rendere universale la festa dei defunti, e dato il periodo in cui sta per cadere la celebrazione ho voluto rileggere il suo scritto [l’articolo su Atlandite di Leo seguirà sabato], alle pagg. 124 e 125, de Gerberto, o sia Silvestro II papa ed il suo secolo, Milano 1846, presente in rete.

   «Confermò indi e rese universale la festa, che Odilone di Clugny aveva introdotto l'anno antecedente (998) nel suo chiostro in Commemorazione de' fratelli Defunti. Verso la fine dell'anno ecclesiastico, la dimane del giorno in cui con gran pompa si festeggia la solennità di tutti i Santi e la memoria della Chiesa trionfante, deve seguire un giorno sacro alla pia ricordanza de' fratelli trapassati ed un solenne uffizio divino pei membri della Chiesa sofferente, acciò siano gli animi eccitati a considerare successivamente questi due atti della misericordia divina. Silvestro è pure riguardato come il primo che istituì la festa secolare nella Chiesa [nota 1 Bzov. Vit. Sylv. Aun. T. XX, p. 591-2.]. »

 



  La notizia viene dal domenicano polacco Abramo Bzovio, (Proszowice, 1567 – Roma 1637). In rete non ho trovato l’edizione di Lione, ma ho scovato l’edizione stampata a Roma nel 1629, e a pag. 105 ho trovato il tomo 31 e, fatto tradurre a cavolo dal traduttore in rete, ho provato a renderlo leggibile nel mio italiano maccheronico…

 

XXXI

Pietas in vita funto, instituta commemorazione

anniversaria omnium fidelium defunctorum.

 

«ORare pro ijs, qui nos præcesserunt cum signo fidei, & dormiunt in somno pacis, non novum est in Ecclesia, sed iam inde ab Apostolorum temporibus, exemplo Machabæi, qui XII. M. drachmas argenti misit Hierosolymam ad usum sacrificiorum pro defunctis, usurpatum. Sancta enim & salubris est cogitatiom, litare ac orarém pro fidelibus illis, ut à peccatis, seùm poenis, peccatorum soluantur.  [...] & Amalarius Fortunatus, Episcopus Treverensis, Synchronos Ludovici VII. Imperatoris, ad quem etiam libros de officijs Ecclesiasticis ante 800 annos scripsit. Post officium Omnium Sanctorum, ut ipse in eodem lib. memorat, inferuit officium pro Mortuis Multi enim, ait, tranfierunt de prafenti seculo, qui non illicòn Sanctis coniunguntur; pro quibus solito more officium agitur. Ducentis post annis, S. Odilo Abbas Cluniacensis, (quod S. Petrus Damiani in ipsius vita, & Sigebertus in Chron. ann. Domini 998. refert) ut id quod in Occidentali atque Orientali Ecclesia, piè religiosèqum; in Monasterijs quoque sui Ordinis servaretur instituit, cumque nulla publica Pontificia sanctione, id vel olim publicèm per universas Ecclesias, vel privatim in Coenobijs Monachorum ageretur, postremo & Romani Pontificis, ut Baronius ad 4. Nonas Novembr. in Martyrolog. Rom. observats Silvestri II. autoritate, ut Cyprianus Manens, ex vetustissimis certissimisqum; Monumentis Urbevetanis (in hac Urbe tum temporis Silvestro II sedente, multa ab eo gesta, Urbevetani in publica Tabularia retulerunt, ex quibus Manens Chronologiam conscripsit) memorat, ubiqum;

locorum servandum sacris legibus sancitum est: nimirum, ut post solennitatem Omnium Sanctorum, Commemoratio fiat omnium fidelium Defunctarum


La pietà è fonte di vita,

istituita dalla commemorazione degli anniversari

di tutti i fedeli defunti.

 

«Pregare per coloro che ci hanno preceduto con il segno della fede, e dormire nel sonno della pace, non è una novità nella Chiesa, ma già dai tempi degli Apostoli, come sull’esempio dei Maccabei, che M. inviò a Gerusalemme 12 dracme d’argento per l’uso dei sacrifici per i morti, usurpati. Perché è un pensiero santo e salutare supplicare e pregare per quei fedeli, affinché possano essere liberati dai loro peccati, anche mediante la punizione dei loro peccati. [Segue un elenco di persone dediti alla commemorazione dei defunti, e poi alle ultime righe di pag. 106, e di seguito a pag. 107...] & Amalarius Fortunatus, vescovo di Treviri, contemporaneo a Ludovico VII Imperatore, al quale scrisse anche libri sugli uffici ecclesiastici 800 anni fa. Dopo l’ufficio di Tutti i Santi, come lui stesso nello stesso libro dice, di aver abolito il dovere dei morti, poiché molti, dice, sono morti dal primo secolo e non sono immediatamente uniti ai santi; per i quali il compito viene svolto nel modo consueto. Duecento anni dopo, sant’Odilone abate di Cluniacense, (che riportano san Pietro Damiani nella sua vita, e Sigeberto in Chron. ann. Domini 998.) come quello che nella Chiesa d’Occidente e d’Oriente i pii religiosi; lo istituì anche nei monasteri del proprio Ordine, se non vi era pubblica sanzione pontificia, ciò prima o veniva fatto pubblicamente da tutte le Chiese, o privatamente nei cenobi dei monaci, e infine dei romani pontefici, come Baronio il 4 novembre nel Martirologio. Rom. osservando Silvestro II. sull’autorità di Cipriano Manens, uno dei più antichi e certi; I monumenti dei Urbevetani (in questa Urbe [città] al tempo in cui sedeva Silvestro II, molte delle sue gesta furono riportate dai cittadini Urbevetani nei registri pubblici, da cui Manens scrisse la Cronologia) citano ovunque; la custodia dei luoghi è sancita da leggi sacre: naturalmente, affinché dopo la solennità di Tutti i Santi abbia luogo la Commemorazione di tutti i fedeli defunti.»

 

   Mi sembra di aver letto su Massimo Scotti [accidenti non trovo il libro, scusate] che Hallowen, significa tutti i santi, i nostri Ognissanti, insomma...

 

   Non sò se vi vada bene come addattanento, comunque ci ho provato.

Una curiosità vi è di seguito al susseguente Tomo XXXII, Anni secularis religiosa celebritas, dove parla dell’anno santo e Bzovio scrive...«Né meno né per il culto dei Santi, né per la pietà e la salvezza; appartiene al progresso dei viventi, che Silvestro celebrò il millesimo anno secolare, da vana celebrazione dei giochi secolari, a vera sacra solennità;[…] e per i giochi secolari in onore sia di Apollo che di Diana (mi ricordo come scriveva il professor Carnevale che nella riva sinistra del Chienti vi era il culto di Apollo Granno, e alla riva destra quella della Bonadea, che si può equiparare alla dea Diana, insomma un bel sogno a occhi aperti), […] così come del resto degli Dei, a causa dei principati infernali banditi e dei poteri delle tenebre, che furono sconfitti ed esiliati; Ho autori eminentissimi, i quali affermano che Silvestro festeggiò un anno secolare, non per vana congettura.»


   Eppure, Bzovio parlando della sconfitta dei poteri delle tenebre, mi ha fatto risaltare  una notizia dalla rete arrivatami in questi giorni, vera o non vera (sembrerebbe di sì), del fondatore della Chiesa di Satana, che dice che “Hallowen è la più importante festa satanica. E’ il capodanno satanico e del sabba delle streghe... Sono contento che i genitori cristiani lascino anche i loro bambini festeggiano questa festa: così i genitori inconsapevolmente permettono ai loro bambini di partecipare all’adorazione a Satana, almeno per una notte all’anno...”

   Ma insomma, Grr!!! Non si può mai stare tranquilli... per fortuna che c’è il caro Geppo, il diavolo buono.


Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

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30/10/’23

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sabato 28 ottobre 2023

Tiramolla ad Atlantide (Bombe e buoi dei paesi tuoi) di Michele Seccia

 

Tiramolla ad Atlantide (Bombe e buoi dei paesi tuoi)

di Michele Seccia – ristampata nel 1976

   In attesa del testo di una conferenza su Atlantide di Leo, vi propongo questa storia anni ’60 (minimo), opera di Michele Seccia, nativo di Trani nel 1930 e… mi piacerebbe dire che ci sia ancora, ma, non lo so! tra sieri genici spacciati per vaccini, gelo e altro ancora... bà!

    Resta questa storia in tre parti, che ho ripreso dagli albi di Tiramolla… l’ultima parte ho dovuto riprenderla dall’ultimo numero della “Raccolta degli Albi di Cucciolo”.

L’idea di Atlantide nel Sahara verrebbe dal romanzo di Pierre Benoit del 1919, dove viene presentata la regina Antinea, che ricordo nella bella pellicola del tolentinate Mario Mattoli, Totò Sceicco, interpretata da Tamara Lees, ma nel fumetto la sua (bella) figura non c'è, è un fumetto per bambini mica Jacula... evvabbé.

 

 Totò e Antinea

   Michele o Mik Seccia è il papà di Caucciù, il nipotino di Tiramolla, di cui (non la finirò mai) si saprà delle sue origini e di quelle dello stesso Tiramolla che si svelerà agli occhi di Giorgio Vittorino Passaguai, al secolo Cucciolo, Pipo in France.  

   Spero che le tavole siano tutte e possano andar bene le veloci scansioni fatte con la mia gattina Luna sulle mie ginocchia. Fortuna che almeno c'è ancora lei.

   Ciao

 






 





 
 

 


 



  
 

 




 


Marco Pugacioff

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sabato 21 ottobre 2023

I racconti arcani del Professor Occultis

 

I racconti arcani del

Professor Occultis

Per tradurre lo scritto vedere in alto nella colonna destra

 

Ma chi è ? Ma sembra… No di certo. E’ Aldo Fabrizi nella parte di

un astuto bottegaio che impersona Portos, in una pellicola del ’63.

Idealmente, è per me lui, il Professor Occultis…

 

   Con queste due avventure, davvero molto “pesanti”, delle cognizioni nascoste del professor Occultis, ho preteso dare un chiarimento sul perché una persona così erudita non sapeva trovare una spiegazione su chi poteva essere un satrapo, ovvero un principe dell’antica Persia, nella originale saga della mitica esseGesse.

   Sì, certo, sa essere un buon illusionista da baraccone, alla stregua – anche se superiore – di un Mefisto (nelle prime, indimenticabili avventure di Gianluigi Bonelli) prima maniera… Ma il Professore ha tutto nascosto dentro di sé e HA volutamente dimenticato ciò che aveva appreso in Oriente, così come Alessandro, il saggio Conte di Cagliostro, come ben sa il gigantesco trapper che il popolo rosso chiama Blek.

  

   Idealmente dedico queste mie “operine” a chi, per anni, ha illustrato le sue avventure, primo fra tutti al recentemente scomparso Michele Arcangiolo Iocca, a Cedroni, a Stizza, a Nestore naturalmente, a Bignotti, a Civello; al maestro Mitton, ad Amouriq, a Ciro Tota; e agli artisti serbi come Plavsic, Kerac, Pavel Koza e a tutti gli altri della tormenta ex Yugoslavia; compresi gli artisti greci e turchi.

   E anche a chi, secondo una voce arrivatomi or ora da Pasquale a Gragnano, starebbe realizzando un’avventura conclusiva del personaggio, il papà del simpaticcimo Gordon Link.

   E non certo a chi deteneva e detiene i diritti su questi personaggi.

 


I nemici del male

- Didascalia: Non mi piace che Yannick venga con me, non in particolari vicende dove c’è di mezzo la… MAGIA NERA !

* da una suggestiva copertina di Mandrake, opera di Domenico Mirabella

 



-         didascalia 1: Ho sempre dentro di me l’oscura profezia fattami da Cagliostro…

-         didascalia 2: … di ciò che ci aspetta a Venezia ! Considero come un figlio ormai e la paura non mi lascia mai. E’ una compagna fedele, che mi segue e popola i miei sogni, anzi i miei incubi notturni !

 

 

 

 

- didascalia: E questo non è un incubo ? E’ la riproduzione esatta della Bocca dell’Inferno a Bomarzo, che vidi quando ero studente a Perugia. Sulle sue scale un sinistro violinista dà il tempo a una danzatrice in un rito di magia nera, sotto l’eclissi di luna !

 

-         didascalia: Perché ho accettato quell’invito, perché?!

-         Professore: questo è uno dei più bei atti di magia. Viene dall’India… signorina, prego ! E’ tesa la corda ?

-         Ragazza: Oh Signore ! Ma è tesa… in aria e niente la sostiene !

-         Didascalia: dai bei disegni di Fredrericks

 

 

-         Professore: Esistono porte per altri mondi di cui non sospettiamo l’esistenza. Ed ora Yannick vi proverà la mia affermazione, in questo atto di alta magia !

-         ragazza: Ma sta salendo verso il… nulla !

-         Personaggio: FANTASTICO !

 

 

-         Professore: Vai pure figliolo ! Noi ti aspettiamo qui, in questa sala !

-         Professore: A fra poco !

 

 

-         didascalia: Gli applausi si sprecano, alla vista della corda che cade al suolo. Ed è a quel punto che mi si avvicina il padrone di casa, la cui malvagità è per me trasparente…

-         Personaggio: Complimenti Professore, davvero un bel trucco. Siete molto bravo !

-         Professore: E chi vi dice invece che sia un’opera di alta magia ?!

-         Personaggio: Che cosa ? Via ! Non mi direte che non è solo allucinazione collettiva ?!

-         Professore: E perché no ? Nella mia vita ho viaggiato molto !


-         Professore: Ho conosciuto molti maestri e ho appresso anche arti oscure che ho cercato, mi sono sforzato di dimenticare ! E’ per questo che amo il cibo e il divertimento… mi aiutano a dimenticare…

-         didascalia: E a questo punto il malvagio fa un errore… e lo fa proprio alla comparsa di Yannick alle sue spalle. Un errore che lo smaschera completamente e che salire la furia di Yannick in un attimo !

-         Personaggio: Ma non posso crederci ! voi… voi avete sacrificato quel figlio di una papista…

-         Blek: TU ! Ripeti quello che hai detto ! Ripetilo !

 

 

-         Didascalia: Per fortuna Ketty, la giovane sorella di Tom Wilcox* si fa avanti ! Il fratello gli scriveva spesso nel suo convento dove studiava e quindi, la fanciulla sa come sia letale la sua furia…

-         Personaggio: Maledizione !

-         didascalia: … grazie al suo candore si frappone tra lui e l’essere malvagio, salvandolo per il momento !

-         Ketty: Oh Yannick, ma dove eri finito ?!

-         didascalia: Poi altri esseri si fanno avanti e Yannick vede sfuggirli la sua preda…

-         personaggio: via, via, mia cara fanciulla. Sono sicuro che questo ragazzone e il suo amico sapiente ci hanno fatto un gran bello scherzo… ed ora con me a bere un goccio !

-         * Giovane ufficiale britannico di stanza a Valley Castle (estremo Sud-Ovest del Canada), amico di Blek e del Professore.


- didascalia: Nessuno sa che la madre di Yannick era italiana… tranne la setta che la perseguitava…

    Calmare Yannick è quasi impossibile. Ma riesco a fargli capire come sia indispensabile portar via Ketty da quel covo del male. Cammina come una belva in gabbia nella nostra stanza per più di un’ora poi, ci dirigiamo nella camera della fanciulla dall’altra parte della villa e lì, abbiamo una sgradita sorpresa !

-         Professore: NOOOO ! Troppo tardi ! E’ scomparsa…

-         didascalia: Gli occhi verdi di Yannick scintillano al buio come quelli di una fiera in caccia !

-         Blek: No Professore ! Forse riporteremo a Tom sua sorella !

 

 

-         didascalia: Il violinista ha interrotto il suo concerto, e questo mi riporta alla tragica realtà di questa notte. La fanciulla, ancor balla disperata, senza accorgessi più di niente e di coloro che ha davanti…

-         Fanciulla: Torna da me, amor mio ! Non resisto più, senza di te !

 

 

-         didascalia: Poi compare lui, ridendo degli sforzi della fanciulla…

-         Personaggio : Ah, ah, ah ! Credi davvero di aprire la porta dell’Inferno, solo ondeggiando le tue curve ?!

-         Personaggio: Per aprire quella porta, c’è bisogno dell’antico rito del sangue ! Il sangue di una fanciulla ! Meglio se vergine… Portate la ragazza !

 

 

-         didascalia: E compare la fanciulla; è la sorella di Wilcox ! A cui le streghe non hanno fatto mancare le loro attenzioni… Sarà lei la sacrificata !

       Devo intervenire. ORA !

 

-         didascalia: Ma è Yannick ad agire ! Soprattutto spinto dall’odio ! Il fragore dello sparo si diffonde nel buio..

-         Blek: Tornate all’inferno, rettile schifoso !

 

-         didascalia 1: La mira di Yannick è sempre micidiale !

-         didascalia 2: Poi io e lui ci fiondiamo verso le ragazze, Ketty e la ballerina; con gran fretta traccio un cerchio protettivo sul terreno e questo spaventa quegli esseri malvagi !

-         didascalia 3: Pronuncio il rito e subito dopo chiedo a Yannick e alle ragazze di chiudere gli occhi !

I diabolici cavalieri dell’Aldilà, coloro che devono portare i malvagi nel loro mondo, compaiono…

* vignetta ripresa dal Mandrake di Umberto Sammarini.

 

 

-         didascalia: Alte grida salgono verso le stelle. Ma è inutile. I demoniaci cavalieri strappano le corrotte anime dai loro putridi corpi ! Attendo ancora un po’… Poi esco dal cerchio protettivo e davanti a me si prospetta uno spettacolo atroce; infatti i corpi sono letteralmente scarnificati e tutto ciò che resta di coloro che volevano governare con spietata malvagità sono delle bianche ossa disseminate nel bosco…

-         Professore: Yannick, figliolo mio, come hanno superato l’esperienza le ragazze ?

-         Blek: Sembra bene, Professore !

-         didascalia: C’è un epilogo che non potevamo aspettarci. Dalla porta dell’Inferno compare una ninfa dei boschi o se volete una fata. Una di quelle figure che le religioni monoteistiche demonizzarono… Aveva aperto la porta di un altro mondo, il suo mondo, senza alcun atto di violenza o di sangue. E solo per prendere la sua compagna, la danzatrice, per condurla con sé nella loro nuova casa. Questo mondo è troppo violento… Dopo la loro partenza, anche noi c’è ne andammo. Prendemmo i cavalli e ci avviamo verso Valley Castle. E questa è davvero la

Fine dell’episodio.

 

Lo specchio di

Cagliostro


- Didascalia: Dalla madrepatria arrivano in genere, molti giornali… ha volte con un ritardo di solo un mese, a volte di tre. Ma rimane sempre una lettura che ci consente, a me e a Blek, di restare al corrente di quella nazione in cui si è scatenata una gigantesca rivoluzione.

E questa volta ciò che ho letto mi ha lasciato l’anima a pezzi !

Sono tornato indietro di anni, quando tornammo in patria…

- Professore: Ma questo nome… ! No ! Oh No !

 


-         Didascalia: Quando  nella notte illuminata da una luna bianca, risuona uno sparo unito a delle urla furiosa di un ragazzo e le risa sguaiate di sicuri banditi da strada… Non può che far scattare l’anima generosa di quel ragazzo, il cui legame che provo è come quello che avrei con un figlio mio !

-         Genitore: Fermo Joachim, calmati !

-         Bandito: Ah, Ah, Ah, che irruenza ragazzino ! E che sei, un ufficiale di cavalleria ? Ah, Ah, Ah !

 


-         Didascalia 1: Vedere quel ragazzo in azione…

-         Bandito: Dà una lezione a quel galletto, Pierre !

-         Didascalia 2: … è sempre uno spettacolo!

 

 

 

-         Didascalia: A volte ha qualcosa di inquietante… !

-         Bandito: Un demone, un demone della notte !

 



-         Didascalia: Cacciati via i delinquenti, il figliolo dell’oste di La Bastide, ci sorprese tutti, perché ci aveva riconosciuto !

-         Joachim: Oh babbo ! Ma non capisci chi ci sono venuti a salvarci come angeli dal cielo ? Sono gli eroi della Nuova Inghilterra di cui ci parlò quel giornalista napoletano…

-         Babbo: COSA ?!

-         Didascalia di Joachin: … sono Blek, Roddy e il Professore !

-         Professore: Infatti figliolo ! Ma tu dovresti restar più calmo, sei troppo focoso !!

-         Joachim: Oh Professore, se sapesse; nemmeno i miei fratelli sono come me…

-         Jachim: La nonna dice che in me scorre il sangue di Guy, il grande cavaliere bretone, ucciso dagli uomini del signore di Nantes, Lambert… Professore, la prego, so che può farlo ! Mi aiuti ha conoscere il mio futuro ! Devo saperlo ! Vi prego !

-         Nota: Guy-Ô-Marc'h" [Guyomar, Guysô-marc'h, Guy le grand chevalier. Cioè Guido il grande cavaliere], figlio o nipote di Morvan e visconte di Léon.  Eginardo scrive «donec ab hominibus Lantberti comitis in domo propria circumventus atque interfectus est.» finché non fu circondato e ucciso nella sua stessa casa dagli uomini del conte Lambert. Era l’anno 825. 

 

 

 

-         Professore: Io… No, NO !

-         Blek: Ti prego, ragazzo, rinuncia ! Il professore ha volutamente dimenticato ciò che apprese in Oriente da maestri come il saggio Altotas !

-         Didascalia: Ma il ragazzo non ritirò la sua richiesta… c’era qualcosa nei suoi occhi azzurri che mi convinse ! Perciò, dal carro estrassi un piatto d’argento destinato al vescovo di La Bastide !

-         Professore: Va bene, figliolo ! Conoscerai il tuo futuro in questa notte stregata… e io con te !

-         Professore: Il mio amico Alessandro ha fatto conoscere il suo infausto destino alla regina in questa maniera*… Guarda ragazzo, e fin da ora perdonami !

 

-         * Nella serie Martin Mystére presenta Zona X, in una storia di Pier Carpi e Del Vecchio.

 


- Didascalia: E il ragazzo vede !

   Vede gli anni della rivoluzione che verrà, agli ordini di un grande generale, Thomas Alexandre Davy De La Pailleterie (Jérémie, 25 marzo 1762 – Villers-Cotterêts, 26 febbraio 1806)…*

   La gloria della conquista del Cremlino come Re di Napoli…

   La terrificante, sconvolgente ritirata di Russia sotto al suo comando…

 

  * Padre del celebre scrittore Alexandre Dumas !


-         Didascalia 1: La tragica battaglia di Cantagallo, nella piana tra Macerata e Tolentino, dove cerca a ogni momento la morte in battaglia… e dove perse il suo regno !

-         Didascalia 2: Ed infine la sua fucilazione a Pizzo Calabro !

-         Didascalia 3: Brutta riproduzione di una tavola di Tancredi Scarpelli.

 

 

-         Didascalia: E il ragazzo piomba a terra, come se avesse davvero sentito le fucilate sul suo petto !

-         Professore: Perdonami ragazzo, perdonami !

-         Blek: Corna d’Alce !

-         Joachim: Babbo !

-         Genitore: Calmati figliolo ! Sono qui, siamo tutti qui ! Ora andiamo a casa !

-         Joachim: Oh babbo ! Il professore aveva ragione… non bisogna conoscere il futuro, MAI ! Io… io farò ciò che avevate deciso tu e la mamma per me… prenderò il collarino del prete !



-         Didascalia: Da lì, io, Blek e Roddy ripartimmo per Estagel… Ero felice, il ragazzo si era salvato vedendo il suo futuro, ma… Oggi… Dopo la sanguinosa rivoluzione, un giovane nobile della Corsica, di origine italiana sta tentando una scalata al potere, ma facendo molti errori ! Lo sta aiutando un giovane ufficiale innamorato della bellezza latina della sorella… Si chiama Murat, Joachim Murat; e sia lui che io, sappiamo, grazie ad un arte funesta, quale sarà il suo futuro e il suo tragico destino !

-         Professore: Mai, mai più userò quell’arte !

 

Fine !

Marco Pugacioff

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