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giovedì 29 giugno 2023

Incantesimo nel bosco di Michele Arcangelo Iocca (1955)

 

Incantesimo nel bosco

 

di

Michele Arcangelo Iocca (1955)

 

illustrazione realizzate tra il ’44 e il ’46 con la scimmietta Cupido…

sarà cugina di Scimmiottino?

 

    L’altra settimana ho avuto un regalo allucinante – e in giorni è stato un vero balsamo per me – da parte di Silvio, un amico di quell’autore delicato e poetico che è Michele Arcangelo Iocca.

   Michele ha realizzato molte opere nella sua vita artistica, tra cui l’illustratore di libri come Il romanzo di Dante di Luigi Ugolini, per dirne una, ma anche vari episodi di Blek Macigno (anzi Blek le Roc, visto che li realizzò per la Lug di Lione), alcuni da solo, altri – su sua testimonianza – con l’inchiostratura di Carlo Cedroni.

un foglio lucido dell’epoca (rodoide mi pare si chiamasse) con le prove per Yannick

 

    Ma le cose più belle e tenere le realizzò per i fumetti per bambini come Bambola e Amichetta, poi divenuto La mia Amichetta.

    Vi voglio presentare qui una favola meravigliosa stampata nel 1955 al posto di Dolcina, personaggino disegnato da Castellari (l’autore di Totò a fumetti) che per l’occasione si firmava Ornella.

    Intanto prima di questa favolina a fumetti un po’ di tavole riprese da Bambola del ’52…




Forse anche le illustrazioni o minimali del topino sono sue, chissà…

Le prime tavole per Cappucetto Rosso

 

 

Alcuni minimali letteralmente favolosi.

 

Ma passiamo alla favolina (con la copertina) ultraecologia.


 

 


 
 

 

 

e per ultimo un disegno per il calendario del ’56.


 
 

Ma non è finita qui. Ci risentiamo, al più, tra una settimana.

 

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

S.P.Q.M.

(Sempre Preti Qua Magneranno)

29/06/’23

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 Fumetti

domenica 18 giugno 2023

Caribù (1956)

 

Caribù (1956)

   Ho Trovato su una vecchia raccolta cartonata, che mi era stata regalata sempre da Adriano, quello che ritengo il primo episodio di Caribù di Terenghi. Non ne sono sicuro, ma il segno sembra molto più giovanile di quello di episodi successivi.

 

   Devo dire la verità, il segno di Terenghi mi è sempre stato antipatico, così come molti suoi personaggi: Tarzanetto, Pedrito, Geppi e geppina (o come si scrive)… Però per Caribù è successo il contrario.

Come mai? Semplice! Fin da bambino ero innamorato di Soshima-Taka, la bambina che entrò nella famiglia di Blek Macigno (ho immaginato infatti che da ragazza sia poi diventa la compagna di Roddy) e Piccola Squaw gli assomiglia (non certo nel carattere, ma nella fisionomia)… Tutto lì.

    Per dei libri per l’infanzia un altro Caribù, un altro ragazzino pellerossa ha fatto la sua comparsa con gli splendi acquarelli di Francesco Gamba, papà del Piccolo Ranger, ma si tratta di altro personaggio.


Le immagini vengono dai libri che sono in vendita sulla Baia

 

    Comunque vi presento questa avventura, con quella stampata due numeri dopo, il n. 11 del 1956. Il disegnino di Baldo e Occhio di Pernice dovrebbe essere di Gherlizza, le barzellete di Giorgio, e l'ultima tavola di Cucciolo & Beppe di Motta.

    Divertitevi.



 


 

 

 
 

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

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