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domenica 16 luglio 2023

La pattuglia fantasma di Gerry Embleton - Epilogo

 

La pattuglia fantasma

Epilogo


https://marcopugacioff.blogspot.com/2019/04/la-pattuglia-fantasma.html

il mio scritto precedente 

 

   L’undici del mese di luglio di questo a dir poco atroce 2023 (si profilano all’orizzonte una dittatura mondiale inarrestabile), mi scrive Andrea Carta.

 Non so chi sia, ma mi riferisce che “Contrariamente a quanto si legge un po' dappertutto, la storia NON è stata ripubblicata da Bear Alley Books. Ho appena ricevuto la sorprendente risposta di Steve Holland, che scrive "Unfortunately, the book was announced but not published. I'm hoping to publish at some point in the future at which time I will make sure everyone knows."
Questo spiega come mai la ristampa della Bear Alley sia introvabile, ma lascia l'amaro in bocca a chi sperava di ritrovare, ormai a quasi 60 anni di distanza, questa storia unica nel suo genere.”

   Dopo una mia risposta, mi dice “Se vuoi ti posso tradurre queste ultime tavole.”. 

La mia risposta è 

“e poi le mettiamo sur mio sito... se te ne va...”.

    E  continuiamo 

“Ti devi essere alzato presto per fare questo lavoro... il caldo oppure preoccupazioni varie?”

”E' il contrario: vado a letto tardi, a volte assai tardi, anche perché sono sempre in arretrato sulle cose da fare (scrivo continuamente recensioni e articoli su fumetti). A questo proposito: ho lasciato il termine "motozattera", che a distanza di 56 anni ancora ricordo dalla traduzione del CdP in quanto molto suggestivo, come traduzione dell'inglese "landing craft", alla lettera "veicolo da sbarco". Penso che sarebbe bene fare lo stesso con molti altri termini, che però non ricordo bene. Se sei d'accordo, mi aggiorno col noto blog e cerco di risalire ai termini originali e alla traduzione dell'epoca.”

 “Vedi se ti piace realizzata in questa maniera.”

”Diamine! Il tuo lettering ha dell'incredibile. Decisamente mi piace.”

“le scritte sono del Maestro Giorgio Rebuffi. Qualcuno - dopo che avevo scansionato alcune sue tavole ed estratte le lettere - me ne ha fatto il carattere per fumettare.”

“Geniale! In effetti è questo il sistema migliore di farsi un font davvero fumettistico.”
”Nel mentre, ho una notizia cattiva ed una buona riguardo alla Pattuglia. Quale vuoi sapere?”

“se ti va  di dirmerle, prima dimmi la cattiva, poi la buona...”

”La cattiva è che ti mancano 4 pagine della terza parte. Del resto basta contare quelle pubblicate dal CdP: 18 nella prima parte, 20 nella seconda. Totale 38, la storia è lunga 52 (26 numeri di Smash), ne mancano 14, tu ne hai 10...
E in effetti, se ci fai caso, alla fine della quarta pagina romani e inglesi si mettono d'accordo per andare all'assalto di Cartagine, mentre all'inizio della quinta pagina stanno per sbarcare ad Ostia, che non è proprio la stessa cosa (forse non te n'eri accorto perché non conosci l'inglese e non avevi letto i balloon). Di sicuro c'è un buco, durante il quale qualcosa deve avergli fatto cambiare idea. Me ne sono accorto passando a tradurre la quinta pagina dopo aver finito la quarta.

E questa era la cattiva... ”

“lo  sapevo <<Qua sotto presento due delle tavole censurate in Italia (ne fu censurate anche altre, ma in questa un milite britannico scompare) e – anche se mancano alcuni numeri di Smash! dal 16 al 18 (forse un totale di 6 tavole) – le tavole inedite con la conclusione.>>

“Non è esatto. Sono riuscito a trovare il numero 24 di Smash, e le due pagine che contiene iniziano proprio con l'arrivo ad Ostia, il che significa che il buco è nel numero 23, forse anche nel 22. Poi vedremo meglio cosa c'era nel buco dal 16 al 18.”

 “e quella buona?”

“Ho trovato la terza parte, intera, con tutte le sue 14 tavole. :-) Inoltre, "sullo slancio", ho trovato anche tutto il resto, incluse - credo - le parti censurate (se conto bene sono 55 pagine).”

E continuiamo:

“Hai fatto un lavoro formidabile [si riferisce alla mia fumettatura...], ma ci sono nubi all'orizzonte.

Un primo esame delle 55 tavole originali, di cui le prime 7 e parte dell'ottava corrispondono a quanto pubblicò il CdP, indicano che si tratta di una storia molto più complessa di quanto si pensava, che potrebbe estendersi su 80 o 100 pagine, e che non è chiaro quando e come sia stata rimontata. A questo punto va studiata anche la ripubblicazione su Smash, che pare strano sia di sole 52 pagine.

Ti mando un esempio di quello che succede, con l'ottava tavola:

Nell'originale, dopo "arrenditi uomo", "non scapperemo", ci vengono mostrati Joe e i suoi uomini catturati dai nemici, i quali cercano di capire come funziona il carro armato e poi di spostarlo tirandolo coi cavalli; nella versione CdP si "stacca" sulla motozattera che all'improvviso si trova sbalzata in un'altra epoca... e questo è solo l'inizio dei casini.

Spero di mandarti in serata le ultime 4 pagine tradotte, ma oggi ho casini in famiglia e non sono certissimo di farcela.”

Di nuovo ho la sua risposta il 14 di Luglio:

“Innanzitutto ti allego le pagine 7 ed 8, di più non sono riuscito a fare con i problemi che ho da ieri sera. Però domani finisco.


E ora ti spiego cosa ho capito: la Pattuglia Fantasma non è una storia in 50 o più pagine, ma una serie a fumetti ideata da Patterson e della quale lui, ogni tanto, scriveva un episodio (da 10-15 pagine): all'inizio la pattuglia trova la macchina del tempo, e ad ogni nuovo episodio si trova sbalzata in una nuova epoca con nuovi nemici e nuovi tipi di battaglie da affrontare. La serie è stata creata nel 1962 ed è andata avanti, con uno o due episodi all'anno, sino al 1966 sulla rivista Swift. A questo punto Patterson dev'essersi stufato e ha deciso di farla finita chiudendo la serie un po' bruscamente, con l'episodio dei romani e dei cartaginesi.


Dopo di che, sempre nel 1966, Smash acquista la serie e la taglia e la rimonta così da smussare i passaggi tra un episodio e l'altro e far diventare il tutto una storia unica: quelli che a mio giudizio dovevano essere 5 o 6 episodi distinti (i greci, gli egiziani, i romani e poi gli uomini preistorici e gli spagnoli del '500, di cui restano poche vignette) diventano una narrazione continua in 52 pagine presentate a due a due nei primi 26 numeri di Smash, tra il 1966 e il 1967. Senza dubbio è questa la versione acquistata dal CdP e presentata alla fine del 1967: si parla infatti di una storia da 18 pagine + 20 + la parte mancante di cui tu hai 10 pagine ma che in origine era da 14. Sarebbe molto interessante trovare i numeri che a te mancano, secondo me il 22 e il 23, dato che la parte mancante (che alla fine ti manderò) è di ben 5 pagine e mezzo, non 4, e quindi deve aver subito dei tagli e un rimontaggio, chissà quali. Sarebbe pure interessante accostare le pagine degli altri numeri di Smash con le prime due puntate del CdP così da verificare che ci sia in effetti piena corrispondenza, come ho ipotizzato.


Spero di essere stato abbastanza chiaro!”

 

“Mi devi scusare e ti incazzerai, ma quando ho visto una parola inglese in bocca ad un senatore romano... Eh! l'ho dovuta tradurre in italiano con esploratori... “


”Hai fatto bene! Io stesso non ero convinto del termine "scout" ma non ero sicuro di quale fosse l'equivalente italiano per indicare questa particolare tipologia di soldati non combattenti. Avevo pensato a "ricognitori" o "staffette" ma non mi suonavano bene. Neanche "esploratori" mi suona benissimo ma tutto sommato è passabile. Altre possibilità: vedette? Osservatori? (che però indicano persone che osservano da fermi, non che si muovono nel territorio). Altrimenti ci vorrebbe una frase più involuta, del tipo "i soldati che abbiamo mandato in ricognizione riferiscono la stessa cosa".

“Ti allego le tavole mancanti. La saldatura tra la "tua" pagina 4 e il resto della storia è ben visibile, grazie al rimontaggio di questa tavola. La tua pagina 5 inizia immediatamente dopo l'ultima pagina allegata.”

 

 


“Senza tradurre ogni cosa, succede questo: inglesi e romani, partiti dall'Egitto, si dirigono verso Cartagine marciando lungo la costa (il carro armato, a corto di benzina, viene trainato), finché un giorno lo svolazzante Paddy avvista una flotta cartaginese, ci va sopra e afferra un marinaio…


 Questo, portato a riva, spiega che la flotta è piena di cartaginesi che stanno andando a rinforzare l'esercito di Annibale in vista dell'attacco a Roma, e di conseguenza inglesi e romani cambiano il piano: impossessarsi della flotta utilizzandola invece per portare la loro legione di rinforzo a Roma…


Joe in persona va all'attacco della flotta e paralizza tutti gli equipaggi, una galea dopo l'altra, sinché la sua arma non si scarica (e poi cade in mare andando persa per sempre) e l'ultimo equipaggio rimasto lo ferisce con una freccia. Lui cade su una delle galee già catturate, che ad una ad una aveva fatto deviare verso la riva con qualche colpo sul timone…


Le galee raggiungono la riva (tranne l'ultima con l'equipaggio non paralizzato, ma poco importa), …

 


 

Joe viene trovato e curato dai medici greci al seguito della legione (ai quali insegna a giocare a dama). Dopo alcuni giorni Joe si è ripreso e la flotta arriva in vista di Ostia, notando che c'è del fumo che si leva dal porto...”

 


   Questa versione che Andrea mi ha fornito viene dallo speciale 2000 AD Annual del 1979, scaricabile dal mulo.

    Passiamo ora alla versione tutta fumettata; con un ultima considerazione personale… il tribuno illustrato da Gerry Embleton, con cui il sergente ha «una certa aria di famiglia», ma che sia proprio Scipione l’Africano? Booo?!

 

La prima parte in italiano stampata dal Corriere dei Piccoli si trova a questo inderizzo: https://corrierino-giornalino.blogspot.com/2011/10/la-pattuglia-fantasma-1-parte.html

 

 



 

 
 

   Bien! Con questo inserimento, penso di fermarmi con l’inserimento di storie a fumetti in questo sito, blog o come volete chiamarlo con qualsiasi termine in ostrogoto moderno (così definisco l’inglese, simbolo dell’odierna dittatura mondiale) vogliate usare.

     I soldi non ci sono più, perciò si stacca il telefono fisso… Sic! Addio al mulo e alle vecchie pellicole che ci tiravo giù…

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

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16/07/’23

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domenica 9 luglio 2023

Michele Arcangelo Iocca non c’è più!

Michele Arcangelo Iocca non c’è più!

Una copertina di Amichetta disegnata da Michele e firmata “Nat” dalle iniziale della moglie Natalina.

 

   Ricevo questa fine mattinata una brutta notizia. Avevo sentito Michele, non molti giorni fa, aveva poca voglia di parlare e oggi mi arriva questo messaggio:

 “Ciao, con un po' di dispiacere

(ma non troppo perché gli abbiamo dato tutto il calore dei fans verso il loro idolo)

 ti comunico che Michele è ora a cavalcare nei "verdi pascoli delle sconfinate praterie" degli eroi dei fumetti.

E finalmente un po' in pace, sulle sue amate montagne.

Silvio.”

Michele durante un intervista alla rai legata al giro d’Italia.


E' un anno ben triste questo…

Marco Pugacioff

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giovedì 6 luglio 2023

La bacchetta di fata Giuggiolina di Michele Arcangiolo Iocca (1959)

 

La bacchetta di fata Giuggiolina

di

Michele Arcangelo Iocca   (1959)

 


    Rieccomi con un’altra opera fumettistica di Michele, mentre qui sopra fa bella mostra di sé, un bel gattino che è nello studio dell’autore e che mi fotografò Luca Boschi, nella sua unica visita a uno dei suoi autori preferiti; mentre qua sotto un’altra opera giovanile di Michele.


    Intanto Silvio, mi ha fatto avere con la posta elettronica, altra bella roba, tra cui ci sono delle prove per Blek, che però non mi hanno convinto come opera sua, ma piuttosto di Vincenzo Chiomenti.

 

 





   Queste prove hanno particolarità che le accosta all’episodio “Il capitano Roger”, e per meglio farvi capire il mio pensiero, vi passo alcune tavole dell’episodio rimontate per gli albi di Blek.

   Spero noterete la somiglianza di Blek e di Roddy con le prove qua sopra.

 

 


  In particolare, il viso di Roddy è quanto mai quello di un monellaccio. Viceversa Michele nell’episodio “Una pepita che scotta” – che ritengo sia sua – è molto più “delicato”, come nella rappresentazione della bella fanciulla.

 

 

 

   L’episodio  Sans titre (titre prévu: Les diables de l’île)” da kiwi [spécial tra il n. 51 e il 53] n. 52  del 15 – 08 – 1959 – “Il capitano Roger” [V. https://www.bedetheque.com/BD-Kiwi-Lug-Tome-52-Le-petit-trappeur-316992.html] è di Vincenzo Chiomenti e Chiomenti aveva iniziato con “Mission secrèt” [Kiwi spécial n. 45 (numero speciale tra il 44 e il 46) del 14 – 03 – ‘59] (Il viaggiatore misterioso) sempre del ’59, appare ben prima de “La mine convoitée” (Una pepita pericolosa, talaltro mal stampata), primo episodio matite e chine di Michele, apparso sul secondo numero della serie ufficiale di Spécial kiwi del’08 – 04 – ’60.

    Quello che ritengo il secondo episodio di Michele su Blek le Roc è  - sempre secondo me – “Les pillards de la colline”, apparso sulla serie regolare di Spécial Kiwi n. 4 del 15 – 08 – ’60. Da quel che mi ha riferito l’autore, lavorò con Carlo Cedroni [e pensate se Cedroni, lavorò anche con Bernasconi, almeno così mi riferì il signor Cedroni]. La collaborazione tra i due bravi autori dell’atelier Barbato-Mancini, dovrebbe essere avvenuta in questo episodio, perché il volto di Blek è molto simile a quello di Cedroni, ma la china è di una delicatezza tipica dello stile Iocca.


    I predoni delle colline è un episodio che ho scansionato e tradotto personalmente per Gabriele Ferrero, prima i nostri rapporti si guastassero ed è apparso per la prima volta in italiano nel n. 148 della brutta edizione If, nell’ottobre 2013.

   Tutto questo mi fa arguire che le prove su tavole dei volti di Blek e Roddy in possesso di Michele, insieme a una decina di numeri di Kiwi gli erano arrivati per studiare il personaggio e la tavola di prova dei pellerossa, credo non la abbia consegnata come la copertina inedita di Blek.

Mie supposizioni comunque…

    Queste tavole dell’edizione de Gli albi del grande Blek  anch’esse rimontate, si avvicinano di più alle prove in rodoide (insomma in materiale trasparente) dello scritto scorso, quello de l’Incantesimo nel bosco.

Noterete inoltre una certa accentuazione del volto di Blek, più affilato e con i tratti degli occhi più alla orientale… Una peculiarità che avevo già notato in Pietro Raschitelli, autore di un mezzo episodio Tex, “La costa dei barbari”…


… una peculiarità che rivedo nei tratti dei pellerossa in questi altri schizzi di prova.

    Ma, sempre mie congetture, comunque, sua è di certo una copertina mai consegnata e che ha anche le prove di colore; un originale che però Michele ha donato – questo inizio anno – a un medico che lo aveva curato.

 



   E ora passiamo alla favola a fumetti, una cosa in cui Michele era davvero particolarmente dotato.

 

John e Pirluoit dai Puffi

   Sembrerà strano, ma i personaggini raffigurati ricordano molto i Puffi di Peyo [nati su Spirou n. 1047, del 8 maggio del ’58, ne Il flauto a sei Puffi], ma senza quel coloraccio di pelle che li ha resi famosi… ci sarebbe da pensare a che i Puffi, siano stati creati, come Tiramolla e Caucciù in laboratorio con diversi tentativi; per gli uomini di gomma usando colla e caucciù per farne uomini da fatica (che siano poi riusciti a scappar via?) e i Puffi, invece prima degli gnomi, ma erano troppo piccoli e hanno così creato gli uomini… Certo che con la fantasia non sto mai fermo.

 

   Lasciamo perdere, vi lascio alla favola con prima una foto di Michele al lavoro con una dedica personale e subito dopo tutti i suoi personaggini.

 





 



 

 

 

Marco Pugacioff

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