Il collo di pelliccia di un ballerino.
Se non ha nessun partner umano, salta in
cima alla lavatrice mentre la centrifuga è in azione e
scuote tutto, tanto da far sembrare che il pavimento non sia uniforme.
La
pattuglia fantasma
Col fatto che scarico sempre dalla rete,
all’americana il web, ha volte vedo
cose che mi strabiliano. Tirando giù la serie Smash! del ’66, stampato nella Gran Bretagna, pur non conoscendo l’ostrogoto [leggi l’inglese] mi accorgo
della bella serie The legend testers;
ma poi di un’altra serie in cui ci sono legionari
romani insieme a militi britannici intitolata The ghost patrol.
Una legione romana che
sarà trasformata maleficamente dal
dio dei cristiani in
monoliti – dalla storia Carnac del
bravo Michele Pepe
Mi affascina subito, e immagino che siano le
scorribande nella Storia, della IX Legione Spagnola di quattromila soldati
inviata nel 117 dell’Era Volgare in Scozia per schiacciare una rivolta locale.
Alcuni di loro frustarono la regina Boadicea della tribù degli Iceni e
violentarono le sue figlie. Boadicea aveva maledetto in eterno quegli uomini (anche
chi non centrava) e guidò una nuova rivolta contro la legione; ancora negli
anni ’70 (quindi recentemente) si sentiva la legione maledetta in marcia che
terrorizzava persone, cani e gattini a Dunblane, nel Pershire, appunto in
Scozia.
Invece, proprio come nelle storie del dottor
Who (che ricordo con il simpatico viso di Tom Baker) la pattuglia fantasma è
una pattuglia britannica del 1941 (nella versione italiana il funesto ‘43) che
vagabonda avanti e indietro nel tempo grazie al ritrovamento dentro un O.V.N.I.
a Creta, di un macchina del tempo. Pensavo che il macchinario abbia incorporato
un dispositivo che permetta a uomini di differenti epoche di poter parlare tra
di loro; invece il capopattuglia Timm (che ha il viso di Clark Kent senza
occhiali) conosce Greco antico e Latino, è quindi un buon studioso, e ha anche
dei buoni principi: «Cerchiamo di non fare del male a nessuno, capito? Dobbiamo
spaventarli e basta…» e aggiunge con spirito intelligente «Non voglio ammazzare
qualche mio antenato, io!». In effetti, quando alla fine della storia Timm
stringe la mano al centurione, bè, c’è una certa aria di famiglia.
Però un dispositivo del genere viene poi
comunque trovato all’interno di un tempio Egizio; un elmetto che anche la
capacità di annullare la forza di gravità.
Cerco lumi in rete e vengo a sapere che venne pubblicato per la prima volta in Swift,
una rivista britannica che iniziò nel 1954 e poi venne fusa con The Eagle
nel 1961.
Venne ristampato per
la prima volta sotto il titolo Ghost Patrol in Smash dal numero 1
al 26 tra il 3 febbraio 1962 e il 28 maggio 1966, prima di essere ristampato
nel Summer Special 1977AD del 1977 e
poi di nuovo nel 1979 del 2000AD Annual.
La storia completa è
stata raccolta in The Phantom Patrol di Bear Alley Books dal 1° agosto
2009, con una copertina di Chris Weston. Vedi il sito: https://2000ad.fandom.com/wiki/The_Phantom_Patrol
L’autore dei testi è Willie Paterson,
mentre l’autore dei – a dir poco straordinari disegni – è Gerry
Embleton. Sapessi disegnare così… vabbè.
Una tavola Di Olac di
Gerry Embleton
Subito scopro che venne pubblicata anche in
Italia sul Corriere dei piccoli, che potete trovare sul bel sito:
https://corrierino-giornalino.blogspot.com/2011/10/la-pattuglia-fantasma-1-parte.html
ma che mancherebbe la finale mai pubblicata.
Nella
serie di Smash! che ho tirato giù,
invece, dopo aver aiutato i legionari Romani, se ho capito bene a Ostia, contro
i Cartaginesi, i militari britannici si imbarcano per la Bretagna dove
attiveranno il macchinario del tempo per tornare nel ’41.
Infatti
l’ultima vignetta il capo della pattuglia fa:
«navighiamo
verso la Bretagna, ragazzi, e quando arriveremo, useremo la macchina del tempo
per riportarci finalmente a casa al 1941.»
E l’ultima didascalia recita «Attraverso l'orizzonte del mare e del tempo navigano verso la
Gran Bretagna e la sicurezza. I
rapporti dell'esercito dimostrano che la pattuglia fantasma ha sicuramente
continuato la lotta contro i nazisti, come i tedeschi hanno scoperto a loro
spese. Ma quella parte della storia è ancora un segreto militare strettamente
sorvegliato. Un giorno verrà reso pubblico. E, quando lo sarà, voi sarete i
primi a leggerlo in Smash!»
Insomma, una conclusione esisterebbe, ma scommetto che costerebbe
parecchio oggi ristampare e poi tradurre l’intera storia, [sperando senza
l'oltraggio del colore] anche perché bisognerebbe lasciare la splendida
fumettatura a mano del Corriere e reintegrare le vignette mancanti. Sarebbe
come voler ritrovare le edizioni in italiano delle serie televisive che vedevo
da ragazzino: Paladin, Matt Dillon, Vidocq. Hai detto niente!
Qua sotto presento due delle tavole censurate
in Italia (ne fu censurate anche altre, ma in questa un milite britannico
scompare) e – anche se mancano alcuni numeri di Smash! dal 16 al 18 (forse un totale di 6 tavole) – le tavole
inedite con la conclusione.
alcune tavole con vignette censurate
e l'ultima tavola tradotta in Italia, ripresa dal bel blog sul Corrierino
da qui mi mancano circa sei tavole
e la tavola - anzi striscia, finale !
Marco Pugacioff
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