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martedì 30 aprile 2019

Antonio Pérez


Antonio Pérez


Splendido autore, padre del “polverone” Rocky Joe

    Conosco da molti anni questo autore, grazie a una sua firma in mezzo alle tavole di Rochy Joe [quando vedevo bene, sic! Valla a trovare oggi], e non ho mai realizzato una scheda su di lui perché pensavo che gente più accreditata (senza far nomi) ne avrebbero parlato, invece… fino a oggi buio completo.
Un personaggio su testi di Roger Lecurex, le cui avventure erano tagliate  in due e apparse dal numero 109 al 196 della Nuova Collana Araldo, la serie creata appositamente per il Comandante Mark; di Rochy vi sarebbero ancora delle avventure inedite in francese.

Rochy e suo nonno. La prima tavola

   Rochy Mac Rimmon ha un pugno d’acciaio e ha per compagnia un vecchio cercatore d’oro, Sim, che prende il posto di suo nonno morto nel primo episodio. Subito Rochy incontra un bambino indiano Wa-Wa e una splendida fanciulla bionda Barbara, anzi Barbie che diverrà la sua sposa e gli donerà un bambino, infine Rochy sarà un corriere della posta.




A dir La verità, Wa-WA mi ricorda un po’ Piccolo Castoro, il bambino indiano amico di Red Rayer che non ho mai letto. Da Hop di Louis Cance n.104

Tra Rochy e Barbara è amore a prima vista

   A volte essendo troppo lunghe, le tavole vennero ridisegnate o da Luigi Corteggi oppure da Ivo Pavone; Pavone realizzò anche (mi pare) due avventure complete di Giddap Joe, da noi conosciuto con il nome più incisivo di Rochy Joe… peccato che anche una serie di disegni animati giapponesi abbia lo stesso nome.


La prima tavola è di Corteggi, copertinista di Kriminal, Satanik e del Piccolo ranger tratta dal n. 119 e la seconda di Ivo Pavone, illustratore di Lupo Bianco, Judas, Rakar (doppione western dell’Uomo Mascherato) e tanti altri; dal n.139



   Due altre avventure western di Pérez sono (da quello che so) apparse in Italia, sul fumetto Rio Indio. Si tratta de “Il sentiero perduto”, su testi R. Ortega, insieme ad altre due storie “Carovana senza meta” che Pérez ha illustrato su testi di M. Lagresa, e “Un vero uomo” realizzato però da J. Garcia Prarro (se ho ben decifrato la sua firma); il fumetto – come negli maggior parte degli albi Dardo – era notevolmente sfuocato, ma i disegni erano indubbiamente i suoi. L’albo che possiedo è ”Albo gigante Rio Indio”, ed è un supplemento del numero 3 di Rio Indio, dell’ Ediz. Casati; vedo bene che l’albo in questione è una raccolta di due albi di Rio Indio.





La copertina di Rio Indio opera di Lopez Espí

    La scheda in spagnolo su di Antonio Pérez della Tebeosfera [vedi:  https://www.tebeosfera.com/autores/perez_antonio.html] recita così:
«Disegnatore spagnolo di fumetti d’avventura, principalmente di guerra e western, negli anni '60 e '70 in case editrici come Manhattan, Marco o Toray. Il suo secondo cognome è sconosciuto, un fatto che ha creato qualche confusione sulla sua identità: alcune fonti (Cuadrado, Lambiek) suggeriscono che potrebbe essere una firma di Antonio Pérez Barrera, mentre altri (GCD) indicano l'artista Antonio Pérez Martínez, autore di il fumetto "Treasure Train" nella rivista IPC Battle Picture Library n. 1607. Grazie al suo blog (ora inattivo), è noto che ha lavorato per il mercato europeo, almeno nella serie francese Giddap Joe e in Gespenster Geschichten (Germania).»



   Nel suo blog [http://comicstony.blogspot.com/2011/03/western-series-pistes-sauvages-gidap.html] si descriveva così «A causa del mio lavoro mi sono convertito con il pasar degli anni, in un cinefilo appassionato, principalmente dei grandi classici del cinema di sempre... »









La scritta sotto questa piccola foto recita:
Un antiguo Estudio de mi padre

    Infatti il suo blog è fermo dal 2011, e questo mi fa temere che non sia più in questa valle di lacrime. Sergio Bonelli, poteva anche fargli fare il granitico Tex; Pérez amava disegnar cavalli come Roberto Mister No Diso. Sarebbe stato un disegnatore ideale per il personaggio di Gianluigi Bonelli & Galep, notevolmente meglio degli attuali disegnatori.



Marco Pugacioff
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