Antonio Pérez
Splendido autore,
padre del “polverone” Rocky Joe
Conosco da molti anni questo autore, grazie a una sua firma in mezzo
alle tavole di Rochy Joe [quando vedevo bene, sic! Valla a trovare oggi], e non
ho mai realizzato una scheda su di lui perché pensavo che gente più accreditata
(senza far nomi) ne avrebbero parlato, invece… fino a oggi buio completo.
Un personaggio su testi di Roger Lecurex, le
cui avventure erano tagliate in due e
apparse dal numero 109 al 196 della Nuova Collana Araldo, la serie creata appositamente
per il Comandante Mark; di Rochy vi sarebbero ancora delle avventure inedite in
francese.
Rochy e suo nonno. La
prima tavola
Rochy
Mac Rimmon ha un pugno d’acciaio e ha per compagnia un vecchio cercatore d’oro,
Sim, che prende il posto di suo nonno morto nel primo episodio. Subito Rochy
incontra un bambino indiano Wa-Wa e una splendida fanciulla bionda Barbara,
anzi Barbie che diverrà la sua sposa e gli donerà un bambino, infine Rochy sarà
un corriere della posta.
A dir La verità, Wa-WA
mi ricorda un po’ Piccolo Castoro, il bambino indiano amico di Red Rayer che
non ho mai letto. Da Hop di Louis Cance n.104
Tra Rochy e Barbara è
amore a prima vista
A
volte essendo troppo lunghe, le tavole vennero ridisegnate o da Luigi Corteggi
oppure da Ivo Pavone; Pavone realizzò anche (mi pare) due avventure complete di
Giddap Joe, da noi conosciuto con il nome più incisivo di Rochy Joe… peccato
che anche una serie di disegni animati giapponesi abbia lo stesso nome.
La prima tavola è di
Corteggi, copertinista di Kriminal, Satanik e del Piccolo ranger tratta dal n. 119 e
la seconda di Ivo Pavone, illustratore di Lupo Bianco, Judas, Rakar (doppione
western dell’Uomo Mascherato) e tanti altri; dal n.139
Due
altre avventure western di Pérez sono (da quello che so) apparse in Italia, sul
fumetto Rio Indio. Si tratta de “Il sentiero perduto”, su testi R. Ortega,
insieme ad altre due storie “Carovana senza meta” che Pérez ha illustrato su
testi di M. Lagresa, e “Un vero uomo” realizzato però da J. Garcia Prarro (se
ho ben decifrato la sua firma); il fumetto – come negli maggior parte degli albi
Dardo – era notevolmente sfuocato, ma i disegni erano indubbiamente i suoi.
L’albo che possiedo è ”Albo gigante Rio Indio”, ed è un supplemento del numero
3 di Rio Indio, dell’ Ediz. Casati; vedo bene che l’albo in questione è una
raccolta di due albi di Rio Indio.
La copertina di Rio
Indio opera di Lopez Espí
La scheda in spagnolo su di Antonio Pérez
della Tebeosfera [vedi: https://www.tebeosfera.com/autores/perez_antonio.html]
recita così:
«Disegnatore spagnolo di fumetti d’avventura,
principalmente di guerra e western, negli anni '60 e '70 in case editrici come
Manhattan, Marco o Toray. Il suo secondo cognome è sconosciuto, un fatto che ha
creato qualche confusione sulla sua identità: alcune fonti (Cuadrado, Lambiek)
suggeriscono che potrebbe essere una firma di Antonio Pérez Barrera, mentre
altri (GCD) indicano l'artista Antonio Pérez Martínez, autore di il fumetto
"Treasure Train" nella rivista IPC Battle Picture Library n. 1607.
Grazie al suo blog (ora inattivo), è noto che ha lavorato per il mercato
europeo, almeno nella serie francese Giddap Joe e in Gespenster Geschichten
(Germania).»
Nel suo blog [http://comicstony.blogspot.com/2011/03/western-series-pistes-sauvages-gidap.html]
si descriveva così «A causa del mio lavoro mi sono convertito con il pasar
degli anni, in un cinefilo appassionato, principalmente dei grandi classici del
cinema di sempre... »
La scritta sotto questa piccola foto recita:
Un antiguo Estudio de mi padre
Infatti il suo blog è fermo dal 2011, e questo mi fa temere che non sia più
in questa valle di lacrime. Sergio Bonelli, poteva anche fargli fare il
granitico Tex; Pérez amava disegnar cavalli come Roberto Mister No Diso. Sarebbe
stato un disegnatore ideale per il personaggio di Gianluigi Bonelli &
Galep, notevolmente meglio degli attuali disegnatori.
Marco Pugacioff
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