Rimetti a noi i nostri debiti
di Galileo Ferraresi
Scrive Leo che «Platone, Aristotele, Giulio
Cesare, i babilonesi, gli ebrei, gli islamici, i cristiani ortodossi e
cattolici, tutti vietano il prestito ad usura, o a interesse come si dice oggi.
Per tutti l'usura è un male assoluto. Per tutti il giogo degli interessi deve
sparire perché solo senza quel satanismo economico chiamato "capitalismo
finanziario" possiamo tornare a vivere una vita degna di essere vissuta.
Questo libro traccia come, quando e perché
questo divieto ha cominciato ad essere revocato. Ci ricorda come eravamo,
quello che avevamo e che abbiamo perso, ma ci indica anche come uscire dal
tunnel del debito e come riappropriarci della libertà e della felicità.»
Personalmente, devo dire che – dopo averlo letto – ho avuto una
sensazione. La sensazione di aver letto un libro d’orrore che neanche Stoker o
Lovecraft avrebbero potuto saper scrivere. I “mostri” si possono affrontare, ma
questo mostro reale… non c’è né Tex, né grande Blek che possa fermarlo!
Per fortuna che Giulio Cesare ha pareggiato il
tutto. Era un gran condottiero che ne ha fatte di cotte e di crude nelle sue
guerre, sì, che faceva anche Sparlare di sé, “Si sparli, purché si parli!”
certo, ma la sua condanna dell’usura (che fu per lui una condanna a morte nei
suoi confronti dei ricconi) mi ha fatto vedere un grand’uomo.
O comunque, la penso così, se poi mi sbaglio,
vabbé…
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Marco
Pugacioff
[Disegnatore
di fumetti dilettante
e
Ricercatore storico dilettante, ma non blogger
(Questo è
un sito!)]
Macerata
Granne
(da Apollo
Granno)
S.P.Q.M.
(Sempre
Preti Qua Magneranno)
23/09/’23
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