La doppia sfinge al Cairo!
nuove straordinarie
notizie del ricercatore
Diego Baratono.
Quando
il telefono suona, non si sa cosa possa dirci chi è all'altro lato del filo. Ma
la sera di sabato 6 giugno 2008, c'era il mio amico studioso Claudio Piani con
una notizia a dir poco straordinaria: La doppia sfinge c'è!
Si! questa volta non è solo una teoria provata
sul campo. Questa volta c'è entrato di mezzo uno "spione", ovvero un
satellite dell'Esa, l'ente spaziale europeo. Questo "spione" ha
scansionato l'area su cui era già stato il ricercatore torinese Baratono (rileggetevi il mio misero precedente articolo) e ha trovato sepolto dalle sabbie un... qualcosa, un tempio, insomma una
struttura realizzata da mani umane, posta all'esatta distanza che divide la
sfinge dalla piramide di Giza, ma dal lato opposto.
Cosa ha individuato esattamente lo
"spione"? Una struttura di forma trapezoidale regolare i cui lati
misurano sui 50 metri per 55 circa.
Insomma, come avevo scritto pochi mesi fa, «qualcos'altro
verrà fuori.» Non certo la seconda sfinge, quella no! Quella prima di risorgere
dalle sabbie come un... araba felice dalle fiamme dovremo ancora aspettare, ma
la certezza che ci sia, si. E per ora dovremo accontentarci, e sorbirci
l'ottusità dei redattori dei vari tg5, tg1 e via dicendo.
Già, perchè per colmo di sventura, quando
Baratono ha provato a contattare le redazione dei tg di Mamma Rai e della sua
nefasta rivale, si è sentito rispondere che sono più importanti le notizie
sugli europei di calcio che una scoperta archeologica.
Infatti è più interessante seguire una ventina
di dispettosi strapagati che si contendono, con dispetto appunto, una palla di
cuoio, seguiti da una specie di orfanello vestito di nero che li controlla,
piuttosto che avere la certezza che la seconda sfinge c'è. Vorrà dire che una
volta ripulita dalla sabbia intorno alla seconda sfinge ci faremo un campo di
calcio. E accontenteremo le masse.
Marco Pugacioff
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