Gaston Save
L'erudito artista di San Dié
Rara
fotografia del pittore scattata verso il 1900
Gaston Gilbert Daniel Save nasce a Saint Dié des Vosges, in Lorena il 22 agosto
del 1844. Fin da piccolo dimostra una precoce disposizione al disegno, tanto che
farà delle simpatiche caricature ai suoi professori del collegio di Saint Die ed
anche dei disegni dal vero dei dintorni della sua città.
La
cittadella e il monastero nel XIII° secolo, così come lo immaginò Gaston
nel 1881.
Nel 1864
sopravvive alla allora mortale scarlattina, e si tuffa ad approfondire i suoi
studi di Storia e Letteratura, studi che proseguirà per tutta la vita.
Il giovane
attratto dalla vita artistica della capitale, decide di non seguire la
professione paterna di funzionario del ministero di acque e foreste, e studia
così pittura nell’Atelier del pittore svizzero Charles Gleyre ( 1806-1874 ), già
professore di Belle Arti di Parigi, che nel 1843 riaprì l’atelier di Paul
Delaroche. [ vedi
alla pagina
http://fr.wikipedia.org/wiki/Charles_Gleyre
].
Le
Soir ou Les Illusions perdues, incantevole opera di Gleyre del 1843 oggi al
museo d'Orsay.
Studia
nell'atelier con buon profitto, infatti nel 1870 durante una esposizione, Gaston
vince una medaglia di bronzo per una sua opera esposta.
Di idee
radicali si arruola nella comune di Parigi del 1871, un periodo insurrezionale
durato ben due mesi dal 18 marzo al 28 maggio e definito nel suo ultimo periodo
«Semaine sanglante», la settimana insanguinata. Gaston per sfuggire alla
repressione, espatria andando prima a Basilea e poi a Strasburgo.
Donne
che difendono la barricata di place Blanche (litografia).
[
http://fr.wikipedia.org/wiki/Commune_de_Paris_(1871) ]
È al ritorno
nella sua città natale che si dedica alle sue attività di pittore, storico e
difensore dei monumenti storici lorenesi. Diventa così membro di varie
associazioni scientifiche, nelle cui pubblicazione l’erudito artista espone le
sue tesi ed anche sue opere artistiche.
Waldseemuller, autore della famosa cartina di Saint
Dié del 1507.
Tra il 1878 e
l’anno successivo, Gaston realizza un intenso ciclo di ritratti storici, tra cui ( verso il 1878-1879 )
il cartografo
Martin Waldseemüller
(1470-1520) e il canonico Vautrin Lud ( 1448-1527 ) per la sala dei
ricevimenti del municipio, che venne però distrutto nel 1944.
Ritratto del canonico
Effettua,
oltre ad alcuni scavi archeologi, anche il restauro delle cattedrali di San Die
e Nancy, e restaura con molta libertà e inventiva gli affreschi delle chiese di
Malzéville e di Saint Clément ( Meurthe et Moselle ).
Diventa il biografo degli artisti locali come il ritrattista e miniaturista
Jacques Augustin ( San Dié 1759-Parigi 1832 ), un altro artista suo
concittadino, vittima del colera, che in vita per la sua opera ebbe la légion d'honneur
nel 1820.
Bacchante
(1799). Miniatura su avorio (8 cm) di Augustin. [
http://fr.wikipedia.org/wiki/Jacques_Augustin
]
Inoltre
una sua ricerca storica sulla Dama delle Armoriche rivela in realtà che fosse
Giovanna d’Arco sopravissuta al rogo (
Jehanne des Armoises, Pucelle d'Orléans , Nancy, 1893).
Medaglione con ritratto di Jeanne (o Claude) di Armoises
La sua ricerca
viene oggi tacciata di essere fantasiosa ma una ricerca recente del francese
Paul Rouelle,
basata su documenti del tempo afferma:
«Il
manoscritto 11542 del Museo Britannico: “Finalmente la fecero ardere
pubblicamente. O tutt’altra donna somigliante a lei. E di ciò molta gente
erano e sono di diverse opinioni.” Giorgio Chastelain, consigliere di
Filippo il Buono, scrisse nel 1435, ossia a quattro anni dal rogo: “Arse a
Rouen, a gran dire dei Francesi, “Dando poi a intendere la sua sopravivenza allo
stesso tempo.”»
Immagine tratta da:
http://www.arthermitage.org/Gaston-Save/Vision-of-Joan-of-Arc.html
Gaston si
stabilisce poi nel 1880 a Nancy, dove realizza scenari teatrali. Sarà un attacco
di cuore a spegnere il suo estro il 20 luglio del 1901.
Porte
de la Craffe di Nancy del XIVe siècle
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Marco Pugacioff
va agli
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