Carlo Magno, la contro storia
di Elisabeth De Moreau d'Andoy
La storia afferma che il Re dei Franchi e dei Longobardi, Carlo
Magno, poi imperatore del Sacro Romano Impero, sia morto ad Aquisgrana
nell’anno 814 e che lì riposino le sue spoglie. Gli studi approfonditi che
Elisabeth de Moreau d’Andoy ha effettuato sull’argomento, però, hanno rivelato
sorprese a dir poco scioccanti. Secondo le sue numerosissime fonti, tutte
puntualmente citate all’interno dell’opera, Carlo Magno non sarebbe nato né
morto ad Aken-Aquisgrana, anzi, probabilmente non ci mise neanche piede nella sua
vita.
L'attore italiano Ettore Manni impersona l'Imperatore
nello sceneggiato Orlando Furioso.
Risulta addirittura che nella città tedesca non esista alcun reperto che
risalga ad un periodo precedente il dodicesimo secolo. Allora di quali luoghi
si parla nei documenti che si riferiscono a lui? E perché la damnatio memoriae
ha coperto informazioni importantissime? Un accuratissimo saggio che rimette in
discussione le vere origini e l’intera storia dell’imperatore del Sacro Romano
Impero.
Il
libro può essere ordinato dall'editore ordini@ilfiloonline.it o sul sito http://www.ibs.it/code/9788856766615/de-moreau-dandoy-elisabeth/carlo-magno-contro.html
La precedente versione in francese
Sedotta dai paesaggi, Elisabeth de Moreau d’Andoy decide di stabilirsi in
Italia centrale, nelle Marche. Subito, inizia a visitare i numerosi monumenti
dei dintorni. Tutti ufficialmente datati al XII secolo, ma si rende conto quasi
subito, che questi edifici pré Cluny sono sicuramente più vecchi di 400 anni.
Nel corso delle sue escursioni, incontra un curato il quale gli spiega che
questi monumenti sono carolingi, e lo dimostra mostrandogli dei dettagli
nell’architettura della sua chiesa che senza equivoci, rivelano che alla sua
origine non era un luogo di culto.
In seguito, fa la conoscenza di un padre salesiano, Giovanni Carnevale, che
studia da più di vent’anni la presenza dei Franchi nella Val di Chienti. E non
si trattava di qualche franco che passava per caso, ma erano i Carolingi.
Carlo Magno non ha dunque niente a che vedere con Aix-la-Chapelle[1],
come è detta in francese Aquisgrana ad Aachen. Carlo Magno è nato e morto in
Italia centrale, nella proprietà di famiglia, Aquisgranum.
Profondamente scioccata da questa rivelazione, l’autrice fa le prime verifiche
di questa audace teoria.
Per
chi conosce il francese, e vuol per richiedere il libro:
Elisabeth de Moreau d’andoy è nata il 15 marzo del
1944, ad Andoy, un paesino della Vallonia. Malgrado un infanzia segnata dalla
seconda guerra mondiale, l’autrice parla come un avvocato a un anno e mezzo, e
comincia a leggere già all’età di cinque anni. Prende subito simpatia per la
Storia e l’archeologia grazie alla rivista Historia. Dopo i suoi studi
di lingue, comincia la professione di traduttrice, a Bruxelles. Avventuriera
nell’anima, viaggia intensamente per visitare i più bei siti archeologici del
pianeta. Nel 1983, si stabilisse in Italia centrale, in quel luogo che diverrà
il Parco nazionale dei Monti Sibillini. È nel 2004 che ha inizio l’avventura
della scoperta straordinaria che descrive nel suo libro "Carlo Magno la
contro storia".
[1] L’etimologia di
Aix-la-Chapelle viene per Aix da Aqua ( acqua in latino ) e la Chapelle
per la Cappella costruita da Carlo Magno tra 794 e 798. vedi: http://fr.wikipedia.org/wiki/Aix-la-Chapelle
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