Cerca nel blog

domenica 14 giugno 2020

Angelo Biolétto


Angelo Biolétto


   Angelo nasce a Torino nel 1906. Ancor giovane fu vignettista umoristico per il quotidiano La Stampa. vignette singole e rubriche come "Bioletto ha visto", "Bioletto in città", "Taccuino di Bioletto".


Nel 1938, disegnò le figurine Perugina, ispirate alla trasmissione domenicale radiofonica I quattro moschettieri di Nizza e Morbelli. il successo è enorme, oltre qualsiasi previsione: la caccia alle 100 figurine diventa frenetica in tutto il Paese, soprattutto a quelle ritenute più rare, come "il feroce Saladino" e "la donna fatale" (caricatura di Greta Garbo).

La storia viene trasposta anche in un libro, naturalmente illustrato da Bioletto.


Da sinistra: Riccardo Morbelli, Angelo Nizza e Angelo Bioletto
foto da:  http://www.piemontetopnews.it/nati-il-30-settembre-lillustratore-torinese-angelo-bioletto-padre-del-feroce-saladino/



L’anno dopo era a Parigi per il lancio delle suddette figurine, ma che poi lo scoppio della guerra fa fallire il progetto. Da vero bohémien, realizza nella sua camera d’albergo parigina il Don Chisciotte sceneggiato dal papà di Cucciolo & Beppe, Federico Pedrocchi che finirono pubblicate da Mondadori sull’Audace. 


Bozzetto di copertina per Don Chisciotte
Intanto Bioletto si fa convincere da Pedrocchi nel grande progetto de La rosa di Bagad. Ma la realizzazione della pellicola va troppo per le lunghe e i due amici sbarcano alla Caroccio per una impresa editoriale, ma alla morte di Pedrocchi, Bioletto non se la sente di proseguire e abbandona definitivamente il progetto, tornando all’attività giornalistica.


   La rivista Il moschettiere edita dal 15 settembre del ’46, con una testata opera di Michele Majorana, aveva al suo interno una rubrica Lettere dal mio castello. Il disegno che raffigura Porthos con la gotta e che ciuccia dal barilotto porta la sua firma caratteristica. Inoltre la rivista presenterà a puntate fino al n. 12 del 23 marzo del ’47, il romanzo dei quattro moschettieri con le sue belle illustrazioni – non ha colori – come l’Arlecchino qui sotto.



Ebbe una piccola e bella parentesi fumettistica quando Mondadori gli propose di realizzare Topolino e la sua prima storia fu Topolino e il Cobra bianco, poi seguita da L’Inferno di Topolino e infine Topolino e i grilli atomici. 


Illustrazione per Davide Copperfield
Scompare a Milano a 86 anni.

Fonti:

Marco Pugacioff

se vuoi puoi andare alla sezione




o dei loro autori, va alla sezione




oppure a




oppure va agli






Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.