Il Cavaliere solitario (Lone
Ranger)
Un
carico d’oro è scortato da 6 poliziotti, dei ranger (in Messico scrissero
Rurales), ma ad un attacco dei fuorilegge quasi tutto muoiono, quasi.
Un pellerossa chiamato Tonto (in lingua
spagnolo è stato chiamato meno spregiativamente Toro) arriva sul luogo dell’agguato
e nota fra i morti un suo vecchio amico – Kemo sabay, gran esploratore – che
ancora respira.
Lo cura e il bianco, una volta sopravissuto,
decide di trasformarsi in un cavaliere solitario alla ricerca della giustizia;
la maschera nera (come El Zorro) serve per evitare rappresaglie sul suo giovane
nipote e sulla madre (sua cognata); il suo simbolo diventano le pallottole
della sua Colt che fonde in una miniera con una piccola vena d’argento.
Questa
la storia – in maniera succinta – di questo personaggio, nato alla radio e
subito portato ai fumetti e di seguito in televisione.
Una edizione
brasiliana e la prima pagina dell’edizione italiana del '48 della Nerbini
Dietro
il volto mascherato vi era Clayton Moore (1914-1999) – sostituito per alcuni
episodi per controversie con la produzione da John Hart (1917-2009) – e nella
parte di Toro, Jay Silverheels.
Silverheels (il cui nome era Harold Jay Smith
1912-1980), figlio di un eroe della 1° guerra mondiale, era un pellerossa
purosangue, della nazione Mohawk e il suo nome artistico deriva dal sopranome
che aveva quando era un formidabile atleta di Lacrosse o Baggataway, dove i
giocatori usano una racchetta per trasportare, passare e tirare la palla in
porta.
In Italia abbiamo avuto un esempio
della disciplina agonistica nell’episodio di Zagor “Duello ai Grandi Laghi” di
Franco Bignotti.
Foto ripresa da:
http://www.northernstars.ca/silverheels_jay_bio/
Silverheels fece numerose comparse in parti di
guerriero indiano e nel 1950 interpretò il popolare capo Apache Geronimo nella
pellicola “L’amante Indiana” e nel suo seguito “Kociss, l’eroe indiano”; e poi nel
’52 il grande eroe di nazione Shawnee, Tecumseh in “Sul sentiero di guerra”.
L’interpretazione fumettistica di Alberto
Giolitti del suo Toro, ha notevolmente influenzato Galep e poi Giovanni Ticci
per Tiger Jack.
Secondo la wikipedia americana Tonto
è un Comanche o Potawatomi compagno di Lone Ranger, creato da George W. Trendle e Fran Striker.
In italiano,
portoghese e spagnolo, "tonto" si traduce in "persona
stupida", "deficiente" o "sciocco". Nella versione italiana viene mantenuto il nome originale, ma
nella versione doppiata spagnola, il personaggio si chiama "Toro".
Il suo creatore, Trendle, è cresciuto nel Michigan e
conosceva i membri della tribù locale Potawatomi, che gli dissero che
significava "selvaggio" nella loro lingua. Quando creò Lone Ranger, diede questo nome alla spalla del
Ranger, apparentemente ignaro delle connotazioni negative del nome.
Nella foto il dottor
James Rolfe (l’attore Norman Fredric) protegge [senz’armi!] Paviva, una graziosa
fanciulla pellerossa interpretata da Lisa Montell, e un neonato da un bandito.
Si scoprirà poi che il dottore è un pellerossa lui stesso.
I due
film per il cinema li ho ritrovati in spagnolo, uno “La città dell’oro” del
’58, lo vidi addirittura al cinema da ragazzino, probabilmente una riedizione.
Visto che la serie televisiva durò in America
dal ’49 al ’57, con 221 episodi, è probabile che venne fatta vedere per la
prima volta in televisione alla Rai, comunque personalmente la vidi nelle tv
locali private nei primi anni ’70 e alcuni episodi della prima serie li ho
rivisti recentemente sempre in spagnolo; quello stesso spagnolo che viene
tuttora parlato negli stati del sud degli usa e che per me è la lingua
principale parlata da Tex Willer.
Essendo in bianco e nero, questi episodi non
sono stati conservati in ossequio alle leggi economiche che tendono a far
piazza pulita di queste opere; chi pagherebbe una pubblicità per delle cose
vecchie, appunto in bianco e nero? Pensate che queste ragioni economiche si
fermano solo ai telefilm in bianco e nero?
Chi di voi ricorda Nakia? Il poliziotto
indiano di nazione navajo del Nuovo Messico Nakia Parker, che percorre la
riserva sia in furgoncino, sia a cavallo e che è una delle fonti d’ispirazione
del fumetto Saguaro.
I tredici episodi di Nakia – se non ricordo
male – furono trasmessi di domenica pomeriggio e mai più ritrasmessi. Credete
che si possa ritrovare il doppiaggio in italiano? Io non credo!
Tutto
per quelle leggi economiche che i nostri veri capi ci impongono anche nelle
piccole cose, che manipolano ampliamente i notiziari e scatenano guerre e
cambiamenti climatici in terre lontane imponendo un’immigrazione forzata.
Come
mai mi interesso di qualcosa che non è di cultura nostra? Vidocq È di nostra
cultura, anche se francese; ma il cosiddetto western no di certo. Ma per questi telefilm yankee si era creato un universo
fittizio che ricorda, ma NON È storico! Maverick, Paladin e anche il cavaliere
solitario, fanno parte di un mito che non ha molto, né di storico, né di
geografico, e di cui fu gran bardo, un gran cantastorie il nostro Gianluigi
Bonelli, un vero erede di Emilio Salgari.
Del
Cavaliere Solitario, che non era però il mio preferito, ho avuto degli episodi
in italiano, in cambio dei miei 17 episodi in bianco e nero di Zorro con
l’italoamericano Guy Williams in videocassetta pubblicati dalla famigerata
Hobby&Work e ad alcuni episodi di Agenzia Rockford, grazie a Gianni che mi
ha contattato.
Gli episodi sono i primi 24 della 5° Stagione
del 1959 (la prima girata a colori), composta di 39 episodi. Uno, però manca,
l’ottavo. L’attore che doppia Moore mi ricorda lo stesso che doppiò Martin
Landau su Spazio 1999.
1
- Il fucile di legno
2
- Lo sceriffo di Smoke Tree
3
- La maschera falsa
4
- A briglia sciolta
5
- La croce di Santo Domingo
6
- La decisione di Corvo Bianco
7
- Il ritorno di Don Pedro O'Sullivan
8 - Sabbie mobili (mancante)
9
- La guerra dei cavalli
10
- Sposa per corrispondenza
11
- Ore calde a panamin
12
- Il binario contorto
13
- La decisione di Chris Mac-Keever
14
- La pecora nera di Tylerville
15
- racconto di natale
16
- Il canyon fantasma
17
- Mascherata fuorilegge
18
- Il vendicatore
19
- Il coraggio di Tonto
20
- Il punto debole
21
- Un'arpa per Hannah
22
- Il messaggio di Lincon
23
- Codice d'onore
24
- La svolta
L’elenco
è ripreso da:
Marco Pugacioff
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