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martedì 27 agosto 2019

Robert Moreau e il suo Dicky


Robert Moreau


   Recentemente, ho avuto in regalo da Bernard, vari numeri della rivista per ragazzi francesi “L’Intrépide” «Le plus grand magazine de la jeunesse moderne». In questi albi vi era di tutto: fumetti d’avventura di produzione locale e altri d’importazione come dagli usa Bunny, dalla Gran Bretagna Rock l’invicible e perfino dall’Italia come il Piccolo Sceriffo di Zuffi, fotoromanzi di ambiente western e di Senza famiglia.


   Ma cosa poteva avermi colpito? Un personaggino meraviglioso chiamato Dicki, un bel orsacchiotto opera di Robert Moreau.



Un minuscolo francobollo stampato sul n. 414

E mi sono anche domandato se non avesse ispirato il semplice Dellisanti con il suo Tigrotto.



   Robert Moreau nasce nella città il  di Rennes il  27 febbraio del 1928, era quasi coetaneo di Giorgio Rebuffi e disegnava con uno tratto rotondo e chiaro, in uno stile dinamico ch fu molto influenzato, come Rino Anzi, dall’arte di  Edmond-François Calvo.
  Dicky venne pubblicato per la prima volta su L’Intrépide n. 333 nel 1956. Cino Del Duca voleva un personaggino (ahò, ma tutti così gli editori, che fantasia!) che fosse un “Topolino francese [Mickey français]” e quindici anni dopo che Pedrocchi & Anzi crearono Cucciolo & Beppe, arriva questo orsacchiotto che Moreau modellò appunto fresco e rotondo e immerso in avventure frenetiche e che andava in giro con una Vespa.





   Le sue avventure si snodano su 5 strisce per tavole – come per tutti gli altri personaggi di Del Duca – tranne per la prima tavola che andava in genere in copertina e che quindi ne aveva 4 per lasciar posto alla testata.
Dicky fu subito simpatico ai lettori, tanto che ebbe storie inedite già a dicembre dello stesso anno in un “piccolo formato” [petit format] alla Pipo, ovvero Cucciolo in Francia. Non solo, ma Moreau tra il ’57 e il ’58 disegnava delle strisce quotidiane per il quotidiano Paris Journal Junior, e l’estensore dell’articolo in francese da cui ho preso queste note si domanda come facesse Robert Moreau ad affrontare tutto questa mole di lavoro da solo… ma se si è giovani e forti e si ha famiglia, si può fare e come!
La prima avventura di Dicky si prolunga per ben 172 tavole e si intitola semplicemente Dicky l'intrépide seguirà poi Dicky en Amérique di 91 tavole e infine Dicky chevalier di 26 tavole, tutte con numerosi siparietti comici in una singola tavola.
    Robert Moreau come altri disegnatori passa la sua gioventù con una matita in mano e leggendo fumetti come Tintin  e studia all’Ecole des Beaux Arts prima di tentare fortuna a Parigi. Nel ’48 divenne intercalatore di disegni animati nello studio di Paul Grimault per molti anni; una delle pellicole animate su cui lavora è  la Bergère et le Ramoneur [La pastorella e lo spazzacammino, chissà se è mai stato tradotto in italiano?].
Quando lo studio chiude i battenti nel ’51, Moreau si presenta alla redazione del Coq Hardi dove viene assunto da Marijac e inizia finalmente a far fumetti.



Sono fumetti sia umoristici che realisti come questa dirompente vignetta di un aereo in volo.


Da Cœurs Vaillants l’aereo bianco.



Nell’articolo suddetto si  segnala che Moreau come Mister No, pilotò anche aerei da turismo e che era membro di un aeroclub.


Cœurs Vaillants n.28 del ‘53

Moreau pubblica su molte riviste come Valiant Hearts, Valiant Souls, Fripounet, Lisette, Jocko, Bernadette, Pierrot e persino Ima con personaggini come Gontran.


Plum-Plum, Il piccolo sioux del ‘52





  Dalla rivista Lisette del ’54 le avventure di due ragazzine… solo non vorrei sembrare irriverente, ma questa tavola mi ha ricordato nell’impostazione Mike Royer nella prima tavola di Tarzan e i gemelli [Tarzan cenisio 1° serie n. 40 – luglio ‘71], ma è ovviamente solo un ricordo.
 Sempre in questo periodo disegna Gil le petit troubadour, [Gil il piccolo trovatore], che ricorda i cari Johan et Pirlouit di Peyo.



Più avanti realizza Mistigri un simpatico gattino tipo Tom & Jerry pubblicato in Âmes Vaillantes.



Ma Robert Moreau ha disegnato per le riviste infantili femminili storielline molto delicate – come qui in Italia Michele Arcangelo Iocca – il Petit Marchand de Rosée [Il piccolo mercante di rugiada] con personaggini a forma di fungo come PonPon di Luciano Bottaro. 


E ancora Picou le petit veilleur du nuit [Picù il piccolo guardiano notturno] apparso su Âmes Vaillantes

e il suo gemello



E poupette



Ed arriviamo a un suo altro personaggio fortunato: Trombette [letteralmente Trombetta, e viene in mente la… Trombetta in bocca di Totò e Castellani], pubblicato in Femmes d'Aujourd'hui, qui ancora cucciolo.



Poi Bill Bockay, un piccolo cowboy, Koko, Riri, Doudou et Cie (due cagnolini e un gattino), il piratino Alonso Fondelo, e Nic et Niquette.






Jocko per la rivista omonima.



Per la rivista Bernadette nel ’52 ecco Les Petits Lapins [i coniglietti]


Nel ’56 Les aventures de Nestor Tapotour pubblicate in Ima


e...


E sempre nelle medesima rivista il gattino Toufou in strisce verticali.




E la prima tavola de Les mille et une nuits de Bouquinville. Questo personaggino mi ricorda le favole disegnate per anni dal professor Minuti.



Trilili che ricorda Picchiarello.



Dicki monopolizza Moreau fino almeno al ’63, quando riprende Trompette, le cui avventure su proseguiranno fino al ’76.



Léopold



Moreau realizza anche tavole per il mercato francese dello squalo Disney




Nel ’77 terminate le avventure di Trompette, Moreau crea les Petites Chipies [letteralmente le piccole arpie, insomma le cattivelle]



Crin-Crin, il leoncino


Dopo tutta quest’orgia io torno a Dicky





E se volete vedere altre tavole non avete che da andare alla pagina da cui ho tratto la fonte:

http://lectraymond.forumactif.com/t1087-robert-moreau-et-dicky-le-fantastic  
le cui informazioni sono riprese essenzialmente dalla rivista Hop! N. 76 di Louis Chance.
 
con un ultima notizia; Robert ci ha lasciati nella città di à Aulnay-sous-Bois il 4 settembre del 2006.
Marco Pugacioff
  


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