Robert
Moreau
Recentemente,
ho avuto in regalo da Bernard, vari numeri della rivista per ragazzi francesi
“L’Intrépide” «Le plus grand magazine de la jeunesse moderne». In questi albi
vi era di tutto: fumetti d’avventura di produzione locale e altri d’importazione
come dagli usa Bunny, dalla Gran
Bretagna Rock l’invicible e perfino dall’Italia come il Piccolo Sceriffo di Zuffi, fotoromanzi di ambiente western e di
Senza famiglia.
Ma
cosa poteva avermi colpito? Un personaggino meraviglioso chiamato Dicki, un bel
orsacchiotto opera di Robert Moreau.
Un minuscolo francobollo stampato sul
n. 414
E mi sono anche domandato se non avesse
ispirato il semplice Dellisanti con il suo Tigrotto.
Robert Moreau nasce nella città il di Rennes il 27 febbraio del 1928, era quasi coetaneo di
Giorgio Rebuffi e disegnava con uno tratto rotondo e chiaro, in uno stile
dinamico ch fu molto influenzato, come Rino Anzi, dall’arte di Edmond-François Calvo.
Dicky
venne pubblicato per la prima volta su L’Intrépide n. 333 nel 1956. Cino Del
Duca voleva un personaggino (ahò, ma tutti così gli editori, che fantasia!) che
fosse un “Topolino francese [Mickey
français]” e quindici anni dopo che Pedrocchi & Anzi crearono Cucciolo & Beppe,
arriva questo orsacchiotto che Moreau modellò appunto fresco e rotondo e immerso in
avventure frenetiche e che andava in giro con una Vespa.
Le
sue avventure si snodano su 5 strisce per tavole – come per tutti gli altri
personaggi di Del Duca – tranne per la prima tavola che andava in genere in
copertina e che quindi ne aveva 4 per lasciar posto alla testata.
Dicky fu subito simpatico ai lettori, tanto
che ebbe storie inedite già a dicembre dello stesso anno in un “piccolo
formato” [petit format] alla Pipo, ovvero
Cucciolo in Francia. Non solo, ma Moreau tra il ’57 e il ’58 disegnava delle
strisce quotidiane per il quotidiano Paris Journal
Junior, e l’estensore dell’articolo in francese da cui ho preso
queste note si domanda come facesse Robert Moreau ad affrontare tutto questa
mole di lavoro da solo… ma se si è giovani e forti e si ha famiglia, si può
fare e come!
La prima avventura di Dicky si prolunga per
ben 172 tavole e si intitola semplicemente Dicky l'intrépide seguirà poi Dicky en Amérique di 91 tavole e infine Dicky chevalier
di 26 tavole, tutte con numerosi siparietti comici in una singola tavola.
Robert Moreau come altri disegnatori passa la sua gioventù con una
matita in mano e leggendo fumetti come Tintin e studia all’Ecole
des Beaux Arts prima di tentare fortuna a Parigi. Nel ’48 divenne
intercalatore di disegni animati nello studio di Paul Grimault per molti anni;
una delle pellicole animate su cui lavora è
la Bergère et
le Ramoneur [La pastorella e lo spazzacammino, chissà se è
mai stato tradotto in italiano?].
Quando lo studio chiude i battenti nel ’51,
Moreau si presenta alla redazione del Coq Hardi dove viene assunto da
Marijac e inizia finalmente a far fumetti.
Sono fumetti sia umoristici che realisti come questa
dirompente vignetta di un aereo in volo.
Da Cœurs Vaillants l’aereo bianco.
Nell’articolo suddetto si segnala che Moreau come Mister No, pilotò
anche aerei da turismo e che era membro di un aeroclub.
Cœurs Vaillants n.28 del ‘53
Moreau pubblica su molte riviste come Valiant Hearts, Valiant Souls, Fripounet,
Lisette, Jocko, Bernadette, Pierrot e persino Ima
con personaggini come Gontran.
Plum-Plum, Il piccolo sioux del ‘52
Dalla
rivista Lisette del ’54 le avventure di due ragazzine… solo non vorrei sembrare
irriverente, ma questa tavola mi ha ricordato nell’impostazione Mike Royer
nella prima tavola di Tarzan e i gemelli
[Tarzan cenisio 1° serie n. 40 – luglio ‘71], ma è ovviamente solo un ricordo.
Sempre
in questo periodo disegna
Gil le petit troubadour, [Gil il piccolo trovatore],
che ricorda i cari Johan et Pirlouit di Peyo.
Più avanti realizza Mistigri un simpatico gattino tipo Tom & Jerry pubblicato in Âmes
Vaillantes.
Ma Robert Moreau ha disegnato per le riviste
infantili femminili storielline molto delicate – come qui in Italia Michele
Arcangelo Iocca – il Petit Marchand de
Rosée [Il piccolo mercante di rugiada] con personaggini a forma di fungo
come PonPon di Luciano Bottaro.
E ancora Picou le petit veilleur du nuit [Picù il piccolo guardiano
notturno] apparso su Âmes Vaillantes
E poupette
Ed arriviamo a un suo altro personaggio
fortunato: Trombette [letteralmente Trombetta, e viene in mente la… Trombetta in bocca di Totò e
Castellani], pubblicato in Femmes d'Aujourd'hui, qui ancora cucciolo.
Poi Bill Bockay, un piccolo cowboy, Koko, Riri, Doudou et Cie
(due cagnolini e un gattino), il piratino Alonso
Fondelo, e Nic et Niquette.
Jocko per la rivista omonima.
Per la rivista Bernadette nel ’52 ecco Les Petits Lapins
[i coniglietti]
Nel ’56 Les aventures de Nestor Tapotour
pubblicate in Ima
e...
E sempre nelle medesima rivista il gattino Toufou in strisce verticali.
E la prima tavola de Les mille et une nuits de Bouquinville.
Questo personaggino mi ricorda le favole disegnate per anni dal professor
Minuti.
Trilili che ricorda
Picchiarello.
Dicki monopolizza Moreau
fino almeno al ’63, quando riprende Trompette,
le cui avventure su proseguiranno fino al ’76.
Léopold
Moreau realizza anche tavole per il mercato francese dello squalo Disney
Nel ’77 terminate le avventure di Trompette,
Moreau crea les Petites Chipies [letteralmente le piccole arpie, insomma
le cattivelle]
Crin-Crin, il leoncino
Dopo tutta quest’orgia io torno a Dicky
E se volete vedere altre tavole non avete che da andare alla pagina da
cui ho tratto la fonte:
http://lectraymond.forumactif.com/t1087-robert-moreau-et-dicky-le-fantastic
le cui informazioni sono riprese
essenzialmente dalla rivista Hop! N. 76 di Louis Chance.
con un ultima notizia; Robert ci ha lasciati nella città di à Aulnay-sous-Bois
il 4 settembre del 2006.
Marco Pugacioff
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