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giovedì 11 marzo 2021

Il grande Blek? No! Judok!

Il grande Blek? No! Judok!


    Oggi pomeriggio sono andato in edicola – con grande sforzo, visto la poca voglia che ho di uscire – perché volevo prendere un po’ di copie di una ristampa d’eccezione: Il grande Judok.

   Volevo comprarne più copie possibili per i miei amici d’oltralpe, uno dei quali in ritiro ospedaliero per problematiche non legate all’emergenza virus.

   Ma ne ho trovato solo una copia e per il fatto della chiusura imposta dal governo (pensate nella Russia del presidente Putin, si morirà comunque ma si può – bene o male – uscire) non ne prenderò altre.

   Mi ha comunque dato modo di vedere che è una ristampa del numero 8 della Collana Rodeo del ’68,  senz’altra modifica se non quella della prima tavola, dove, al di sotto del nome del grande Gianluigi Bonelli vi è quello di Giovanni Ticci.

    La storia mi aveva già emozionato all’epoca in cui lo lessi per la prima volta, circa 15 anni dopo. 

Quando vidi gli splendidi film a disegnati animati di Patlabor, dove il capitano Lama di Rasoio (qui sotto in divisa con un collega investigatore)

 


sventa complotti contro il Giappone, mi immaginai un film a disegnati animati con questo personaggio… che bellezza che sarebbe!

    Nonostante la solita filosofia del cino-giapponese maligno, la finale è meravigliosa e solo un vero eroe come Judok (e quindi come Blek o Tex) può arrivare a pronunciare:

 - Chiunque tu fossi, mi cavo tanto di capello, Scorpione… piuttosto che arrenderti hai preferito annientare il tuo stesso mondo! Addio Scorpione!

 

   Né Nizzi, né il figlio Nolitta, né il recente Zamberletti può stare alla pari con gli scritti di Giovanni Luigi Bonelli.

    I disegni sono molto belli, anche se già alla tavola d’apertura i miei occhi videro e vedono un’altra mano rispetto a quella di Ticci.  

 


     La vignettona d’apertura non deve essere di Ticci, del resto il fumetto era stato concepito per uscire a strisce e poi stampato nel formato”gigante” della collana che alternava le storie originali di Storia del west con meravigliose ristampe.

 


   Oltre ad altre vignette di raccordo, dalla tavola a pag. 82 (88 nella ristampa odierna) diventa opera di Birago Balzano, che subentra a Ticci per concludere l’episodio.


     Niente di male anche Stizza subentrò a Cedroni su I naufraghi dell'Universo apparsa sul Pioniere dal n. 40 al 52 del 1956.

    Una sola cosa. La copertina dicono essere dello stesso Ticci... chissà perché a mio modo di vedere era opera di Franco Bignotti.  

    È stato un po’ un tuffo nel tempo, in un tempo migliore, ma in cui si respirava già una “brutta” aria.

Marco Pugacioff

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

S.P.Q.M.

(Sempre Preti Qua Magneranno)

11/03/'21

 

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