L'APPARIZIONE DI
NAPOLEONE
(Dal Messager di Liegi, 15 gennaio 1893).
Il
barone Larrey ha consacrato un vasto lavoro a Letizia Bonaparte, «Madame Mère» quella
che, con qualche prescienza dell’avvenire, al colmo della fortuna dei suoi
figli diceva: chi sa mai se un giorno non dovrò nutrire tutti questi re!
Il sig. Larrey ha messo del tempo a realizzare
il suo libro, di cui gli venne l'idea nel 1834 dopo di essere stato ammesso, in
Roma, a contemplare — essendo allora chirurgo militare in giovanissima età — la
donna che aveva dato alla luce Napoleone.
Madama Madre doveva morire dopo soli due anni:
era divenuta cieca nell'ottantesimo anno.
Il sig. Larrey riferisce, in proposito della
morte di Napoleone, un fatto strano e misterioso, che era tradizionale nella
famiglia Bonaparte. Tuttavia, sembra appartenere al dominio di quelle riviste
magiche, abbondanti oggigiorno, le quali raccontano con compiacenza dei casi di
sdoppiamento della personalità od altri fenomeni del pari soprannaturali.
Napoleone morì a S. Elena il 5 maggio, a 6 ore
meno qualche minuto. Ebbene — secondo questo racconto — il 5 maggio a 6 ore,
uno straniero si presentò, a Roma, al palazzo di Madama Madre, insistendo per
vederla. Si negò di lasciarlo passare: tuttavia fu tale il tono di autorità, di
cui si servì, che non si osò resistergli. Fu avvisato il ciambellano di Madama.
Ma lo sconosciuto rispose al cavalier Colonna,
che intendeva parlare con la principessa in persona.
Il cavalier Colonna rimase turbato da una
singolare aria di somiglianza, che il visitatore aveva con Napoleone: e finì
coll'introdurlo presso Madama Madre.
— Nel momento in cui vi parlo, Altezza, disse
alla madre dell’imperatore, Napoleone è libero dalle sue pene: egli è felice…
Voi lo rivedrete questo figlio, oggetto dei vostri profondi rammarichi... Ma
prima di quel giorno memorabile, avverranno in Francia cambiamenti di governo e
guerre civili!....
Parlava con un tono da profeta. La
principessa, nell’ascoltarlo, era caduta in una specie di estasi. Egli disparve
bruscamente, e furono inutili tutte le ricerche per ritrovarlo...
Madama Madre assicurava di aver creduto vedere
suo figlio, che quello sconosciuto aveva il suono della voce dell'imperatore,
il suo portamento, il suo personale, la sua fisonomia....
E a credersi, in termini enigmatici, ch'egli
era, per un prodigio, venuto in persona ad annunziare la propria morte.
Checché siane, Madama Madre doveva infatti,
prima di morire, apprendere un
cambiamento di governo ed una rivoluzione in
Francia...
Paolo Ginisty. Dalla rivista LUX – Roma 1893
Misteri della Sistina
Federico
Zeri nel suo libro Orto aperto, a pag. 41, fa una singolare e spettacolare
rivelazione:
«Sono stato pregato di accompagnare, nella
visita ai Musei Vaticani, un singolare personaggio di origine baltica, non
rammento se dell'Estonia o della Lettonia; appassionato cultore di Madame
Blavatsky, di Gurdjieff, di Rudolf Steiner, costui percorreva gli ambienti
pontifici come se da un momento all’altro dovesse accadere qualcosa di
terrificante. In effetti, considerava il Cattolicesimo non una religione, ma
piuttosto una perversione a sfondo diabolico, come mi rivelò durante la visita
alla Cappella Sistina.
Pallido, col volto incorniciato da una barba
nerissima, sosteneva che uno dei dischi di porfido del pavimento cosmatesco chiudeva un passaggio che, secondo lui, veniva
aperto soltanto nel corso dei conclavi (quando i cardinali, per eleggere il
Papa, vengono segregati nella Cappella); l'apertura, sosteneva, comunicava con
regioni infernali, dalle quali giungeva il nome del futuro Pontefice.»
Facile
capire come per secoli e specialmente in questi ultimi 30 anni siamo nella
“puffa” fino al collo… e se non volete crederci, non crediate nemmeno ar
diavolo. Ma attenti, il Male è sempre esistito!
Marco Pugacioff
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