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venerdì 17 maggio 2024

Alberto Delbianco

 

Alberto Delbianco

 


  Su di lui vi è solo una succinta scheda all’interno di Exploit Comics n. 38, probabilmente scritta da Luca Boschi, e recita così…

   «Se l’underground si fosse sviluppato in Italia nello stesso periodo in cui negli Stati Uniti nasceva la beat generation, questo Autore, di cui non abbiamo alcuna notizia biografica, sarebbe stato uno dei suoi portabandiera. 


 

storia ristampata nel '71 su un Miciolino di Privitera

Dotato di un segno spigoloso e fuori dai ranghi, molto più adatto per una strip adulta, pubblicò varie storielle libere su giornali per bambini quali «Miciolino››, «Puffi›› e altri periodici della Flaminia. Su «Oscar›› e «Walter›› pubblicò tavole mute autoconclusive e la serie degli astronauti Crocco e Biffo.

   Ma la sua opera più compiuta è forse la serie incentrata sul bimbo Pat, portata avanti su «Picchiarello›› sino alla fine degli anni Sessanta.»

 

 
in versione francese per 

 Pim Pam Poum Pipo 120 del 15 nov. '71

    Per fortuna in rete, su

http://www.irenenavarra.it/index.php?pag=ssubact&aut=delbianco&cat=arte

ho trovato la sua biografia…

    Alberto Delbianco nasce a Staranzano (Go) il 18 agosto 1933.

Dopo le medie frequenta l’Istituto Tecnico Nautico, che lascia alla fine del quarto anno per iscriversi alla “Scuola di Specializzazione di Disegno Artistico” di Trieste. Nel 1960 ha i primi contatti con la Bellvision belga e si trasferisce a Bruxelles dove collabora alla creazione del cartone animato "Pinocchio sulla luna", premiato nello stesso anno al Festival del Film per ragazzi di Venezia. Nel 1961 lavora a Roma per diverse case editrici. Chiamato alla RAI si cimenta nel documentario animato "La lunga calza verde" di Cesare Zavattini.

Autore di sigle televisive e Caroselli, entra nell’équipe di Jacovitti e partecipa alla realizzazione di un suo cartone animato. Tornato a Staranzano, presta opera a distanza per le Edizioni Alpe, Fasani-Roma, Flaminia.

Saltuariamente la sua firma compare anche su svariati giornali - umoristici e non - come "Il travaso delle idee", "Bertoldo", "Candido", "Il mancino", "Virgola", "La Domenica del Corriere", "Serenissimo", "Super Calandrino", "Supersex", "Telesera"; nonché sui settimanali per ragazzi "Il Monello", "Il Pioniere", "Tiramolla", "Il Vittorioso".

Fra i riconoscimenti è da ricordare una Medaglia d’Argento a Foligno nel 1963 alla Mostra Nazionale dell’Umorismo e un Primo Premio per il personaggio dei fumetti Paramecius al Salone internazionale dei Comics di Lucca nel 1967. In parallelo al fumetto sviluppa un genere grafico-pittorico bicromatico e si dedica alla pittura a olio. Muore improvvisamente a Monfalcone (Go) nel 1971.

    Sintesi dalla Biografia della figlia, Antonella Delbianco /
1 aprile 2015

 

alcune sue opere sono state messe in vendita su

https://artesegno.com/pgs-aste/lista-opere-artista.aspx?ID=6163 

e lì ho trovato altri disegni


 


 
La ragazza fa "pensavo fosse il lattaio"

e l'innamorato mi ricorda tanto Beppe.

 

 
ed ora iniziamo con la Alpe
prima con Mister Pik...
 




... e poi con
Cucciolo e Beppe.







Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

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(Sempre Preti Qua Magneranno)

17/05/’24

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