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lunedì 13 luglio 2020

Guido Grilli



Guido Grilli

Grilli con la sua figliola

Guido Grilli nacque il 1 gennaio del 1905 a Vico Galliano, in prossimità dello scomparso Borgo Scopari di Foggia, un caratteristico borgo oggi non più esistente perché “sanato” dalle tipiche “rapallizzazioni” (termine usato spesso nei loro fumetti da Bottaro e Rebuffi per ridere a denti stretti sull'urbanizzazione selvaggia) d’inizio secolo che sventrò lo stesso cuore di Roma.
  Fin da piccolo mostrò tendenza al disegno, infatti «lui stesso raccontava che all’età di quattro anni aveva tentato allo specchio un autoritratto.» Ma nel 1924 si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti e la Città Eterna - allora ancora magica e attraente - diventa il suo secondo luogo del cuore; secondo solo alla sua Foggia.
A Roma ebbe studio a via Margutta – la via degli artisti – stringendo amicizia con altri pittori tra cui Giorgio De Chirico.
È nel ’29 che ritorna a casa per realizzare scene religiose nella cattedrale e nel ’36 si sposerà con Anna Telesforo che gli donò due figli, Marisa e Roberto.
   Grilli fu un gran bravo illustratore per giornali e Fumetti infatti collaborò soprattutto con la rivista cattolica Il Vittorioso.


Evocativa copertina per gli Albi dell' Avventura n. 184 Il Capitan FRACASSA. Da E-Bay

   Grilli però realizzò anche stupende opere a fumetti per una sfera non religiosa e decisamente di sinistra. Prima che fosse fondato Il Pioniere, lavorò infatti nel ’46 per Il moschettiere. 
Qui le sue opere vanno dagli splendidi fumetti come l’evocativo Avventure del Capitano D’Avegnac di Alberto Guerri, dal n. 22 del 1 giugno del ’47 passato allo sconosciuto S. Fida (un suo aiutante?);


Da Il Moschettiere n. 9 del 1946

Al fantascientifico Gigetto nel mondo antidiluviano iniziato nel n. 1 del 5 gennaio del ’47, scritto da Carsi e terminato nel n. 20 del 18 maggio del 1947;


Dal Il Moschettiere n. 1 del ’47. A distanza di più di 70 anni, le prorompenti bellezze mediterranee, di sangue latino – come la Lollobrigida o la Fenech - delle ragazze di Grilli, a tutt’oggi fanno ancora girare la testa.


Al neorealistico I ragazzi della grotta di Luciana Peverelli dal n. 25 del 22 giugno del ‘47 del Pioniere, in seguito per la momentanea chiusura del Pioniere venne ristampato sul n. 1 di Noi ragazzi del 1 gennaio del ‘48 come I ragazzi di Armina e proseguito nel n. 9 del 29 febbraio del ‘48 dal bravo e sconosciuto D’angelo, più che probabilmente un suo collaboratore e allievo;



Fino alle illustrazioni quasi a piena pagina come i due magnifici moschettieri a specchio alla pag. 11 de Il Moschettiere n. 9 del 10 novembre del ‘46;


Questi magnifici Moschettieri, anche se non firmati, hanno il suo magnifico stile

Ai numerosi disegnini [da una diretta testimonianza di Michele Arcangelo Iocca erano chiamati Minimali] a corredo di rubriche, riduzioni di romanzi e articoli vari.


Collage delle varie illustrazioni che attribuisco allo stile di Grilli

Le sue opere maggiori sono però dei "cartoni" per delle vetrate di chiese, e le sue opere vanno da Fogia, a Chieti e perfino nella cappella degli artisti a Hollywood in usa.
  L’ultimo “cartone” lo realizzò per il rosone della chiesa di San Pio X a Foggia il giorno prima della scomparsa, avvenuta il 24 novembre del 1967.

Fonti:


Marco Pugacioff
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