Il fumetto di Felippus
(anni '30 del 1500)
Siamo a Spilamberto nel 1500 o 16° secolo ci
fu chi realizzò col suo sangue una storia fumetti – senza fumetti – ma con rime
baciate, che sembra scaturire dai disegni di Vinicio Berti nel Pioniere.
Da
Guida all’Italia leggendaria, vol.
II, Oscar Mondadori 1971, pagg.186-187 ho la bella, intensa e tragica storia
del primo disegnatore a fumetti italiano di più che probabile origina spagnola.
Una tragedia a fumetti
Un certo messer Felippus,
navigatore e mercante spagnolo, verso l'anno
1500 capitò per i suoi traffici al castello di Spilamberto. Commerciava in
stoffe preziose; ebbe contatti con la castellana, se ne innamorò. Come succede sempre in queste storie, la bella lo
contraccambiò e il marito (un Rangoni) chiuse l'insidiatore in una cella del maniero.
A questo punto però messer
Felippus fece qualcosa fuor dell'ordinario. Scrivendo e disegnando col proprio
sangue, raccontò la sua storia sulle pareti della cella. Pochi anni fa, per
certi lavori, fu abbattuta una parete prima dell'ultima rampa di scale della
torre, e si scoprì la cella, che per secoli era rimasta murata. Misura due
metri per due e un uomo non ci può star ritto. Le pareti sono coperte di
disegni e di scritte, proprio come in un fumetto. Si vedono tra l'altro la nave
su cui viaggiò il mercante Felippus, i vari personaggi della storia d'amore,
compreso il figlio della colpa; gli strumenti di tortura con cui il castellano
Rangoni strappò a Felippus la confessione e gli strumenti di morte con cui si
riprometteva di giustiziarlo a giorni; si decifrano qua e là frasi come questa:
Un giorno
singiori comincia la lacremievole storia io stava qui per li fatti miei e non
dava a nessuno fastidio bisongia che ve lo dica.
Questa è una bella donna che mi ha fatto rompere la
testa. Certamente io a nessuno mai male già feci.
Si
legge anche un sonetto che Felippus dedicò alla bella, e comincia:
Le amorose fiamme il cor mi
prese...
Alcuni simboli magici fanno
pensare che Felippus sia stato accusato dal marito di avergli stregato la
moglie. Della edizione di questo curiosissimo complesso polimaterico si sta
interessando il direttore dell'Archivio di Stato di Modena, Filippo Valenti; ma
intanto nelle notti d'estate si continua, come da secoli, a sentire il fantasma
di messer Felippus che piange e si dispera. Le vecchie, quando passano davanti
al torrione, si fanno il segno
della croce.
Immagine ripresa da: https://www.ilparanormale.com/curiosita/castello-di-spilamberto/
Se ne volete sapere di più vi
consiglio di leggere:
Marco Pugacioff
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