Campionario
dell’insolito 7
Il lupo Pugacioff, e il buon ladro
Salciccia di Giorgio Rebuffi, se ne fregano del nuovo cibo.
Inizio con una brutta
notizia: entro breve dovremo mangiare insetti e questo per colpa della
globalizzazione… ovvio, se non scoppia una bella guerra prima. Già è successo
con il Sushi che io chiamo “sozzo”, vabbè, è solo pesce, però… Ora dicono: «si
mangiano bistecche di cavallo, frittura di rane, lumache marinate, [io mai
mangiate ‘ste cose…] e allora perché non gli insetti?»
Ma andate al diavolo e fateve un piatto di
penne (con farina di grano), aglio, olio, peperoncino e sugo di pomodoro.
Rapimenti
di animali
Secondo la testimonianza di un pilota sudafricano, tale Anton Fitzgerald
egli sarebbe stato testimone di due fatti straordinari in due continenti
diversi. Nei primi anni ’70, in un giorno nebbioso di fine giugno il pilota si
trovava nelle pianure di Nantal, e scendeva da una montagna insieme ad un suo
amico fattore, un certo Jack Marias diretti verso la sua fattoria. Delle
galline faraone che schiamazzavano tranquille in messo all’erba tacquero
improvvisamente. Su di una pista vicino alla casa, a duecento metri da loro
comparve una strana luminosità che sembrava al pilota «una grossa bolla piena
di gas metano iridescente, del diametro di 30 metri circa: internamente la
luminosità era rosa e ai margini era meno splendente.».
La
cosa più inquietante è che il gregge di pecore stava in cerchio intorno alla
sfera luminosa ed esse ne erano come affascinate: «sembravano pezzettini di
ferro intorno ad una calamita.». Poi la
sfera inizia ad alzarsi in aria, senza rumore e senza spostamento d’aria; le
povere pecorelle sembrano stare sulle punte come ballerine toccando appena
l’erba e le loro testoline son protese in alto come se qualcuno le tirasse… ma
anche i due uomini hanno la strana sensazione di essere diventati quasi senza
peso. Gradatamente le pecorelle riprendono la posizione normale, ma alla fine
dello strano fenomeno alcune di quelle più vecchie ormai manca.
Ndolwana, un trattorista zulù della fattoria nel vedere la scena esclamò
agitato di aver visto con i suoi occhi la vecchia leggenda zulù secondo la
quale «quando la luce rossa si alza perpendicolare da terra, porta via con sé
un capo di bestiame.» e ancora «Queste cose noi le sappiamo e le abbiamo viste
da molto tempo, molto prima che l’uomo bianco venisse nella nostra terra.».
Quando il pilota riparte con il suo bimotore Commander, che era vicino alla fattoria, decolla fin troppo
rapidamente e senza provare la sensazione di essere schiacciato contro il
sedile…
Un
anno dopo, in Texas, sempre di giugno, Fitzgerald pilota il suo nuovo aereo
diretto a S. Angelo e rivede lo stesso fenomeno, anche se dapprima lui e il suo
amico lo scambiano per un pallone meteorologico. Eppure ha la stessa luce
rossa, intensa al centro e più debole ai bordi della strana sfera vista in Sudafrica.
La sfera sparisce fra le nubi… Quando chiede al suo amico di cominciare a
scendere, a 30 metri da terra la sua macchina fotografica che ha sulle
ginocchia è leggera come una piuma. Tutto dura pochi minuti, riprendono quota
ed infine atterrano.
Mentre bevono un caffè, sono avvicinati da un conoscente che li vuol
portare in una fattoria di un certo Ted Leslie, dove era avvenuto un fatto
strano. Arrivato lì il pilota viene a sapere cos’era successo: lo stesso fatto
dell’anno prima in Sudafrica, solo che stavolta era scomparso un toro bianco.
Tutti erano stupiti nella fattoria, tutti tranne un vecchio indiano che
disse al fattore bianco del «sole che sale perpendicolarmente e porta via con
sé un capo di bestiame», una leggenda che il pellerossa aveva già sentito
narrare da bambino dagli anziani della sua gente!
Questa storia comparve nella rivista tecnica aerea di Johannesburg Eliche sull’Africa nell’agosto 1974.
Fantasmi
britannici
Arthur, piccolo tenero fantasma
scozzese che attraversa i muri e il tempo (dalla preistoria al futuro, con una
predilezione per il Medioevo) creato da Jean Cézard
Nel
1974, il Gruppo ricerca messinese Nebula dopo alcune ricerche effettuate nella Biblioteca
Universitaria di Messina, trova in un fascicolo della "Tribuna del Mezzogiorno" del 23/4/1954 un'interessante descrizione di un fenomeno metapsichico accaduto in
Inghilterra. È troppo bello e ve lo riproduco qua sotto:
—
Londra, 22. L'Home Office, ovvero il Ministero degli Interni Inglese, ha deciso
oggi di inviare in «missione speciale» a Worchester un esperto di scienze
metapsichiche nella speranza di dirimere un complesso caso giuridico verificatosi
in questi giorni in un sobborgo di quella città e nel quale sono implicati il
comune, una famiglia di sette persone e due fantasmi. Qualche giorno fa,
infatti, la famiglia Westwood, composta appunto di padre e madre anziani e
cinque figli tutti adulti, si è presentata all'ufficio alloggi del comune.
All'impiegato
che chiedeva loro cosa volessero, essi hanno presentato una richiesta
circostanziata per ottenere un nuovo alloggio. Essi abitano in un alloggio
comunale e ritengono di aver diritto di essere trasferiti d'ufficio in un altro
appartamento. Motivo della richiesta: la presenza, nel loro appartamento, di
due fantasmi, che spesso vi trascorrono la notte. Dopo aver scorso rapidamente
il «memoriale» dei Westwood, l'impiegato lo ha restituito loro. I regolamenti comunali non prevedono il
cambio dell'alloggio per questi motivi; del resto l'esistenza stessa degli
spiriti è di per se stessa opinabile e non può dare luogo a fatti di carattere
amministrativo. Con questo la burocrazia pensava di aver eliminato il caso dei
Westwood, un caso praticamente inesistente: ma i sette non mollarono ed
andarono più in su nella scala gerarchica comunale con in mano la loro
richiesta. «Richiesta e non supplica» precisa il signor Westwood, ben conscio
dei suoi diritti. E tanto fecero che qualcuno, anche se scetticamente, cominciò
ad interessarsi di loro.
(...) Del resto molti erano gli scettici tra
gli ascoltatori del racconto dei Westwood: come potevano due fantasmi essersi
rifugiati in una modesta casa senza storia? Non poteva trattarsi di un caso di
suggestione collettiva da parte di tutti i componenti della famiglia Westwood?
A
quest'ultima obiezione la signora Westwood si è risvegliata: «Venite a vedere
voi stessi». È stato così che un consigliere comunale, più per curiosità che
per dovere, si è recato a passare la notte in casa loro. La mattina dopo lo attendevano
in comune con molta curiosità: si trattava di una persona che aveva una certa
esperienza di sedute medianiche e che affermava di aver visto, altre volte, in
un castello vicino, dei fantasmi.
Dal
suo racconto risultò che i fantasmi non solo c'erano ma erano di una specie
inusitata: colorati.
Detective Weekly
n. 340 settimanale del 26 agosto 1939 con un’avventura di Sexton Blake
piccola ricerca di Marco Pugacioff
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va agli
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