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giovedì 15 dicembre 2016

Napoleone era di origine marchigiana?




Napoleone
era di origine marchigiana?


La foto di Pepi Merisio di Palazzo Buonaparte ad Ascoli.

   Nel leggere il libro fotografico La terra di Cecco scritto da Ermete Grifoni nel '83 per illustrare le foto suggestive di Pepi Merisio, mi trovai di fronte alla foto di Casa Buonaparte, una suggestiva costruzione opera di un seguace di Francesco di Giorgio Martini, oppure di Bernardino di Pietro da Carona, come riferisce il sito simarche.com.
   Grifoni scriveva che la fantasia dello scultore aveva composto sulle porte e sulle cornici delle finestre a croce guelfa, degli intrecci - o ghirlande - di insegne militari, delle figure araldiche favolose, con elementi di puro ornato.
   Concludeva che l'opera dello sconosciuto artista  «si tinge di una luce suggestiva, nei pomeriggi estivi, quando il sole illumina di sghembo la facciata.»  
   Dal sito http://www.simarche.com/scheda_itinerario.php?id_prodotto_itinerario=399& apprendo che il palazzo: prende il nome dall’antica e titolata famiglia Bonaparte, fra le più nobili, che ne fu proprietaria. Di questo casato si trovano innumerevoli notizie nella storia cittadina tra il XIII e il XIV secolo e si attribuisce, in verità senza certezza alcuna, una parentela con il ben più famoso, eventuale, discendente Napoleone. È ritenuto che la famiglia Bonaparte, dopo il 1300, si trasferì in Toscana. Questa casa, nel 1507, divenne proprietà del Canonico Francesco Calvi.


Ritratto di Napoleone nel 1794, disegnato da Louis Lafitte (1770-1828)

    E' interessante però notare che vi sono altri palazzi Bonaparte in Italia. Uno a Canino in provincia di Viterbo, un'altro a Roma dove dimorò Maria Letizia Ramolino, madre dell'imperatore fino al 1836, anno della sua scomparsa. L'altro si trova guarda caso proprio dove ci portano le notizie della famiglia ascolana, ovvero in Toscana  ( a San Miniato ).

   San Miniato ( in provincia di Pisa ), deve il suo vecchio nome  di San Miniato al Tedesco da Federico II. Qui in una vecchia torre merlata inglobata nel duecentesco Palazzo dei Vicari dell'Imperatore fu forse luogo natale nel 1046 della Contessa Matilde. 

  
Antica immagine della Torre di Francesco Maria Galli Angelini. Salone d’ingresso palazzo comunale
   Sempre nel paese vi è la torre detta di Federico dove probabilmente  Pier delle Vigne, fiduciario del sovrano caduto in disgrazia, fu accecato prima del suo suicidio avvenuto nel 1249 (Confronta Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2012, pagg. 325-330 ).
   Nel locale palazzo Bonaparte il 29 giugno 1797, pochi mesi dopo aver assistito alla capitolazione dello stato pontificio a palazzo Parisani a Tolentino (vedi http://www.comune.tolentino.mc.it/?page_id=166 ),


Tra le firme del trattato di Tolentino del 1797, notiamo in basso accanto a quella dell'Agente francese a Roma François Cacault, quella di Buonaparte. Napoleone dormì nel palazzo Parisani dal 16 fino al 19, giorno della firma.

San Miniato ospitò proprio Napoleone in visita al suo parente canonico Filippo Buonaparte, dove già albergò fanciullo ed in cerca delle sue origini nobiliari in Toscana come è riferito in http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Buonaparte !


Paolo Piffarerio illustra nel 1980 l'ascesa di Napoleone nel terzo volume della Storia d'Italia a fumetti di Enzo Biagi
   Napoleone e suo padre sarebbero venuti in Toscana alla ricerca della documentazione attestante le origini nobiliari della famiglia, necessaria per l’ammissione di Napoleone nel prestigioso collegio militare di Brienne. Sempre dalla la famiglia si sarebbe ulteriormente dispersa a Sarzana e da lì in Corsica verso la fine del Quattrocento. vedi: http://www.napoleonsites.eu/it/default/563/i-buonaparte-a-san-miniato.html


L’incontro di Napoleone, impegnato nella presa di Livorno, e l’anziano zio, il canonico Filippo Buonaparte, nel giugno del 1796, viene ricordato il 2 luglio dello stesso anno nelle pagine di cronaca della Gazzetta Toscana [Gazzetta Toscana, n. 28, anno 1796, San Miniato]. L’episodio è rievocato nel dipinto dell’artista toscano Egisto Sarri (1837-1901), appartenente, insieme al bozzetto preparatorio (olio su cartone), alla Collezione della Cassa di Risparmio di San Miniato.


Palazzo Bonaparte e ...


... la targa che si trova nella facciata del palazzo a San Miniato da wikipedia.
   Anzi a Napoleone Bonaparte è dedicata una piazza perché la famiglia del padre era originaria di San Miniato e la sua maschera funeraria è conservata presso l’Accademia degli Euteleti. Vedi: http://www.comeitaliani.it/2011/11/20/san-miniato-al-tedesco-tra-storia-e-cucina
    Quindi cade l'idea - falsa! - che l'antica famiglia bonaparte non avesse in verità senza certezza alcuna, una parentela con il ben più famoso, eventuale, discendente Napoleone. La traccia esiste, per ora tenue, ma non finisce qui.
    Certo come ricorda Grifoni, Napoleone, avrebbe esclamato da par suo, dinanzi a una delegazione ascolana: «La mia famiglia comincia da me». Però è anche vero che sempre Grifoni concludeva il suo capitoletto così:
    «Successivamente un medico, che visse con Napoleone gli ultimi giorni di Sant'Elena, ebbe a riferire che il dittatore si dolse un giorno di non aver veduto né Roma né Ascoli, patria dei suoi avi». Allora Napoleone era di origine marchigiana? Bè, se non ci vogliono credere gli storici, l'Imperatore però ci credeva.


Una vecchia cartolina postale che era in vendita su e-bay


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Marco Pugacioff
va agli

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