Cerca nel blog

sabato 7 giugno 2025

Sergey Stolyarov - il popolare Sadko (1911-1969)

 

Sergey Stolyarov

il popolare Sadko

(1911-1969)

 

 


   Nella ricerca sul babbo di Cucciolo e Beppe, Rino Anzi, è scaturita una ricerca pazzesca su altri artisti. Dovete sapere che la moglie Katia nata in Svizzera, ma concepita nella casa delle amazzoni a Cavi di Lavagna [vicino le case di Giorgio Rebuffi e di Luciano Bottaro a Rapallo!] – e pensate un po’ – era sorella, dell’interprete di Sadko!

   Dovete anche sapere che purtroppo che Katia ed Erik non poterono mai conoscerlo perché l’attore, per evitare problemi con il KGB, fu costretto a non incontrare la sorella; e non si conobbero mai più.

 

 

   Sergey nacque il 17 luglio 1911 nel villaggio di Bezzubovo, nella provincia  di Tula, nell'Oblast' di Mosca (non ufficialmente - Regione di Mosca).


La provincia di Tula

 

Suo padre Yvan Dmitry Stolyarov era un semplice contadino e lavorava come guardaboschi, mentre sua madre Natalia Klimova Stoliarova si prendeva cura della casa e allevava cinque figli, quattro maschietti e una femminuccia. 

Nel 1914, sembrerebbe che quando scoppiò la prima guerra mondiale, il babbo di Sergey, nella speranza di migliorare il benessere della sua famiglia, andò al fronte al posto  di un ricco compaesano, che gli offrì in cambio una capanna, un cavallo, una  mucca e altri beni. Al fronte morì durante un attacco di gas senza sapere che  pochi anni dopo, i "doni" che ricevette furono portati via dal nuovo governo sovietico su istigazione di compaesani invidiosi.

A quel punto, per evitare che i bambini morissero di fame, la mamma Natalia

dovete prendere la disperata decisione di lasciare affianco a sé solo i due  bambini più piccoli, e mandare i tre più grandi a Tashkent, che allora era chiamata una "fattoria del grano", credendo che lì avrebbero maggiori possibilità di sopravvivere. Ma Sergey non riuscì ad arrivare a Tashkent. Sul treno si ammalò di tifo e finì all’ospedale di Kursk, e i fratelli furono costretti ad abbandonarlo e proseguivano il loro rischioso viaggio… e di loro non si seppe più niente.

   Dopo aver trascorso diversi mesi in un letto d’ospedale, Sergey finì in un orfanotrofio, dove sentì parlare di recitazione per la prima volta quando iniziò a frequentare il teatrino locale…. E si ammalò di “teatro”!

  Suo figlio Kirill Sergeevich Stoliarov (1937-2012) narrò che «tutti i  documenti ufficiali indicano la data di nascita di mio padre in maniera errata.

Lui stesso non conosceva la data esatta e il suo compleanno, il primo novembre, lo scelse a caso. Solo di recente è stato scoperto un libro parrocchiale con la seguente annotazione: "I contadini del villaggio di Bezzubovo, Dmitry Ivanovich e Natalia Ivanovna Stoliarova, avevano avuto un figlio il 4 luglio 1911, che ricevette il nome Sergio al battesimo».

   Nel 1930 Sergey fu chiamato al servizio militare e assegnato al Teatro dell’Esercito Sovietico. Lì incontrò la giovane attrice Olga Konstantinova. Ben presto divennero marito e moglie.

   Nel 1934, il giovane attore fu notato dal regista Alexander Dovzhenko e  invitato a interpretare un ruolo cameo come pilota nel suo film "Aerograd". È così che Stolyarov fece il suo debutto cinematografico, ed ebbe subito successo. 

   Nel 1936, sempre Alexandrov, senza alcun provino, invitò l’attore a  interpretare il ruolo principale nel suo nuovo film "Circus". 

Grazie a questa pellicola, dopo quasi vent’anni di separazione, ritrovò la mamma e uno dei suoi fratelli Roman, che non si aspettava di veder più. 

"Il Circo", uscito nel 1936, non solo trasformò l’attore ventiquattrenne in una stella in tutta l’Unione Sovietica, ma divenne una sorta di incarnazione  dell’ideale della gioventù sovietica, bella, forte, coraggiosa, nobile e,  ovviamente, proveniente da un ambiente operaio e contadino.

 


Così Sergey divenne non solo famoso, ma anche l’ideale del giovane  sovietico. Infatti, il suo aspetto è stato preso come modello per creare la scultura dell’operaio nella famosa composizione di Vera Mukhina "Operaio e contadina collettiva"; questa scultura è ancora oggi l’emblema dello studio cinematografico Mosfilm.

Padre e figlio insieme

Ma proprio da questa pellicola Sergey, ebbe grossi guai. I suoi amici e colleghi che lavorarono alla pellicola furono ingiustamente accusati nella difficile epoca del regime stalinista. Il regista del film, Darsky, venne addirittura giustiziato nel ‘36.

Kirill, il figlio di Sergey, narrò ancora «Mio padre era un uomo assolutamente libero, onesto e non aveva paura di nessuno. […] E mio padre non recitò alla Mosfilm fino al 1953.» 

  Nella vita tumultuosa di Sergey si sa che si arruolò nell’Armata Rossa e combatté per il suo paese.

 

Un libricino del 1948, opera forse dell’autore Ion Panteleevich Druță, (3 settembre 1928, Horodiste, distretto di Soroca, Regno di Romania  – 28 settembre 2023, Mosca) scrittore e drammaturgo sovietico e moldavo, del periodo in cui prestò servizio nell’Armata Rossa dal ’47 al ’51.

Nella Grande Guerra Patriottica, fu evacuato ad Alma-Ata, dove per la prima volta mise in scena la sua opera teatrale "Il popolo russo" basata sull’opera del poeta Konstantin Simonov.

Serghey inviò i proventi della vendita dei biglietti al Fondo per la Difesa, che, a loro volta, li indirizzarono alla fabbricazione di un carro armato, chiamato "Popolo russo". Per questo atto, l’artista ricevete un telegramma di gratitudine perfino da Giuseppe Stalin.

 


   Sembra che Sergey passò quegli anni in un campo di detenzione, ma non si ci poteva dimenticare di lui e gli fu proposto di recitare ancora nella splendida pellicola di “Sadko”, che ebbe poi un successo mondiale. In patria ricevette la coppa di Stalin e a Venezia – seppur con la guerra fredda in corso – ebbe il Leone d’argento. 

 



   Di lì Sergey recitò Nell’56 il ruolo di Alyosha Popovich in “Ilya Muromets” nel ’56. Il lungometraggio è stato incluso nel Guinness dei primati: vi hanno preso parte 106.000 soldati dell’Armata Rossa e 1.100 cavalli.

 

 

   La carriera artistica di Sergei, continuò fino alla pellicola "La nebulosa di Andromeda", basato sul romanzo dello scrittore di fantascienza Ivan Efremov. L’artista cinquantaseienne aveva ancora una marea di progetti, sperò di poter vedere la pellicola, girata seguendo la sua sceneggiatura (che si basava sulla storia di Anatoly Kleshchenko), in cui in uno dei ruoli fu assegnato al suo figlio, Kirill. Ma quando il lungometraggio intitolato "Quando la nebbia si solleva", primo di un serie cinematografica, superò tutte le approvazioni necessarie e il regista Yuri Vyshinsky iniziò le riprese, Sergey fu ricoverato in ospedale. 

La ragione di ciò è stata una diagnosi fatale: linfosarcoma, che non gli ha permesso di vivere abbastanza per vedere il risultato del suo lavoro e si spense il 9 dicembre 1969.


La tomba di Sergei e Kirill Stolyarov al cimitero Vagankovskoye di Mosca

 

   Tutto questo è ricavato dai numerosi siti in rete sulla vita del popolare attore, il cui doppiaggio in italiano delle sue pellicole come per Kaschchey l’immortale (che vidi in italiano nei primissimi anni '70 in tivù) è naturalmente scomparso, oppure “qualcuno” lo tiene rigorosamente occultato.

Nel ruolo di Nikita da Kaschchey l’immortale

 

Riconoscimenti e premi

- Premio Stalin di primo grado (1951) - per la sua interpretazione di Alexander Ivanovich Rogov nel film Lontano da Mosca (1950) [Il Premio Stalin è una delle più alte forme di ricompensa per i cittadini dell’URSS per i risultati eccezionali conseguiti nel campo della scienza e della tecnologia, della conoscenza militare, della letteratura e dell’arte e per i miglioramenti fondamentali nei metodi di produzione nel periodo 1939-1955. Nel 1966 venne equiparato al Premio di Stato dell’URSS, appena istituito.]

- Artista onorato della RSFSR (7 febbraio 1957) [un titolo onorifico conferito dal Presidium del Soviet Supremo della RSFSR e rappresentava una delle forme di riconoscimento da parte dello Stato e della società dei meriti di cittadini illustri. Premio istituito il 10 agosto 1931.]

 

- Artista del Popolo della RSFSR (29 settembre 1969)

 

- Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro [L’Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro (originariamente noto anche come Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro) è un’onorificenza civile generale dell’URSS, conferita per meriti nel lavoro. Istituita con delibera del Comitato Esecutivo Centrale e del Consiglio dei Commissari del Popolo dell'URSS del 7 settembre 1928.]

 

- Ordine del Distintivo d’Onore (6 marzo 1950) - per i servizi eccezionali nello sviluppo della cinematografia sovietica. [L’Ordine del Distintivo d’Onore è un’onorificenza statale dell’URSS.]

Medaglie

 

A Mosca, sulla casa dove visse (Piazza della Vittoria, 2) è stata installata nel 2001 una targa commemorativa.

Nel 2009, in occasione del centenario del cinema russo, è stato inaugurato un monumento a S. D. Stolyarov nella piazza centrale di Serebrjanye Prudy; il suo nome è stato dato anche al Centro Culturale "Heritage" della città. [Serebrjanye Prudy  è un insediamento di tipo urbano nell’Oblast' di Mosca. Costituisce un’unità amministrativo-territoriale (insediamento di tipo urbano con territorio amministrativo) e l’omonima formazione municipale, il distretto municipale di Serebrjanye Prudy.]

Filmografia

La filmografia viene dalla wiki russa e direttamente tradotto da gogole.

 

 

1935  - Volo spaziale  — Comandante del lancio (non accreditato)

1935  - Amore e odio  - Il figlio del minatore

1935  - Aerograd  — Vladimir Glushak, pilota, figlio di un cacciatore di tigri

1936  - Circo  - Ivan Petrovich Martynov

1938  - Ruslan e Ludmila  - Ruslan

1939  - Marinai  — Alexander Belyaev, capitano-tenente, comandante di sottomarino

1939  - Vasilisa la Bella  — Ivan, il figlio più giovane

1940  - La morte dell’Orel  — Fyodor Fyodorovich Chistyakov, sub, figlio del capitano dell'Orel

1942  - Raccolta di film di combattimento “Le nostre ragazze”  — Vasilij Stepanovič Pavlov, capitano

1944  - Kashchei l’Immortale  — Nikita Kozhemyaka

1944  - Ivan il Terribile  — Ivan Telepnev-Obolensky (nel materiale sopravvissuto che non è stato incluso nel film)

1946  - Old Vaudeville  - L’inserviente Thaddeus

1947  - Strade Blu  - Conversazioni del sottufficiale di prima classe

1950  - Lontano da Mosca  — Alexander Ivanovich Rogov, capo del cantiere

1952  - Sadko  — Sadko

1956  - Ilya Muromets  — Alyosha Popovich

1956  - Il mistero dei due oceani  — Capitano di primo grado Nikolai Borisovich Vorontsov

1957  - Una storia d'amore  - Yegor Petrovich Borodin, il padre di Mitya

1957  - Personalmente conosciuto  - Vasily Nikitich, rivoluzionario

1959  - L’uomo cambia pelle  - Vladimir Ivanovich Sinitsyn

1960  - Erano diciannove - il padre di Anatoly Beskov, pilota collaudatore

1964  - Non camminare sull'erba - Klyuev

1964  - Chiedi al tuo cuore - Korzhavin Sr.

1965  - Un anno come la vita  - Gehlen, azionista

1965  - Non passeranno  - Alexey Yakimov

1967  - Nebulosa di Andromeda  - Dono del vento

  Fonti:

  oltre alla viki russa:

-         https://chtoby-pomnili.livejournal.com/193286.html

-         https://vk.com/wall-99725619_113812

-         https://www.vokrug.tv/person/show/16760486601/

-         https://dzen.ru/a/ZLRpp_SNHwjLtiq3

 

 

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante,

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

S.P.Q.M.

(Sempre Preti Qua Magneranno)

07/06/’25

 articoli

 Fumetti

 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.