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venerdì 18 ottobre 2024

E l’Agnese fu mandata a morire (1566)


E l’Agnese fu mandata a morire

Agnes Waterhouse, una strega morta nel 1566

Fuggi via, Tommasino, dalla pazzia degli uomini!

Tom Poes di Marten Toonder, sembra voler sfuggire all’inquisizione.

 

   Nei primi numeri del mitico Giornale dei Misteri, condotto da Sergio Conti (1921-2001), e precisamente nel numero 71 comparve il disegno di una strega della contea dell’Essex, in cui una pergamena fuoriusciva dalla bocca a modo dei fumetti, ovvero le nuvolette di quei albi a fumetti che stanno lentamente morendo.

 

    Era a tutti gli effetti, un bel antenato di un albo a fumetti popolare. Ma quanto fu stampato?

   Grazie (sì, ebbene, vabbé…) alla rete, si può cercare “di tutto un po’!”. Trovata l’immagine, trovato l’arcano.  E nella famigerata wiki inglese, pure la storia di questa strega…

   Ma forse sulla biblioteca pubblica de gogole avrei trovato qualcosa di più. E in effetti ho scovato i dati sul primitivo libretto a tiratura popolare ristampato anche nell’800.

Si tratta de TRANSACTIONS OF THE BIBLIOGRAPHICAL SOCIETY. NOVEMBER, 1896, TO JUNE, 1898. OF THE BIBLIOGRAPHICAL SOCIETY. VOLUME IV.

NOVEMBER, 1896, TO JUNE, 1898.

LONDON: PRINTED FOR THE BIBLIOGRAPHICAL SOCIETY,

BY BLADES, EAST & BLADES, JULY, 1898.

 

E alla pagina 82 (96 del pdf) trovai queste note:

 

 10. - PHILLIPS, JOHN, (?). Il secondo esame e la confessione di madre Agnes Waterhouse e di sua figlia Jone. 1566.

 

COLLATION [collazione]: A, otto fogli; 8 illustrazioni.  Lettere nere, con xilografie.

 


DESCRIZIONE: Titolo, vedi pagina 84 [l’immagine qui sopra, Puga]. Colophon (fo. 8a), “Impresso a Londra da Willyam Powell per Wyllyam Pickering residente alla curva di Sainte Magnus e per essere lì venduto [mia interpretazione, Puga]. Anno 1566, il 13 agosto.”

 

COPIA: Lambeth Palace Library.

 

OSSERVAZIONI: Registrato “[22 luglio 1566-22 luglio 1567]; Ricevuto da Wylliam pekerynge per la sua licenza per la stampa del secondo esame e la conf[e]sione di Augnues Waterhouse e Jone sua figlia, &c. iiijd.” (Arber I, 329.)

 

ωωω

 

  Chi volesse approfondire si cerchi il libro in rete, personalmente mi basta sapere che il disegno a fumetto è proprio del XVI secolo.

 

   E il testo? L’ho trovato in altro libro: MISCELLANIES OF THE Philobiblon Society. VOL. VIII. LONDON : PRINTED BY WHITTINGHAM AND WILKINS. 1863-4.

da pagina 339 a pagina 369 del pdf, e dove vi sono altre informazioni di H. Beigel, Londra Woburn Place novembre 1864…

«[l’opuscolo] Si trova in un volume che contiene diversi opuscoli del XV secolo. Il formato è in dodicesimo, rilegato in pelle marrone; su ogni copertina sono stampate in oro [ragazzi, che sciccheria…] le due lettere R. B., che sono le iniziali di Richard Bancroft, arcivescovo di Canterbury, morto nel 1610 e fondatore della biblioteca.

Il nostro opuscolo contiene ventidue fogli, senza numerazione. I caratteri sono in inglese antico e, oltre a tre disegni ornamentali alla fine di ogni divisione, sono stampate le seguenti xilografie:

I. (Sul frontespizio) Il Signore che lava i piedi dei suoi discepoli.

2. Madre Waterhouſe, da bambina, e sua nonna, che la istruisce nella stregoneria.

3. Il gatto di Madre Waterhouſe, chiamato da lei "Satana".

4. La rana in cui il gatto è stato trasformato da Madre Waterhouſe.

5. L’immagine di Jone, figlia di Madre Waterhouſe.

6. Il gatto "Sathan nella somiglianza del grande cane".

7. Un’altra somiglianza di "Sathan come cane con la faccia di una scimmia, come descritto da Agnes Brown (vedi immagine più sopra).

8. La famosa xilografia.

9. La somiglianza di Madre Waterhouse.»

   Ma purtroppo non vi è alcun disegno. Il frontespizio viene dal libro di cui parlavo più sopra.

 


   Questa dovrebbe essere «la famosa xilografia», però vedendo il testo l’ho trovato a pag. 381 del pdf.

La confessione inizia recitando (così come interpreto la traduzione in rete):

«La prima cosa che imparò fu quest’arte della stregoneria all'età di XII anni da sua nonna, la cui madre era Eve di Hatfyelde Peverell, defunta. Quando gliela insegnò, le consigliò di rinunciare a DIO e alla sua parola e di donare il suo sangue a Satana (come lei lo chiamava) che gli consegnò somigliante a un gatto bianco maculato, e le insegnò a nutrire il detto gatto con pane e latte, e lei lo fece, ma le insegnò a chiamarlo con il nome di Satana e a tenerlo in un cestino.»

 


Illustrazione di una strega e del suo gatto. Illustrazione interna dalla rivista pulp Weird Tales (settembre 1941, vol. 36, n. 1).

Dal sito https://www.ancient-origins.net/history-famous-people/agnes-waterhouse-first-woman-executed-witchcraft-england-005747

 

   in ogni modo la traduzione del testo sarebbe per me troppo pesante; pur essendo la lingua del mitico Robin Hood, poco mi piace. Ho così scovato un riassunto in un libro yankee, A BIBLIOGRAPHICAL AND CRITICAL ACCOUNT OF THE Karest Books in the English Language, ALPHABETICALLY ARRANGED. ACCOUNT OF THE RAREST BOOKS IN THE ENGLISH LANGUAGE  ALPHABETICALLY ARRANGED WHICH DURING THE LAST FIFTY YEARS HAVE COME UNDER  THE OBSERVATION OF J. PAYNE COLLIER F.S.A.

IN FOUR VOLUMES VOL. III NEW YORK DAVID G. FRANCIS 506 BROADWAY CHARLES SCRIBNER & CO. 124 GRAND ST. 1866

Alle pp. 190 – 193

«La prima donna esaminata al processo davanti al dottor Cole e al maestro Foscue (Fortescue) fu Elizabeth Frauncis, che confessò di aver imparato la stregoneria da sua nonna, che le aveva procurato un gatto maculato bianco, che chiamarono "Sathan". Grazie a Sathan si procurò anche un marito, che in seguito rese zoppo; e infine diede il suo gatto a Madre Waterhouse, che fu così in grado di uccidere un vicino con un flusso di sangue. Madre Waterhouse alla fine trasformò il gatto in un rospo, di cui fu fatta una xilografia, così come del gatto stesso.

Joan Waterhouse, figlia di Madre Waterhouse, fu la terza "donna" processata: aveva diciotto anni e aveva dato corpo e anima a un grosso cane, fornito di corna, debitamente rappresentato in un’altra xilografia. Ci sono altri due resoconti, datati rispettivamente 13 e 23 agosto, dai quali risulta che Madre Waterhouse, il cui nome era Agnes, era stata interrogata di fronte al giudice Southcote e al Maestro Gerard, Procuratore generale della Regina, il 27 luglio 1566, e che fu successivamente giustiziata sul rogo. Tra le altre domande che le vennero poste, ce n’era una riguardante il Padre Nostro; e lei disse loro che "Satana non le avrebbe mai permesso di recitarlo in inglese, ma sempre in latino". Non viene menzionato cosa sia successo alle altre due, che erano state istruite da Dama Waterhouse.»

   La wiki scrive «Elizabeth Francis è stata la prima ad essere accusata, ed è quella che ha accusato Agnes Waterhouse. Le fu data una condanna più leggera, ma fu impiccata dopo una seconda condanna tredici anni dopo. Un opuscolo successivo da un processo del 1579 mostra che Elizabeth Francis e Agnes Waterhouse erano sorelle.»

e ancora «Il 29 luglio 1566 - due giorni dopo la fine del processo - Agnes Waterhouse fu giustiziata.»

 

Robin Hood (chiamato Oliver) e la strega di Withfield.

Oliver (Robin Hood) : La sorcière de Withfield – 21pl. (THRILLER PICTURE LIBRARY n°130B : The Witch of Withfield) – Dino Battaglia. Réédité au n°332 : La sorcière (http://www.encyclo-bd.fr/encyclocs/Imperia/Oliver/oliver1/couvsOliver/oliver1.html )

Episodio inedito, nell’edizione italiana della Dardo, disegnato da Dino Battaglia

 

  Insomma, credo (sarebbe difficile poter dire il contrario) che la confessione fu estorta sotto tortura durante l’esame… e nessuno di noi potrebbe resistervi.

Forse (ovvio sottolineo il forse) Agnes era una guaritrice che aveva per compagnia un bel gattino bianco, così come personalmente ho una gattina per mia compagnia; inoltre conoscere le erbe per curare la gente non comporta grandi conoscenze mediche e ad una bella calamità non si può non accusare una erborista, che forse da giovane era parecchio attraente.

Perciò (per similitudine a una pellicola sulla resistenza) Agnese fu mandata a morire.

 Vedi anche: https://en.wikipedia.org/wiki/Agnes_Waterhouse

 

   Del resto ritengo che l’unica vera strega sia un personaggio chiamato Elvira (nulla a che fare con il personaggio del cinema yankee), una certa odierna politica dai denti a caimano e che avrebbe una sorella chiamata Eva Benita (voce di popolo…)

   Non solo Erik, fratellino minore di Cucciolo e Beppe, mi ha fatto sapere che l’ultima esecuzione di streghe avvenne in Svizzera negli anni venti del nostro 900… Brrr! Letteralmente spaventoso…

 

ωωω

 

 

   Il villaggio dove visse Agnes è Hatfield Peverel nella contea dell’Essex. (https://en.wikipedia.org/wiki/Hatfield_Peverel)

 



Dice la wiki che «Hatfield significa "spazio ricoperto di erica nella foresta"; Peverel si riferisce a William Peverel, il cavaliere normanno a cui Guglielmo il Conquistatore concesse delle terre nella zona dopo l’invasione normanna del 1066.»

Siamo proprio vicini all’epoca di Roberto dei Boschi…

   Viriamo da questa tematica. Sempre dalla wiki vengo a sapere che «Uno schizzo di "Madre Waterhouse" è in un chapbook che descrive il processo custodito nella Biblioteca del Palazzo Lambeth.»

Il Lambeth Palace è la residenza ufficiale dell’arcivescovo di Canterbury. Si trova a Londra, sulla riva sud del Tamigi, a circa 400 metri a sud-est del Palazzo di Westminster.

Vicino a Westminster, la tenuta fu acquistata per la prima volta dall’arcidiocesi per l’arcivescovato intorno al 1200.

La biblioteca è stata fondata come biblioteca pubblica dall’arcivescovo Richard Bancroft nel 1610 e si vanta che sia "la più grande collezione religiosa al di fuori del Vaticano".

Solo che come mi ha scritto Leo, questa biblioteca è di «400 metri, un niente. L’archivio segreto vaticano, che arriva al 1896, ha 15 km di scaffali. Poi inizia l’archivio Propaganda fide che ha già una decina di chilometri...».

 

I piccoli libri dei racconti

Il libro tascabile Jack the Giant Killer (l’assassino gigante)

 

    Ma la nota più interessante da questa triste vicenda sono i chapbook che il traduttore in rete dà come libro di racconti (se non degli albi a fumetti, degli albi illustrati a loro affini). Sempre la wiki scrive «Un chapbook è un piccolo opuscolo stampato che era un mezzo popolare per la letteratura di strada in tutta l’Europa moderna. I chapbook erano solitamente prodotti a basso costo, illustrati con rozze xilografie e stampati su un singolo foglio piegato in 8, 12, 16 o 24 pagine, a volte rilegati con una cucitura a sella (un punto di filo o una graffetta metallica passata attraverso la piega di una rivista o di un opuscolo).»

 

Xilografia di un cerchio fatato da un libro di racconti del XVII secolo

 

Questi opuscoli creati durante il XVI secolo erano venduti porta a porta oppure durante le fiere. Gli argomenti variavano dagli almanacchi, alla letteratura per l’infanzia, sul folklore, alle ballate fino anche a poesie e trattati politici o religiosi. Il termine deriverebbe da Chapman, parola usata per indicare il venditore ambulante che vendeva tali libri.

Questi opuscoli furono un mezzo importante per la diffusione della cultura popolare alla gente comune, specialmente nelle aree rurali. Servivano come da intrattenimento e informazione.

In un’epoca in cui la carta era costosa, i chapbook venivano talvolta utilizzati per l’involucro, la cottura o (pensa te!) come carta igienica. Molti dei libretti sopravvissuti provengono da collezioni private.

 

Da: https://en.wikipedia.org/wiki/Chapbook

versione in italiano: https://it.wikipedia.org/wiki/Chapbook

 


Una vera storia di Robin Hood, 

un libro di racconti

 

Stampato e venduto ad Aldermary Church Yard
Londra

 



Mentre le poesie e le ballate su Robin Hood sono più abbondanti che su qualsiasi altro eroe inglese, i Chap-book sono relativamente scarsi, probabilmente a causa dell’impossibilità di condensare le sue numerose avventure e gesta nelle convenzionali ventiquattro pagine. Ci sono diverse edizioni stampate a Londra, tutte con incisioni simili, di cui, tuttavia, solo tre o quattro appartengono propriamente all’opera, che sono riprodotte di seguito, la prima delle quali è Robin Hood e l’abate di St. Mary.

 



“Legò l’abate a un albero,

E non lo lasciava passare

Prima di lui e dei suoi uomini,

Sua Signoria aveva detto messa."

Il successivo è l’attacco di Robin al vescovo di Ely.

 


“Lui cavalcava verso il Nord,

Con il suo suddetto corteo

Robin e i suoi uomini uscirono,

Tutti per intrattenere.

E con la coraggiosa ala d’oca grigia,

Mostrarono loro un tale gioco,

Che faceva scalciare e slanciare i loro cavalli,

E i loro cavalieri giacevano a terra.

Il vescovo era molto contento,

Per tutti i suoi mille uomini,

Per cercare i mezzi che poteva usare per passare

Fuori dalla portata di Robin.

Duecento dei suoi uomini furono uccisi,

E ottanta cavalli buoni,

Trenta che si arresero divennero prigionieri,

Furono portati al Bosco Verde—

Che poi furono riscattati

Per venti marchi a persona,

Gli altri diedero di speroni ai cavalli e fuggirono

Alla città di Warrington."

E c’è la rappresentazione del monaco traditore che lo dissangua.

 


“Questa triste perplessità causò

Una febbre come dicono alcuni,

Che lo trascina nella confusione,

Anche se per una via sconosciuta.

Questo pericolo mortale da prevenire,

Lo colpì con tutta la velocità

In un convento andò con l’intento

Per amore della salute, di sanguinare.

Un frate infedele si finse

affettuoso, per farlo sanguinare,

Ma egli con la menzogna conseguì la fine

Del famoso Robin Hood."

 

Da https://pb.openlcc.net/childrensliteratureatradition/chapter/a-true-tale-of-robin-hood-a-chapbook/

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante,

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

S.P.Q.M.

(Sempre Preti Qua Magneranno)

18/10/’24

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