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venerdì 1 dicembre 2023

Cucciolo e la macchinetta sputa soldi Da un testo di Carlo Forghieri

 

Cucciolo e la macchinetta sputa soldi

Da un testo di Carlo Forghieri

 

I Primi Cucciolo & Beppe in versione umana e il loro amico Pino.

 

   Da molti anni avevo tra le mani una sceneggiatura per il Tiramolla anni 90, quello edito a Roma.

Far il caro Tiramolla però, non mi andava proprio e dopo molte titubanze, ho provato a rivedere il tutto per Cucciolo… anche se qualcuno – uno solo, suppongo – mi dirà: ma e Saetta?

La storia è ambientata negli anni ’50, Giorgio Vittorino da tutti conosciuto come Cucciolo – anche poi da adulto, come nelle commedie con Ivan Ilia, Steppa e Pugacioff – se ne va in giro come faceva mio zio Neno per Camerino, con una lambretta.

Quindi Saetta, il cagnolino Ullaò e il nipotino Caucciù sono ancora da venire; perfino Tiramolla, ha ancora un che di fanciullesco… insomma, queste storie sono da accomunare alle prime disegnate da Giorgio, quando ereditò questi teneri personaggini da Rino Anzi.

   Sulla nascita di Tiramolla, Erik mi racconto ciò gli narrò il babbo Rino; di quando durante la prima guerra mondiale, quando non c’era niente, neanche un giocattolo, un suo zio (i cari, vecchi zii) per distrarlo prese un mollone, una grossa molla da letto e davanti a lui, le fece fare tutta la scalinata, sdeng, sdeng, sdeng!

 

 
 

Anni dopo, Rino dopo aver ereditato Scimmiottino e in seguito creato la bella copia de Topolino e Pippo ovvero  Cucciolo & Beppe, da quel ricordo creò Tiramolla. Ma erano gli anni che voleva partire per l’america a lavorare per gli studi animazione disney, passò in svizzera e proprio lì, incominciò a star male la moglie.

Lasciò quindi il nuovo personaggio a un suo “socio” e… Queste sono mie congetture ma difficilmente dovrebbe essere andata diversamente. Sicuramente, qualcuno di ben in alto scippò il personaggio all’ingenuo “socio” [chi lo sa, forse il misterioso Adry? Poi letteralmente scomparso dal mondo delle nuvole parlanti] e lo passò a Renzi, che ne scrisse una storia e la fecero disegnare al talentuoso Giorgio.

 

Il primo Tiramolla in azione di Giorgio

La copertina francese di Cezard.

 

Questo mi spiega anche perché Giorgio stesso non proseguì Tiramolla che fu affidato a Manfrin; forse Giorgio dentro di sé con una grande onestà d’artista (che, vi assicuro, la aveva eccome), non lo riteneva interamente suo, come invece erano Pugacioff o Tore Scoccia. Chissà…

  Ho comunque provato ad immaginarmi quella scena, accaduta nei primi anni del nostro 900, di quella casa nella vecchia Roma, praticamente quella che si vede nel televisivo “Segno del comando”; con presente la mia gattina Luna, un ragazzino come Cucciolo e un adulto, come lo zio Giacomino che hanno degli Straccali (come li chiamava il simpatico Talegalli da Spoleto, attore che lavorò con Totò e Peppino e che aveva una gran “aria di famiglia” mia), delle bretelle per tener su le braghe, cioè i pantaloni. 

Ci ho provato, sempre se ho raccolto bene ciò che mi narrava dalla Svizzera Erik, sennò, pazienza. Ormai è andata.

     Poi ho provato a far questa storia… e mi sono fermato. Sono arrivato a un punto da cui si può ripartire in secondo momento. Dovrei però finire di scrivere la storia di Tiramolla che d’improvviso ricorda da dove veniva, il suo villaggio, di fronte a Cucciolo. Chissà se le farò.

   Ciao

 
 
 

 

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Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

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01/12/’23

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