Lo Stregone di Pietro il Grande:
i segreti di Jacob Bruce ...
Se a Mosca si parla di Jacob Wilimovich Bruce [conte James
Daniel (Yakov) Bruce 11 maggio 1669 – 17 maggio 1735], la sua figura eccita
ancora oggi le fantasie di scienziati, mistici e cacciatori
di tesori. Voci sinistre dicono che entrava in comunicazione con gli spiriti
maligni, tanto da esser denominato il "Faust russo", anche se avrebbe dovuto essere
chiamato il "da Vinci russo" per il suo vasto interesse nei campi
della conoscenza e dell'invenzione.
Fu uno dei più grandi inventori e naturalisti del suo tempo e nacque nel
1670 a Mosca nella famiglia di un discendente di re scozzesi e irlandesi. Suo fratello Robert Bruce (1668–1720), fu il primo
governatore militare di Pietroburgo.
Un loro lontano
antenato, Robert Bruce, divenne un eroe nazionale scozzese, avendo raggiunto
l'indipendenza della Scozia dall'Inghilterra nel 1328. A lui sono dedicati il poema di Robert Burns "Bruce to
the Scots", il poema di John Barbor "Bruce" e l'opera teatrale omonima
in tre atti del 1846 musicata da Rossini.
In fuga da Cromwell, il
padre di Bruce arrivò a Mosca nel 1647 ed entrò nel servizio militare dello zar
russo.
Jacob iniziò la sua carriera nelle "divertenti" truppe di
Pietro I, e alla fine del 1690 divenne il più stretto
collaboratore dello zar
e, in particolare, fu grazie alla sua opera che si trasformò notevolmente
l'esercito russo.
Nel 1725, dopo la morte
di Pietro (Bruce fu incaricato del suo funerale), l'imperatrice Caterina
assegnò al Conte l'Ordine di Sant'Alessandro. Nel 1726, presentò una lettera di dimissioni e fu licenziato
con il grado di maresciallo di campo.
Nel 1706, Bruce
diresse l'ufficio di stampa civile di Mosca, che, tra le altre cose, pubblicò
nel 1709 il "Calendario o il mese del cristiano", che divenne noto
come il Calendario di Bruce.
Citiamo l'opinione di
Tolstoy, che scrisse: "Tutti i miracoli di Bruce consistevano in una
conoscenza enciclopedica versatile, che spaventava la gente comune che non era
a conoscenza di come una persona comune potesse sapere così tanto! Ciò non sorprende quando si legge il Calendario Bruce.
È più di un calendario, è un'enciclopedia, scritta,
sembra, per tutte le occasioni, con meravigliosi articoli di varie scienze e
note, con segni, previsioni e indicazioni sullo stile di vita per molti anni.".
Tolstoy scrisse ancora di lui: "Bruce era la persona più meravigliosa di
tutta la Russia".
Bruce
era possessore
di conoscenze veramente enciclopediche, studiò scienze naturali, matematica e
storia, ed era fornito di una vasta biblioteca, inoltre collezionava opere
d'arte e oggetti archeologici, minerali e ossa di animali preistorici, erbari e
monete antiche.
Nel 1727, Bruce, col grado di maresciallo di campo, si ritirò e, dopo
aver lasciato Pietroburgo, si stabilì vicino al villaggio di Glinkovo vicino
a Mosca, iniziando a costruire la tenuta Glinka.
Il maniero, per
volontà del proprietario, si trasformò in una vera fortezza: Glinka si trova su
una penisola tra i fiumi Borey e Klyazma, protetta da tutti i lati da foreste e
paludi invalicabili. Sotto la proprietà stessa furono scavati, per ordine di Bruce, vasti
sotterranei.
La tenuta, tuttavia, divenne
famosa non solo per la sua sicurezza. Bruce, che era anche
interessato alle ultime tendenze europee nel giardinaggio paesaggistico, creò un magnifico complesso immobiliare, uno
dei più notevoli in Russia. E il palazzo divenne un vivido esempio di
architettura barocca, che combinava motivi italiani, olandesi e russi.
Questo maniero oggi versa in uno stato fatiscente molto
triste.
In questa tenuta furono sistemati: un osservatorio astronomico, un
laboratorio chimico e ampi depositi per la biblioteca e una collezione unica di
“curiosità”.
Lo zar Pietro visitò spesso Bruce a Glinka e un edificio della tenuta è ancora chiamato
la "casa di Pietro".
A proposito degli esperimenti scientifici di Bruce, le leggende circolano
ancora, una più suggestiva dell'altra. Dicono che in estate Bruce, dopo aver congelato il laghetto
padronale, ci avesse pattinato sopra, che degli "uccelli di ferro"
volarono fuori dalle sue finestre e un robot donna camminò all’esterno e altre
ancora; ma in tutte le storie Bruce agisce come un mago gentile ed eccentrico
piuttosto che uno stregone malvagio.
A Mosca, lo zar assegnò a Bruce la Torre di Sukharev,
dove Nel 1701 vi fondò il primo osservatorio russo. Nella torre vi era la
biblioteca scientifica di Bruce con oltre 1.500 volumi che diventò una parte
sostanziale della biblioteca dell'Accademia delle scienze russa e poi
sovietica. E sulla torre, forse, circolano
non meno leggende che su Glinka.
Lo zar Pietro, dopo
aver soppresso l'insurrezione di Streltsy, concepì una sovrastruttura della
Porta Sretensky, presumibilmente ispirata ai municipi del Nord Europa,
progettata dall’architetto Mikhail Choglokov. Per il nome da dare alla torre si
pensò di dargli quello di un capitano che si distinse proprio a Streltesy.
Nella parte più alta
della torre, Bruce equipaggiava un osservatorio astronomico, il suo ufficio e
una biblioteca scientifica, e dal 1702, trascorreva intere notti seduto al
telescopio.
Nello stesso 1709, quando uscì il primo foglio del
calendario, l'osservatorio condusse la prima osservazione scientifica di
un'eclissi solare in Russia. E Nella mente dei moscoviti, Bruce e il cielo
stellato si fusero in un'unica immagine.
La luce tremolante di
notte in cima alla torre eccitava l'immaginazione dei cittadini. Tra i moscoviti si sparse la voce che Bruce parlasse con gli
spiriti maligni, e da essi ricevette il dono della profezia e molti altri segreti.
La torre era una
struttura estremamente massiccia: lo spessore delle pareti del primo piano
superava i due metri. Ciò non è stato fatto a scopo di
protezione: nei muri erano disposti passaggi e scale. Nacque la leggenda di un certo libro nero ricevuto da Bruce
da forze oscure nella torre. I moscoviti
sussurrarono che il libro magico rivelava a Bruce tutti i segreti, e con
l'aiuto di questo libro poteva scoprire cosa si trova in qualsiasi parte della
terra. Il libro era in una stanza misteriosa
dove nessuno osava entrare, tranne Bruce stesso. Da qui il soprannome di "stregone". E il libro che Bruce avrebbe presumibilmente murato prima
della sua morte, in modo che nessuno potesse prenderlo.
La torre aumenta il
suo mistero con la cosiddetta Società di Nettuno, composta da Bruce, dallo
stesso zar e da altre personalità, come otto alti funzionari dello stato, che
si radunavano lì di notte intrigati dall'astrologia, dalla magia e dalla
stregoneria; fu quasi la prima loggia massonica russa.
Il commerciante di candele Alexei Morozov al tramonto di una giornata di
lavoro vide degli uccelli di ferro che volarono fuori dalle finestre della
torre, fecero diversi cerchi attorno all'edificio, e ritornarono poi al suo
interno.
La notte successiva
Alexei penetrò nella torre con suoi lavoranti. E infatti, una delle finestre si aprì e da lì volarono fuori "uccelli
di ferro con teste umane". Sia Morozov che
i suoi fuggirono dalla torre con grande orrore, maledicendo Bruce come un adoratore
del diavolo.
Prove documentate dei "draghi" volanti di Bruce non sono state
conservate, ma negli anni Venti furono trovati nei suoi archivi disegni di
aerei.
Questi
documenti furono archiviati nell'Accademia delle scienze sovietica. Ma negli
anni Trenta, dopo la visita di piloti tedeschi che si erano esercitati in
URSS, questi disegni scomparvero.
Ma torniamo a Glinka, dove, di generazione in generazione, i contadini locali
hanno narrato la leggenda di "Yashkina Baba", "una bambola meccanica che può
parlare e camminare, ma non ha anima". La cameriera di ferro
avrebbe servito il conte già nella Torre di Sukharev a Mosca e, dopo il suo
ritiro, fu vista a Glinka, dopo la scomparsa della moglie e delle due figlie, e
spaventò i contadini. E quando iniziarono ad avvicinarsi a lei… i
contadini avrebbero amoreggiato con il robot donna. Una vicenda che ricorda da
vicino la donna meccanica creata da
Virgilio mago e stregone per i piaceri di Napoli. Sembra che dagli archivi di Bruce
siano stati trovati dei disegni di questo primo robot russo. Ma non ci è dato di
sapere se sia mai esistito una simile meraviglia; certo, è difficile che i
contadini di Glinka si siano inventati tutto…
Comunque i segreti
associati al nome di Bruce non finiscono qui. Abbiamo già detto che vaste gallerie
sotterranee furono scavate sotto la tenuta di Glinka. Non solo collegavano tutti gli edifici della tenuta, ma si
vocifera che si sviluppano per diversi chilometri.
È in questi sotterranei che, secondo le indiscrezioni, sono ancora
conservati i libri di magia e i tesori di Bruce.
Sempre secondo le leggende, Pietro il Grande chiese ripetutamente a Bruce
di consegnargli il Libro magico, nascosto nella stanza segreta della Torre
Sukharev, e che era appartenuto a Salomone stesso. Ma Bruce rispondeva
insistendo sul fatto che "non aveva un libro del genere, ma che poteva
fargli leggere "La
filosofia del misticismo" in tedesco che era
anche "molto meraviglioso".
Del resto Bruce non si fidava troppo dello zar, e faceva bene infatti
quando morì nel 1735, la zarina Caterina ordinò una perquisizione dell'osservatorio
e del suo archivio scientifico, quello stesso che fu poi conservato presso
l'Accademia delle Scienze. Tuttavia, il libro
magico non c'era. Ma l'imperatrice credeva
talmente nell’esistenza di questo libro misterioso, che arrivò persino a mettere
una guardia alla torre di Sukharev per impedire che persone malvagie non mettessero
le mani su questo libro.
la sorveglianza alla torre di Sukharev fu rimossa solo nel 1924, l’anno della morte di Lenin, nell'ottavo anno del potere sovietico!
la sorveglianza alla torre di Sukharev fu rimossa solo nel 1924, l’anno della morte di Lenin, nell'ottavo anno del potere sovietico!
Lo stesso Stalin era interessato al libro misterioso, e a questo
interesse è collegata la decisione di demolire la torre. La torre fu smantellata mattone per mattone, cercando di
trovare, se non una stanza misteriosa, almeno una nicchia in cui il magico
volume poteva essere nascosto. ogni giorno
venivano riportati a Stalin i risultati delle ricerche e tutte le rarità
rinvenute venivano portate al Cremlino.
Nel 1934 gli ultimi
resti della torre furono infine fatti saltare in aria. E a quel punto, molti si chiesero se questa decisione fosse
dovuta al fatto che quel si cercava fosse stato ritrovato, oppure che il libro
non era stato trovato e l’ira di Stalin si abbatté sui resti della torre...
Lazar
Kaganovich (1893-1991), importante uomo di stato e stretto collaboratore di
Stalin, presente all'esplosione della torre, credeva di aver visto Bruce stesso
nella folla.
Sebbene il mistico libro, a quanto pare, non sia mai stato trovato, Bruce
influenzò molto la costruzione della Mosca staliniana. Ai tempi di Pietro, la scienza si intrecciava con quello che
oggi chiamiamo misticismo, e Bruce compose non solo la prima mappa del
territorio russo da Mosca all'Asia minore, ma anche la mappa astrologica di
Mosca.
Infatti, sembra che Stalin – il quale diede inizio alla costruzione della
metropolitana di Mosca – fece utilizzare nel
progetto il sapere che si è conservato nei
suoi documenti, ovvero gli sviluppi astrologici di Bruce; ci sono 12
stazioni su una linea ad anello, che simboleggiano i 12 segni dello zodiaco.
Torre di Sukharev.
1872 (artista A.K. Savrasov)
Già nel XVIII secolo, Bruce sosteneva che un edificio denso non doveva
essere realizzato sulla Dmitrovka[1] a causa del terreno cedevole. Cosa confermata dai moderni cedimenti
dei terreni di Mosca. Come il divieto di
Bruce di costruire sulla collina detta Vorob'yevykh [collina del
passero] a causa della possibilità di frane. Il nuovo edificio dell'Accademia
delle Scienze, potenziata dallo stesso Lenin, che fu trasferita da Leningrado
(l’ex Pietroburgo) a Mosca proprio presso la Vorob'yevykh nel 1934, iniziò a essere
rafforzato immediatamente dopo la costruzione. Perché, in questo caso, Stalin non
abbia prestato attenzione agli antichi divieti di Bruce è anche comprensibile.
Proprio lo stesso Bruce aveva indicato sulla sua
mappa di Mosca, Vorobevy Gory come un luogo favorevole allo studio e alla
scienza.
Inoltre, Bruce,
appassionato di medicina, forniva assistenza ai residenti locali, producendo
medicinali a base di erbe. Ciò ha dato origine a
nuove voci secondo cui "conosceva tutte le erbe, che erano piante segrete
e meravigliose, da cui creava diverse composizioni, producendo persino acqua
viva, cioè acqua tale da rendere viva e giovane una persona morta". Tanto
che avrebbe ringiovanito il vecchio schiavo turco dello zar.
Avendo deciso di
provare il miracolo della rivitalizzazione e del ringiovanimento su se stesso,
Bruce avrebbe ordinato a un fedele servitore di farsi tagliare a pezzi con una
spada e poi di versarlo con nell’"acqua viva". Ma ciò richiedeva molto tempo, e il re, avendo saputo la
notizia della scomparsa di Bruce riuscì a catturare servitore e gli fece
confessare tutto e fargli mostrare il corpo del suo padrone: e lo zar vedendolo,
esclamò inorridito: " il corpo di Bruce è completamente cresciuto insieme
e non sono più visibili ferite; ha allargato le braccia, come se avesse sonno,
sta già respirando e il rossore ritorna sul suo viso". Il re ortodosso era profondante indignato, disse con rabbia:
"Questa è una cosa sporca!" E comandò
al servitore di seppellire l’abominevole corpo dello stregone per sempre. Una
sinistra storia già raccontata per Virgilio
mago e stregone e poi per il principe di San Severo a Napoli.
Nonostante questa storia macabra Bruce fu sepolto nel recinto di una chiesa in un vecchio
insediamento tedesco.
La nuova realtà del
ventesimo secolo ha introdotto le proprie correzioni nelle leggende di Bruce. Si è affermato che non era morto (chissà forse, il servo non
lo aveva seppellito come gli aveva ordinato lo zar), ma che aveva creato un dirigibile
con il quale volò via in un luogo sconosciuto… come, mi viene da pensare, il
paese di Magonia.
Ma giravano anche voci che il fantasma di
Bruce, infesti la sua casa a Glinka e questo sarà il motivo per oggi è
fatiscente.
Bruce fu ricordato ancora
nel 1812, quando, il giorno avanti che Murat varcò per primo le mura di Mosca,
seguito dalle truppe napoleoniche, i moscoviti assistettero ad una strana scena
piena di funesto presagio; un falco con le sue zampe rimase impigliato nelle
ali di un'aquila in rame a due teste che incorona la Torre di Sukharev. Combatté
a lungo, poi si calmò di fronte alla gente riunita. La vittoria su Napoleone fu saldamente connessa dai moscoviti
a questo incidente.
Il professore
dell'Università di Mosca Kovalev nel 1857 condusse scavi a Glinka e perlustrò
la Torre di Sukharev, ma senza risultati.
All'inizio del XX
secolo, con il patrocinio dello zar Nicola II, l'archeologo Alexei Kuzmin ricercò
anch’esso il libro magico di Bruce. I fondi stanziati erano
ingenti, ma l'archeologo, pur ammettendo con i suoi amici di aver finalmente
compreso qualcosa dei segreti di Bruce, improvvisamente morì...
Quando negli anni Trenta iniziarono a smontare la chiesa dove era sepolto
Bruce, trovarono una bara con il corpo del conte in una cripta. Bruce fu identificato
dal suo anello di famiglia. I suoi resti
furono trasferiti nel laboratorio dell'antropologo e scultore Gerasimov, ma
presto scomparvero senza lasciare traccia. Tutto
ciò che restava erano i vestiti di Bruce, che ora sono nei magazzini del Museo
storico statale. Anche l'anello di Bruce è
scomparso senza lasciare traccia. Dissero che
era stato preso da Stalin.
Nella storia di Bruce,
come si è capito, ci sono molti più enigmi che indovinelli.
Bisogna dire che come mago e stregone, Bruce
appare anche nelle opere dei romantici russi: nel romanzo di V. F. Odoyevsky
"La salamandra", nel romanzo incompiuto di I. I. Lazhechnikov
"Lo stregone sulla torre di Sukharev".
Intanto i segreti di Bruce stanno ancora aspettando il loro cacciatore di
tesori.
Stemma del conte James
Bruce. Notare il leone rosso e l'unicorno, entrambi simboli della Scozia
[1] La via Bolshaya Dmitrovka è una
strada nel distretto di Tverskoy del distretto amministrativo centrale di
Mosca.
Il nome della via è noto dal XIV secolo. Qui
risiedevano su entrambi i lati della strada che porta alla città di Dmitrov, commercianti e artigiani (sellai, Kalashnik, carretti
e altri), e quasi tutti provenivano dalla stessa Dmitrov.
Marco Pugacioff
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