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giovedì 3 settembre 2020

Lo Stregone di Pietro il Grande: i segreti di Jacob Bruce


Lo Stregone di Pietro il Grande:
i segreti di Jacob Bruce ...



Se a Mosca si parla di Jacob Wilimovich Bruce [conte James Daniel (Yakov) Bruce 11 maggio 1669 – 17 maggio 1735], la sua figura eccita ancora oggi  le fantasie di scienziati, mistici e cacciatori di tesori. Voci sinistre dicono che entrava in comunicazione con gli spiriti maligni, tanto da esser denominato il "Faust russo", anche se avrebbe dovuto essere chiamato il "da Vinci russo" per il suo vasto interesse nei campi della conoscenza e dell'invenzione.
Fu uno dei più grandi inventori e naturalisti del suo tempo e nacque nel 1670 a Mosca nella famiglia di un discendente di re scozzesi e irlandesi. Suo fratello Robert Bruce (1668–1720), fu il primo governatore militare di Pietroburgo.
Un loro lontano antenato, Robert Bruce, divenne un eroe nazionale scozzese, avendo raggiunto l'indipendenza della Scozia dall'Inghilterra nel 1328. A lui sono dedicati il ​​poema di Robert Burns "Bruce to the Scots", il poema di John Barbor "Bruce" e l'opera teatrale omonima in tre atti del 1846 musicata da Rossini.
In fuga da Cromwell, il padre di Bruce arrivò a Mosca nel 1647 ed entrò nel servizio militare dello zar russo.
Jacob iniziò la sua carriera nelle "divertenti" truppe di Pietro I, e alla fine del 1690 divenne il più stretto collaboratore dello zar e, in particolare, fu grazie alla sua opera che si trasformò notevolmente l'esercito russo.
Nel 1725, dopo la morte di Pietro (Bruce fu incaricato del suo funerale), l'imperatrice Caterina assegnò al Conte l'Ordine di Sant'Alessandro. Nel 1726, presentò una lettera di dimissioni e fu licenziato con il grado di maresciallo di campo.
Nel 1706, Bruce diresse l'ufficio di stampa civile di Mosca, che, tra le altre cose, pubblicò nel 1709 il "Calendario o il mese del cristiano", che divenne noto come il Calendario di Bruce.
Citiamo l'opinione di Tolstoy, che scrisse: "Tutti i miracoli di Bruce consistevano in una conoscenza enciclopedica versatile, che spaventava la gente comune che non era a conoscenza di come una persona comune potesse sapere così tanto! Ciò non sorprende quando si legge il Calendario Bruce. È più di un calendario, è un'enciclopedia, scritta, sembra, per tutte le occasioni, con meravigliosi articoli di varie scienze e note, con segni, previsioni e indicazioni sullo stile di vita per molti anni.". Tolstoy scrisse ancora di lui: "Bruce era la persona più meravigliosa di tutta la Russia".
Bruce era possessore di conoscenze veramente enciclopediche, studiò scienze naturali, matematica e storia, ed era fornito di una vasta biblioteca, inoltre collezionava opere d'arte e oggetti archeologici, minerali e ossa di animali preistorici, erbari e monete antiche.
Nel 1727, Bruce, col grado di maresciallo di campo, si ritirò e, dopo aver lasciato Pietroburgo, si stabilì vicino al villaggio di Glinkovo ​​vicino a Mosca, iniziando a costruire la tenuta Glinka.



Il maniero, per volontà del proprietario, si trasformò in una vera fortezza: Glinka si trova su una penisola tra i fiumi Borey e Klyazma, protetta da tutti i lati da foreste e paludi invalicabili. Sotto la proprietà stessa furono scavati, per ordine di Bruce, vasti sotterranei.
La tenuta, tuttavia, divenne famosa non solo per la sua sicurezza. Bruce, che era anche interessato alle ultime tendenze europee nel giardinaggio paesaggistico, creò un magnifico complesso immobiliare, uno dei più notevoli in Russia. E il palazzo divenne un vivido esempio di architettura barocca, che combinava motivi italiani, olandesi e russi. Questo maniero oggi versa in uno stato fatiscente molto triste.


In questa tenuta furono sistemati: un osservatorio astronomico, un laboratorio chimico e ampi depositi per la biblioteca e una collezione unica di “curiosità”.
Lo zar Pietro visitò spesso Bruce a Glinka e un edificio della tenuta è ancora chiamato la "casa di Pietro".
A proposito degli esperimenti scientifici di Bruce, le leggende circolano ancora, una più suggestiva dell'altra. Dicono che in estate Bruce, dopo aver congelato il laghetto padronale, ci avesse pattinato sopra, che degli "uccelli di ferro" volarono fuori dalle sue finestre e un robot donna camminò all’esterno e altre ancora; ma in tutte le storie Bruce agisce come un mago gentile ed eccentrico piuttosto che uno stregone malvagio.
A Mosca, lo zar assegnò a Bruce la Torre di Sukharev, dove Nel 1701 vi fondò il primo osservatorio russo. Nella torre vi era la biblioteca scientifica di Bruce con oltre 1.500 volumi che diventò una parte sostanziale della biblioteca dell'Accademia delle scienze russa e poi sovietica. E sulla torre, forse, circolano non meno leggende che su Glinka.
Lo zar Pietro, dopo aver soppresso l'insurrezione di Streltsy, concepì una sovrastruttura della Porta Sretensky, presumibilmente ispirata ai municipi del Nord Europa, progettata dall’architetto Mikhail Choglokov. Per il nome da dare alla torre si pensò di dargli quello di un capitano che si distinse proprio a Streltesy.
Nella parte più alta della torre, Bruce equipaggiava un osservatorio astronomico, il suo ufficio e una biblioteca scientifica, e dal 1702, trascorreva intere notti seduto al telescopio. Nello stesso 1709, quando uscì il primo foglio del calendario, l'osservatorio condusse la prima osservazione scientifica di un'eclissi solare in Russia. E Nella mente dei moscoviti, Bruce e il cielo stellato si fusero in un'unica immagine.
La luce tremolante di notte in cima alla torre eccitava l'immaginazione dei cittadini. Tra i moscoviti si sparse la voce che Bruce parlasse con gli spiriti maligni, e da essi ricevette il dono della profezia e molti altri segreti.
La torre era una struttura estremamente massiccia: lo spessore delle pareti del primo piano superava i due metri. Ciò non è stato fatto a scopo di protezione: nei muri erano disposti passaggi e scale. Nacque la leggenda di un certo libro nero ricevuto da Bruce da forze oscure nella torre. I moscoviti sussurrarono che il libro magico rivelava a Bruce tutti i segreti, e con l'aiuto di questo libro poteva scoprire cosa si trova in qualsiasi parte della terra. Il libro era in una stanza misteriosa dove nessuno osava entrare, tranne Bruce stesso. Da qui il soprannome di "stregone". E il libro che Bruce avrebbe presumibilmente murato prima della sua morte, in modo che nessuno potesse prenderlo.
La torre aumenta il suo mistero con la cosiddetta Società di Nettuno, composta da Bruce, dallo stesso zar e da altre personalità, come otto alti funzionari dello stato, che si radunavano lì di notte intrigati dall'astrologia, dalla magia e dalla stregoneria; fu quasi la prima loggia massonica russa.
Il commerciante di candele Alexei Morozov al tramonto di una giornata di lavoro vide degli uccelli di ferro che volarono fuori dalle finestre della torre, fecero diversi cerchi attorno all'edificio, e ritornarono poi al suo interno.
La notte successiva Alexei penetrò nella torre con suoi lavoranti. E infatti, una delle finestre si aprì e da lì volarono fuori "uccelli di ferro con teste umane". Sia Morozov che i suoi fuggirono dalla torre con grande orrore, maledicendo Bruce come un adoratore del diavolo.
Prove documentate dei "draghi" volanti di Bruce non sono state conservate, ma negli anni Venti furono trovati nei suoi archivi disegni di aerei. Questi documenti furono archiviati nell'Accademia delle scienze sovietica. Ma negli anni Trenta, dopo la visita di piloti tedeschi che si erano esercitati in URSS, questi disegni scomparvero.
Ma torniamo a Glinka, dove, di generazione in generazione, i contadini locali hanno narrato la leggenda di "Yashkina Baba", "una bambola meccanica che può parlare e camminare, ma non ha anima". La cameriera di ferro avrebbe servito il conte già nella Torre di Sukharev a Mosca e, dopo il suo ritiro, fu vista a Glinka, dopo la scomparsa della moglie e delle due figlie, e spaventò i contadini. E quando iniziarono ad avvicinarsi a lei… i contadini avrebbero amoreggiato con il robot donna. Una vicenda che ricorda da vicino la donna  meccanica creata da Virgilio mago e stregone per i piaceri di Napoli. Sembra che dagli archivi di Bruce siano stati trovati dei disegni di questo primo robot russo. Ma non ci è dato di sapere se sia mai esistito una simile meraviglia; certo, è difficile che i contadini di Glinka si siano inventati tutto…
Comunque i segreti associati al nome di Bruce non finiscono qui. Abbiamo già detto che vaste gallerie sotterranee furono scavate sotto la tenuta di Glinka. Non solo collegavano tutti gli edifici della tenuta, ma si vocifera che si sviluppano per diversi chilometri.
È in questi sotterranei che, secondo le indiscrezioni, sono ancora conservati i libri di magia e i tesori di Bruce.
Sempre secondo le leggende, Pietro il Grande chiese ripetutamente a Bruce di consegnargli il Libro magico, nascosto nella stanza segreta della Torre Sukharev, e che era appartenuto a Salomone stesso. Ma Bruce rispondeva insistendo sul fatto che "non aveva un libro del genere, ma che poteva fargli leggere "La filosofia del misticismo" in tedesco che era anche "molto meraviglioso".
Del resto Bruce non si fidava troppo dello zar, e faceva bene infatti quando morì nel 1735, la zarina Caterina ordinò una perquisizione dell'osservatorio e del suo archivio scientifico, quello stesso che fu poi conservato presso l'Accademia delle Scienze. Tuttavia, il libro magico non c'era. Ma l'imperatrice credeva talmente nell’esistenza di questo libro misterioso, che arrivò persino a mettere una guardia alla torre di Sukharev per impedire che persone malvagie non mettessero le mani su questo libro.
la sorveglianza alla torre di Sukharev fu rimossa solo nel 1924, l’anno della morte di Lenin, nell'ottavo anno del potere sovietico!
Lo stesso Stalin era interessato al libro misterioso, e a questo interesse è collegata la decisione di demolire la torre. La torre fu smantellata mattone per mattone, cercando di trovare, se non una stanza misteriosa, almeno una nicchia in cui il magico volume poteva essere nascosto. ogni giorno venivano riportati a Stalin i risultati delle ricerche e tutte le rarità rinvenute venivano portate al Cremlino.
Nel 1934 gli ultimi resti della torre furono infine fatti saltare in aria. E a quel punto, molti si chiesero se questa decisione fosse dovuta al fatto che quel si cercava fosse stato ritrovato, oppure che il libro non era stato trovato e l’ira di Stalin si abbatté sui resti della torre... Lazar Kaganovich (1893-1991), importante uomo di stato e stretto collaboratore di Stalin, presente all'esplosione della torre, credeva di aver visto Bruce stesso nella folla.
Sebbene il mistico libro, a quanto pare, non sia mai stato trovato, Bruce influenzò molto la costruzione della Mosca staliniana. Ai tempi di Pietro, la scienza si intrecciava con quello che oggi chiamiamo misticismo, e Bruce compose non solo la prima mappa del territorio russo da Mosca all'Asia minore, ma anche la mappa astrologica di Mosca.
Infatti, sembra che Stalin – il quale diede inizio alla costruzione della metropolitana di Mosca – fece utilizzare nel progetto il sapere che si è conservato nei suoi documenti, ovvero gli sviluppi astrologici di Bruce; ci sono 12 stazioni su una linea ad anello, che simboleggiano i 12 segni dello zodiaco.  


Torre di Sukharev. 1872 (artista A.K. Savrasov)

Già nel XVIII secolo, Bruce sosteneva che un edificio denso non doveva essere realizzato sulla Dmitrovka[1] a causa del terreno cedevole. Cosa confermata dai moderni cedimenti dei terreni di Mosca. Come il divieto di Bruce di costruire sulla collina detta Vorob'yevykh [collina del passero] a causa della possibilità di frane. Il nuovo edificio dell'Accademia delle Scienze, potenziata dallo stesso Lenin, che fu trasferita da Leningrado (l’ex Pietroburgo) a Mosca proprio presso la Vorob'yevykh nel 1934, iniziò a essere rafforzato immediatamente dopo la costruzione. Perché, in questo caso, Stalin non abbia prestato attenzione agli antichi divieti di Bruce è anche comprensibile. Proprio lo stesso Bruce aveva indicato sulla sua mappa di Mosca, Vorobevy Gory come un luogo favorevole allo studio e alla scienza.
Inoltre, Bruce, appassionato di medicina, forniva assistenza ai residenti locali, producendo medicinali a base di erbe. Ciò ha dato origine a nuove voci secondo cui "conosceva tutte le erbe, che erano piante segrete e meravigliose, da cui creava diverse composizioni, producendo persino acqua viva, cioè acqua tale da rendere viva e giovane una persona morta". Tanto che avrebbe ringiovanito il vecchio schiavo turco dello zar.
Avendo deciso di provare il miracolo della rivitalizzazione e del ringiovanimento su se stesso, Bruce avrebbe ordinato a un fedele servitore di farsi tagliare a pezzi con una spada e poi di versarlo con nell’"acqua viva". Ma ciò richiedeva molto tempo, e il re, avendo saputo la notizia della scomparsa di Bruce riuscì a catturare servitore e gli fece confessare tutto e fargli mostrare il corpo del suo padrone: e lo zar vedendolo, esclamò inorridito: " il corpo di Bruce è completamente cresciuto insieme e non sono più visibili ferite; ha allargato le braccia, come se avesse sonno, sta già respirando e il rossore ritorna sul suo viso". Il re ortodosso era profondante indignato, disse con rabbia: "Questa è una cosa sporca!" E comandò al servitore di seppellire l’abominevole corpo dello stregone per sempre. Una sinistra storia già raccontata per Virgilio mago e stregone e poi per il principe di San Severo a Napoli.
Nonostante questa storia macabra Bruce fu sepolto nel recinto di una chiesa in un vecchio insediamento tedesco.
La nuova realtà del ventesimo secolo ha introdotto le proprie correzioni nelle leggende di Bruce. Si è affermato che non era morto (chissà forse, il servo non lo aveva seppellito come gli aveva ordinato lo zar), ma che aveva creato un dirigibile con il quale volò via in un luogo sconosciuto… come, mi viene da pensare, il paese di Magonia.
Ma giravano anche voci che il fantasma di Bruce, infesti la sua casa a Glinka e questo sarà il motivo per oggi è fatiscente.
Bruce fu ricordato ancora nel 1812, quando, il giorno avanti che Murat varcò per primo le mura di Mosca, seguito dalle truppe napoleoniche, i moscoviti assistettero ad una strana scena piena di funesto presagio; un falco con le sue zampe rimase impigliato nelle ali di un'aquila in rame a due teste che incorona la Torre di Sukharev. Combatté a lungo, poi si calmò di fronte alla gente riunita. La vittoria su Napoleone fu saldamente connessa dai moscoviti a questo incidente.
Il professore dell'Università di Mosca Kovalev nel 1857 condusse scavi a Glinka e perlustrò la Torre di Sukharev, ma senza risultati.
All'inizio del XX secolo, con il patrocinio dello zar Nicola II, l'archeologo Alexei Kuzmin ricercò anch’esso il libro magico di Bruce. I fondi stanziati erano ingenti, ma l'archeologo, pur ammettendo con i suoi amici di aver finalmente compreso qualcosa dei segreti di Bruce, improvvisamente morì...
Quando negli anni Trenta iniziarono a smontare la chiesa dove era sepolto Bruce, trovarono una bara con il corpo del conte in una cripta. Bruce fu identificato dal suo anello di famiglia. I suoi resti furono trasferiti nel laboratorio dell'antropologo e scultore Gerasimov, ma presto scomparvero senza lasciare traccia. Tutto ciò che restava erano i vestiti di Bruce, che ora sono nei magazzini del Museo storico statale. Anche l'anello di Bruce è scomparso senza lasciare traccia. Dissero che era stato preso da Stalin.
Nella storia di Bruce, come si è capito, ci sono molti più enigmi che indovinelli.
Bisogna dire che come mago e stregone, Bruce appare anche nelle opere dei romantici russi: nel romanzo di V. F. Odoyevsky "La salamandra", nel romanzo incompiuto di I. I. Lazhechnikov "Lo stregone sulla torre di Sukharev".

Intanto i segreti di Bruce stanno ancora aspettando il loro cacciatore di tesori.





Stemma del conte James Bruce. Notare il leone rosso e l'unicorno, entrambi simboli della Scozia



[1] La via Bolshaya Dmitrovka è una strada nel distretto di Tverskoy del distretto amministrativo centrale di Mosca. Il nome della via è noto dal XIV secolo. Qui risiedevano su entrambi i lati della strada che porta alla città di Dmitrov, commercianti e artigiani (sellai, Kalashnik, carretti e altri), e quasi tutti provenivano dalla stessa Dmitrov.


Marco Pugacioff
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