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venerdì 31 luglio 2020

Pirati di P. Forni e M. Pugacioff


 
Pirati
Ciao Ragazzi,
   ricordo che quando stavo con Iginio Straffi a Recanati (il quale realizzò due avventure di Nick Raider, di cui fu pubblicata solo una) era solito parlare senza pelli sulla lingua. Disse di un autore di fumetti per bambini, che realizzò pure storie di fantascienza per Il Pioniere, che era un somaro!
A questo punto posso dire che con questo fumetto di aver dimostrato di essere un buon somaro. Per quello che me ne può fregare, tanto servirebbe solo a farmi incazzare; diciamo che sono un bravo dilettante, solo che chi me lo ha detto, su Tex ha poi dimostrato – rovinando l’opera di Ferri – di essere un gran pessimo professionista.


  Nella storia di pirati su testi di Paolo Forni, correttore di bozze dei testi de Il morto, ho rimesso mano ampiamente alla sceneggiatura e creando così la tenebrosa – h’mm, poi nemmeno tanto – figura del capitano D’Estampes e inserendovi pure i cari Cucciolo & Beppe. E se i lettori non capiscono e non apprezzano, infatti su volere di Forni dovevo toglierli, orbene: ormai è fatta!
Un ultima cosa (un ultima... ci va l'accento? ma chi se frega! Tanto l'itagliano chi lo parla più), alla quarta tavola, colpo d'occhio su: il manifesto dove c'è scritto big (dovevo scrivere spettacolo, ma se nessuno parla più l'itagliano, me non parla sicuramente l'anglese, ies!) sarà Derek o sarà Mandrake ha fà 'sto spettacolo?
Altro: Un malato de fumetto come me, poteva non mettere fra i vari libri in vendita il primo numero di Rupett l'orsetto e quello della versione inglese in tre numeri di Blek. Magari l'avesse proseguito un editore irlandese... vabbè!
Ultimo: Il poliziotto di quartiere o bobbies è il leggendario (in Gran Bretagna) P C 49 (se non sbaglio il numero), sulla cui figura sono stati fatti film, trasmissioni radiofoniche e... fumetti, Da!  
     Buon divertimento Marco











Marco Pugacioff
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sabato 25 luglio 2020

Miki: Un omaggio


Miki: Un omaggio

    In questi giorni, mi sto rileggendo tutta l’opera di Miki, il personaggio creato dalla esseGesse. Insieme agli apocrifi, ho praticamente l’opera completa; mi manca solo il terzo volume del bravo Civello, ovvero Il figlio di Magic Face. Ci sto facendo un pensierino per prenderlo, vedremo.
    Mi è venuta voglia di fargli un veloce omaggio. Ho ripreso una splendida vignetta di Galep da Tex 300, ci ho inserito i tre pards (per dirla, castiglianeamente  alla Gianluigi Bonelli) con Gennaro e… la giovane Susy in braccio al suo piccolo ranger; per sfondo Forte Coulwer e eccolo là.
    Un disegnatore della domenica, ha realizzato un altro piccolo disegnino, in bianco e nero, come deve essere un buon fumetto.



 Marco Pugacioff
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giovedì 23 luglio 2020

Cucciolo: Ieri, oggi, domani


Cucciolo: Ieri, oggi, domani


     Veloce e irriverente satira su ciò che è stato, ciò che è, e ciò che sarà con il mio amato Cucciolo, chiamato Pipo in Francia.







Marco Pugacioff
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giovedì 16 luglio 2020

D'Angelo - Misterioso disegnatore


D’Angelo
Del disegnatore D’Angelo che ha firmato numerose tavole per Noi Ragazzi e che prese il posto di Grilli, non si sa niente.
  Come detto da Carlo Zaia, riscopritore di queste belle e mitiche riviste di sinistra, era pratica comune non indicare dei disegnatori in quel periodo, e aggiungo, non solo per il Pioniere.
   Prendiamo per esempio il misterioso, affascinante e naif Ariel, autore su Pattuglia del 30 gennaio del ’47 del fantascientifico La via dei Mondi (e durato 14 puntate) e senza firma di Marco, l’eroe della montagna su Il Moschettiere del 30 marzo dello stesso anno e terminato poi sul n. 24.
Che sia lo stesso autore si deduce dai volti dei due protagonisti maschili: Lero con i cappelli un po’ più lunghi (all’epoca si sarebbe detto alla Tarzan) e Marco. È indubbiamente lo stesso disegnatore.


 Dopo che l’affascinate Grillo abbandonò la rivista, vi fu un altro straordinario disegnatore che terminò I ragazzi di Armina prendendo in mano i personaggi nel n. 9 del 29 febbraio del ‘48 che iniziò a firmare le sue tavole dal numero 23 di Noi Ragazzi del 6 giugno.



Purtroppo si firmava solo con il cognome e senza il nome. D’Angelo proseguì la sua opera con
- Il cavaliere della libertà (Le avventure di Garibaldi) iniziato sul numero 15, probabilmente da Grilli ma comunque firmato da D’Angelo dal n. 23


- Il volontario del Po – dal numero 1 del ‘49


- Cosetta (I miserabili) dal n. 42-‘49

L’intensità drammatica del volto di Jean ValJean [che come
mi ha sottolineato Jean-Yves Guerre, d'Angelo deve aver ripreso il volto di Harry Baur che interpretò anche Maigret.]
anticipa di decenni la recitazione di
Lino Ventura, assai più tragica
dei bravissimi Gino Cervi, Jean Gabin e Gastone Moschin.


- Minimali de Il diario coraggioso di Lisetta



Più numerose illustrazioni come La corsa del buio;



Dai numeri 4 e 5 del ‘49


Tra cui un mare di Minimali


Dal n. 24 del ‘48 - Minimale intitolato strane invenzioni (mia attribuzione)


Con l’ultima puntata di Cosetta (oramai alla conclusione) ma senza finale, apparsa su Noi Ragazzi n. 32 del 6 agosto del 1950, di D’Angelo non si vede più niente, infatti dal primo numero del Pioniere del  3 settembre del ’50 appaiono nuovi disegnatori e quasi tutti con peusdomino.

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in e-bay ho trovato in vendita questa cartolina del 20° reggimento di
fanteria Brescia di stanza a Reggio Calabria .
L'illustrattore è un D'Angelo. 


  Cercando in rete, non trovato niente su di un D’angelo legato al fumetto, in genere mi veniva fuori il solito angelo stano e il potente Angelo Maria Ricci, allora ho cambiato nettamente campo di ricerca: Grilli era un raffinato pittore, allora cerchiamo dei D’Angelo pittori e ne sono usciti fuori tre dell’età giusta di D’Angelo, favoloso disegnatore di fumetti

- Otto d’angelo, pittore e allenatore calcistico del Friuli, (San Vito di Fagagna 28 giugno 1903 – Caporiacco di Colloredo di Montalbano 8 settembre 2018); https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2018/09/08/news/cultura-friulana-in-lutto-e-morto-il-pittore-otto-d-angelo-1.17228515
Anche lui è stato illustratore di Fumetti sulle riviste Boléro, Intimité e in alcuni pubblicazioni delle edizioni Del Duca. Ma non credo proprio  sia lui il disegnatore di Noi Ragazzi infatti in quel periodo doveva essere emigrato in Francia.




Uno splendido Bimba con gattino in vendita su https://www.in-vendita.it/d-angelo-pittore  


- Alfredo D’Angelo
Si forma presso la Scuola d'Arte del Castello Sforzesco di Milano, città dove ha vissuto e lavorato. Nel 1956 è selezionato per la Biennale di Milano. E' vincitore di molti premi, tra cui il “Premio Rotary” per il disegno, nel 1951, e il “Concorso internazionale del Bianco e Nero” del 1966.


Alfredo D'angelo, un acquarello su cartoncino 50x70 del 1983 in vendita su E-Bay

E poi ho scovato
- Giulio D’Angelo nato a Catania nel 1908 e morto a Roma nel 1975.


Visione personale di S. Giovanni e la torre


Bagnanti della conca d’oro del 1947. Questo dipinto mi ricorda i quadri en plein d’air di Renoir


illustrazione tratta dal libro disegni di giulio D'Angelo con una lettera di Bruno Molajoli


Secondo il sito https://www.galleriarecta.it/autore/dangelo-giulio/ «È stato allievo del padre pittore e scultore Giuseppe D’Angelo (Acireale 5 gennaio del 1873- Roma 14 ottobre 1948) e di Salvatore De Gregorio. Ha vinto due borse per la pittura, di cui una bandita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Si è diplomato due volte in pittura all’Accademia di Belle Arti ed al Museo Artistico di Roma. Ha vinto due premi all’Accademia di S. Lucia e all’Accademia di Francia ugualmente in Roma; il primo premio per oil Bianco e Nero alla Mostra Sindacale romana; il primo premio per il concorso Internazionale per il Cartello dell’E.N.I.T. (1948); un premio per la pittura alla Nostra Naz. Francesco Paolo Michetti in Francavilla a Mare (1950); un premio per la Pittura al Concorso Naz. Indetto dal Sindacato Cronisti Romani per il suo decennale (1954);» e via dicendo e soprattutto in Francia  è stato ammesso in Francia al Salon d’Automne di Parigi nel 1948.
Che sia lui il D’Angelo fumettista del Pioniere? Non credo. Ma comunque dovrebbe aver conosciuto Grilli. Altro non si può dire.

 
Aggiornamento del 23/07/2020

  Che il libro di Luca Italia ride! edito dall'Anafi è a dir poco fondamentale è vero, ma che ne avessi avuto la conferma or ora è incredibile!
A pag. 41 del suo libro trovo in blu questa straordinaria nota sotto una copertina: ingrandite la copertina per leggerla.



Allora ho scritto subito a Luca e che – nonostante tutto il suo lavoro e la sua salute non buona – mi ha risposto immediatamente. 
Leggete anche voi:
«Vedi che è il caso di fare delle connessioni! :) Secondo me De Fiore cambia nome quando c’è ad aiutarlo qualcun altro. Nello specifico ipotizzo che agli inchiostri (quando firma D’Angelo) ci sia Santi D’Amico. Ebbero una collaborazione lunghissima. 
[…] 
Ma poi: il giro romano di autori era quello.
Io sono certo (ma non ho i supporti visivi ) che De Fiore ha fatto delle matite che poi sono state inchiostrate anche da Sergio Rosi. Sul quale vorrei indagare di più.»



Grazie Luca.
  I supporti visivi, le immagini - per quanto riguarda Santo D'Amico - le avrei io. Ho una splendida storia di Dante illustrata da D'amico firmata Saga e una delle sue storie dell'Uomo Mascherato, le cui muscolature - per chi come, è vissuto leggendo Blek, Tex e Mister No le cose gli balzano agli occhi - sono di Roberto Diso.
  Ma purtroppo ho passato due ore ha cercarla, ma non la trovo più.
  Succede! Quindi niente pittori, era una pista falsa, e vabbè, anche Matula e Rockford hanno delle cantonate, no?


Marco Pugacioff
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lunedì 13 luglio 2020

Guido Grilli



Guido Grilli

Grilli con la sua figliola

Guido Grilli nacque il 1 gennaio del 1905 a Vico Galliano, in prossimità dello scomparso Borgo Scopari di Foggia, un caratteristico borgo oggi non più esistente perché “sanato” dalle tipiche “rapallizzazioni” (termine usato spesso nei loro fumetti da Bottaro e Rebuffi per ridere a denti stretti sull'urbanizzazione selvaggia) d’inizio secolo che sventrò lo stesso cuore di Roma.
  Fin da piccolo mostrò tendenza al disegno, infatti «lui stesso raccontava che all’età di quattro anni aveva tentato allo specchio un autoritratto.» Ma nel 1924 si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti e la Città Eterna - allora ancora magica e attraente - diventa il suo secondo luogo del cuore; secondo solo alla sua Foggia.
A Roma ebbe studio a via Margutta – la via degli artisti – stringendo amicizia con altri pittori tra cui Giorgio De Chirico.
È nel ’29 che ritorna a casa per realizzare scene religiose nella cattedrale e nel ’36 si sposerà con Anna Telesforo che gli donò due figli, Marisa e Roberto.
   Grilli fu un gran bravo illustratore per giornali e Fumetti infatti collaborò soprattutto con la rivista cattolica Il Vittorioso.


Evocativa copertina per gli Albi dell' Avventura n. 184 Il Capitan FRACASSA. Da E-Bay

   Grilli però realizzò anche stupende opere a fumetti per una sfera non religiosa e decisamente di sinistra. Prima che fosse fondato Il Pioniere, lavorò infatti nel ’46 per Il moschettiere. 
Qui le sue opere vanno dagli splendidi fumetti come l’evocativo Avventure del Capitano D’Avegnac di Alberto Guerri, dal n. 22 del 1 giugno del ’47 passato allo sconosciuto S. Fida (un suo aiutante?);


Da Il Moschettiere n. 9 del 1946

Al fantascientifico Gigetto nel mondo antidiluviano iniziato nel n. 1 del 5 gennaio del ’47, scritto da Carsi e terminato nel n. 20 del 18 maggio del 1947;


Dal Il Moschettiere n. 1 del ’47. A distanza di più di 70 anni, le prorompenti bellezze mediterranee, di sangue latino – come la Lollobrigida o la Fenech - delle ragazze di Grilli, a tutt’oggi fanno ancora girare la testa.


Al neorealistico I ragazzi della grotta di Luciana Peverelli dal n. 25 del 22 giugno del ‘47 del Pioniere, in seguito per la momentanea chiusura del Pioniere venne ristampato sul n. 1 di Noi ragazzi del 1 gennaio del ‘48 come I ragazzi di Armina e proseguito nel n. 9 del 29 febbraio del ‘48 dal bravo e sconosciuto D’angelo, più che probabilmente un suo collaboratore e allievo;



Fino alle illustrazioni quasi a piena pagina come i due magnifici moschettieri a specchio alla pag. 11 de Il Moschettiere n. 9 del 10 novembre del ‘46;


Questi magnifici Moschettieri, anche se non firmati, hanno il suo magnifico stile

Ai numerosi disegnini [da una diretta testimonianza di Michele Arcangelo Iocca erano chiamati Minimali] a corredo di rubriche, riduzioni di romanzi e articoli vari.


Collage delle varie illustrazioni che attribuisco allo stile di Grilli

Le sue opere maggiori sono però dei "cartoni" per delle vetrate di chiese, e le sue opere vanno da Fogia, a Chieti e perfino nella cappella degli artisti a Hollywood in usa.
  L’ultimo “cartone” lo realizzò per il rosone della chiesa di San Pio X a Foggia il giorno prima della scomparsa, avvenuta il 24 novembre del 1967.

Fonti:


Marco Pugacioff
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