Asterlouis
Ovvero quando Louis De
Funes voleva fare Asterix.
Grazie a François, ho avuto una rivista francese dedicata ai 60
anni di Asterix. Fortuna che esiste
quella gran truffa che chiamano Europa, la rivista Ça m’intéresse di ottobre-novembre 2019
costa 5 euri e 95 in patria, ma in Spagna, Italia e Grecia 6 euri e 50. Ed è
pure nostro dovere esseri fieri di essere europei ! Ma lasciamo dietro i
funesti incubi odierni e torniamo a sognare.
A
pagina 39 vengo a sapere che il mitico Louis de Funès, voleva incarnare Asterix
sul grande schermo. Un attore eccezionale per un celebre fumetto. Pensate,
Louis con un elmo piumato in testa, nervoso, simpaticissimo, sarebbe stato un
bel film, ma il più celebre gendarme di Francia non voleva mettersi i baffi e
Goscinny e Uderzo non erano d’accordo. Nessuno riconoscerebbe Asterix, come con
i baffi diceva Louis nessuno riconoscerebbe Loius. E il bel progetto si
eclissa… ma che costava fare un Asterix senza baffi? E già ! Gli assomiglia di più
Christian Clavier con i baffi…
Infatti qualcuno disse “se si presenterebbe Asterix in carne e ossa,
sarebbe veramente orribile.”. Sarà così… Comunque, o meglio De toute façon, il
25 febbraio del ’67 fu realizzato per la regia di Pierre Tchernia (l’autore
della frase qua sopra) un simpatica pellicola di un’ora per la televisione Deux Romains en Gaule, su testi dello
stesso Goscinny.
La
storia parte da un bambino che torna da scuola, con una cartella più grande di
lui sulle spalle e i calzoni corti. Deve fare una ricerca sulla civiltà
gallo-romana e nel suo quadernone disegna una capanna stilizzata da dove…
gli esce fuori Asterix! Dopo aver parlato al
bambino Asterix (a disegni animati) ritorna nel buio della sua capanna, il
bambino fa “aspettami!” e si ritrova catapultato nell’antichità.
La
sua vicenda si intreccia a quella di due legionari romani Tickedbus (si vede
che a Roma andava spesso in tram) interpretato da l’attore Roger Pierre), e Prospectus
(Jean-Marc Thibuault) che a Lutezia (Parigi) si trovano due fidanzatine
galliche, le attrici Viviane Chiffre, la mora Boufiltre (sembra di leggere
Belfitro, una maghina?) e Anne Sand, la biondina Discquebleue (gli piacerà la
discoteca). Mi piace pensare a due italiani e a due francesine che vanno per la
Lutetia by night…
Goscinny, l’ex
lottatore Lino, il regista e uno degli attori
e si ritrovano ad un cabaret coinvolti in un “free-for-all” (come direbbe Tex) una
zuffa dove Lino Ventura fa la parte – in una scena – di un forzuto gallico; in
fondo pronostica la sua futura parte di Jean Valjean.
Il
giorno dopo, trovano di fronte a una osteria gestita dallo stesso Goscinny, un “madonnaro” che disegna Asterix;
è Uderzo e magia d’altri tempi Asterix di
fronte al bambino riprende forma. Infatti restando fedele a ciò che disse il
regista, ha fatto apparire Asterix e Obelix a disegni animati.
Alla
fine della storia, il bambino torna ai nostri tempi e trova i due legionari
come poliziotti.
Peccato che non sia mai stata tradotta; vabbè, se qualcuno vuole vederla
la trova a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=RjZhzRPZ68I
Mentre altre foto tratta dalla pellicola a
quest’altro:
Marco Pugacioff
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