Johnny Manila
un singolare
personaggio
Un
ingegnere chiamato Ted Ariston ha deciso di far rinascere una leggenda, quella
di Zorro. Un giorno, salutata – bisogna ammettere con molto calore – la sua
fidanzata Kate, prende la diligenza per Nogales. Ma la diligenza viene rapinata
dalla banda di Zitar, lasciando dei morti dopo la scorreria.
Zitar e la sua malefica madre
Ted
(non Tex, chiaro), recupera un cavallo dal traino della diligenza e con la sua
valigetta si butta sulle tracce della banda, non prima di essersi fermato, e
cambiato in Zorro. Una colt, la maschera nera e il capello di stile messicano
in tutto uguale a quello di Don Diego (si somigliano pure, ma saranno
imparentati?) sono in un doppiofondo della sua valigia.
La copertina dell’albo...
...e la prima tavola
Dopo
uno scontro con dei guerrieri Cherokee, Zorro entra nel paese di Silver City.
Dopo essersi sfamato, presa una stanza, sta per coricarsi a letto, quando gli
si presenta un singolare personaggio senza il braccio sinistro e armato di un
kriss, il pugnale malese usato da Yanez de Gomera. È Johnny Manilla !
Manila cerca Zitar per vendetta e alla fine i due nuovi amici scoveranno
il covo della banda in un cimitero. L’episodio uscì sulla collana mensile Zorro
gigante n. 10 anno II, dell’agosto 1970.
Il personaggio è nato e la casa editrice decide di crearne una collana e
nell’agosto del ’71 esce il primo numero, il cui titolo è tutto un programma: "Ci rivediamo all'inferno!"
La pubblicita di Manila in Zorro
Manila e Zorro si rincontrarono almeno in altra avventura, e qui Manila
(dato il cognome, anche se biondo, è sicuramente di origine messicana) già
conosce il volto nascosto dietro la maschera di Zorro. Quest’altro episodio lo
trovato nel 3 di Zorro gigante del ’76, intitolata “Il tatuaggio”. È la seconda
parte di una storia iniziata nel numero precedente e che non possiedo, ovvio che, visto il tipo
di disegno, potrebbe anche essere una ristampa di numeri precedenti.
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piccolo aggiornamento novembre 2021
Esiste
anche un'altra avventura in cui Manilla compare in Zorro. L'ho
"scoperto" grazie alla mia passione per gli albi stampati a Novi Sad, in
serbocroato (a caratteri latini - e non cirillici - per essere
comprensibili negli stati della ormai defunta federazione) nel 1973.
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Manila è micidiale sia con la colt che
il pugnale. Dalla striscia “Pistolettate in <<Do maggiore>>"
Un bel collegamento a C’era una volta
il West di Todaro
L’autore dei testi dovrebbe essere sicuramente Furio Arrasich, così come
mi ha scritto Angelo Todaro in una e-mail del 18-06-2018: «I disegni di alcuni erano miei (come quello che hai
mandato), i testi erano solitamente di Furio Arrasich. Però non so se c'erano altri autori.»
Una delle belle tavole di
Todaro
In effetti altri autori c’erano. Secondo la pagina di guida al fumetto
italiano (http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/3804) «Nel 1973 disegni Studio Di Vitto e di Onofrio
Bramante. Copertine di Franco Picchionni (P. Franco) e Studio Par. In appendice
la storiella comica JOHNNY MANILA di Oriali.»
Ovviamente qui Todaro non è citato.
Il Manila umoristico di
Oriali. L’autore realizzò anche la versione umorista di Geronimo, Zorro e Il
santo, sempre per Cerretti.
Di Furio
Arrasich (classe 1934) ho letto una biografia su https://comicvine.gamespot.com/furio-arrasich/4040-83908/
in cui è scritto che
si trasferì a Roma negli anni '50, iniziando
come giornalista per i quotidiani e come autore di romanzi polizieschi per la
casa editrice Cofedit. Nel 1964, creò Fantax,
il suo primo personaggio a fumetti (ovviamente nulla che vedere con la creatura
francese di Marcell Navarro), che fu presto raggiunto da Demoniak, Dany Coler e
Alika.
Dopo la chiusura di Cofedit, ha lavorato ai
fumetti Zorro, Geronimo e Johnny Manila
per Cerretti. È stato nominato direttore della serie settimanale Menelik nel
1971 e ha debuttato con Maghella, prima disegnato da Dino Leonetti, e più tardi
da Mario Janni.
Nel 1972, Arrasich collaborò con Cavedon per
scrivere Peter Paper, una serie creata da Pippo Franco e disegnata da Raul
Buzzelli. Ha lanciato Sorchella nel 1974 e ha scritto per vari fumetti, tra cui
Jacula, E.P, Risate, Racconti
Stellari e Pippo. Nel 1982, ha lasciato il fumetto per diventare un editore.
Di
Manila dovrebbero essere usciti 21 numeri in tre anni, fino al ’73. i titoli
sono ripresi dalla pagina della guida sopracitata e sono:
Anno I
01 (00.08.71) – “Ci
rivediamo all’inferno!”
02 (00.09.71) – “Fate la festa a Manila”
03 (00.12.71) – “Precedenza ai cadaveri”
04 (00.12.71) – “Missione a Cotton Hall”
Anno II
01 (00.01.72) – “A tutto piombo”
2/3 (4) (00.04.72) – “Per un pugno di piombo”
04 (5) (00.05.72) – “Chi beve birra campa cento secondi”
06 (00.06.72) – “Se ci tenete alla pelle”
07 (00.07.72) – “Missione a Cotton Hall”
8/9 (00.09.72) – “E non interrompermi quando sparo”
10 (00.10.72) – “Un inferno, signori miei!”
11 (00.12.72) – “Il vecchio indiano”
Anno III
01 (00.01.73) – “Il cimitero dei bastardi”
02 (00.02.73) – “Giustizia, ragazzo, e non vendetta!”
03 (00.03.73) – “Precedenza ai cadaveri”
04 (00.04.73) – “El Rojo”
05 (00.05.73) – “Fate la festa a Manila”
06 (00.06.73) – “Chi beve birra campa 100 secondi”
07 (00.07.73) – “Pistolettate in do maggiore”
08 (00.08.73) – “La lunga pista per il Nord-Ovest 2ª parte: Tramonto bianco”
09 (00.10.73) – “E me che cercavi, rubagalline?”
02 (00.09.71) – “Fate la festa a Manila”
03 (00.12.71) – “Precedenza ai cadaveri”
04 (00.12.71) – “Missione a Cotton Hall”
Anno II
01 (00.01.72) – “A tutto piombo”
2/3 (4) (00.04.72) – “Per un pugno di piombo”
04 (5) (00.05.72) – “Chi beve birra campa cento secondi”
06 (00.06.72) – “Se ci tenete alla pelle”
07 (00.07.72) – “Missione a Cotton Hall”
8/9 (00.09.72) – “E non interrompermi quando sparo”
10 (00.10.72) – “Un inferno, signori miei!”
11 (00.12.72) – “Il vecchio indiano”
Anno III
01 (00.01.73) – “Il cimitero dei bastardi”
02 (00.02.73) – “Giustizia, ragazzo, e non vendetta!”
03 (00.03.73) – “Precedenza ai cadaveri”
04 (00.04.73) – “El Rojo”
05 (00.05.73) – “Fate la festa a Manila”
06 (00.06.73) – “Chi beve birra campa 100 secondi”
07 (00.07.73) – “Pistolettate in do maggiore”
08 (00.08.73) – “La lunga pista per il Nord-Ovest 2ª parte: Tramonto bianco”
09 (00.10.73) – “E me che cercavi, rubagalline?”
Il
personaggio riapparve in una ventina di albetti a striscia dal ’76 al ‘78, tutte ristampe.
Personalmente
ritengo che questo singolare personaggio, avrebbe potuto apparire anche sul
grande schermo – in uno spaghetti western – ma per miopia o chissà cos’altro non ha
avuto purtroppo questa opportunità.
ringrazio i signori
Angelo Todaro
e
Domenico Di Vitto
per la loro cortesia
Marco Pugacioff
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se vuoi puoi andare alla sezione
Articoli sempre molto interessanti, caro Marco
RispondiEliminaPaolo Forni
Grazie Paolo. Ciao.
EliminaHola amigo ,, muy bueno tu blog ,,y si te gusta podés publicar mis dibujos ,,cualquiera !! de ellos o todos ,,jaja!! Te mando un beso Martha Barnes (Argentina) CONTESTAME
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