La minuscola romanesca
&
Cucciolo all’abbazia di Fiastra
di G. Marco Pugacioff 2025

La "Carolina" era una scrittura
comune nell’(N)E(U)ropa carolingia; da essa è scaturita la “minuscola romanesca”
che sembra sia usata già nell'840 in documento di Lucca.
Cosa
notevole la Carolina
ha funzionato, in quanto tale, per circa due secoli, il nono e il decimo
secolo. Dalla minuscola di base si passò a nuove tipizzazioni scrittorie
(sembra dall’undicesimo al dodicesimo secolo), la variante romana detta minuscola
romanesca, che copre dall’area laziale all’area marchigiana (compresi Umbria
meridionale e Abruzzo settentrionale) ed è composta da una produzione libraria
notevole, che fu oggetto di studio di (se ho sentito bene) Paola Supino
Martini.
Regola di San Benedetto da Subiaco

Evangeliario di Subiaco

Particolare di un elenco di libri di Fonte
avellana
Vi è anche un esempio di pessimo "Elementare" prodotto (te pareva) ad
Osimo nel 1151.

Mi
ricorda il documento sul’Ara Grani dell’Abbazia di Chiaravalle di
Fiastra dello stesso anno.
Fonte: Uninettuno - Lez 12 - Un mondo in movimento [DIVX
ITA] Paleografia latina condotta dal Professore Attilio Bartoli Langeli
§§§
Il professor Bartoli, a cui ho segnalato questa pagina è stato cos' gentile da mandarmi:
<<Grazie e cordiali saluti>>
Mi
scrive la professoressa Patrizia Licina e mi dice «La paleografia è un
argomento meraviglioso e pensare che nelle università britanniche hanno deciso
di togliere questo insegnamento x ridurre le spese nelle facoltà!!!
Ciaoooooo (da immaginare scritto in minuscola
romanesca)».
Mi scrive pure Leo, ma il suo commento, che mi
è piaciuto tanto, però è meglio non riportarlo…
ω ω ω
Centra
qualcosa ? Forse no, ma mi sembra un modo elegante per introdurre l’argomento...
o meglio il mio fumetto di Cucciolo, Beppe e Tiramolla che vanno a visitare
l’abbazia e Giorgio Vittorino Passaguai detto Cucciolo, narra ai suoi fratellini la storia
dell’abbazia secondo la visione del professor Giovanni Carnevale…; che forse
non conosceva l’ostrogot… cioè l’inglese, ma oltre a saper leggere Greco antico
e Latino, parlava fluentemente tedesco e francese compredendo così le enormi castronerie dei dotti... dando dei punti ai
professoroni universitari e ai ricercatori locali… ovvio compreso il
sottoscritto.
Peccato
che poi, negli ultimi tempi, si era lasciato trasportar troppo dalla fantasia.
Se
vorreste approfondire i suoi studi, consiglio caldamente la lettura del suo
miglior libro “La scoperta di Aquisgrana in Val di Chienti”, ancora stampato localmente.

Il
libro di Otello Gentili sull’abbazia (a cui collaborò, me lo disse lui stesso, il
prof. Carnevale) che mi è servito da fonte per la mia storia a fumetti e il libro
su “Aquisgrana in Val di Chienti”.
Vi lascio alla lettura.
Ciao a Tutti















Marco
Pugacioff
[Disegnatore
di fumetti dilettante
e
Ricercatore storico dilettante, ma non blogger
(Questo è
un sito!)]
Macerata
Granne
(da Apollo
Granno)
S.P.Q.M.
(Sempre
Preti Qua Magneranno)
20/09/’25
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Fumetti