Franco Oneta
Tiramolla e lo zio di Saetta
Pochi giorni fa, nell’aiutare l’amico Luca, nella sua ricerca di nuovi volumi per la sua professione di rivendita di libri, ho avuto la rara gioia di trovare un po’ di Cucciolo, Tiramolla, Bongo, Felix e perfino Ronny Balboa illustrato dal granitico studio Giolitti.
Ho avuto il raro piacere di leggere la probabile prima storia dell’arrivo dello zio di Saetta, Mac Cricket, dalla Scozia, in itaGlia (contrabbandata come amerika).
L’autore è Franco Onesta, e ho ripreso lo scritto in https://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/o/oneta_franco.htm sulla sua vita ed inserendoci qualcosina dello scritto di Luigi Marcianò, dal libro sul favoloso Galaor di Gianluigi Bonelli dell’anaf del 2001.
ωωω
Nasce a Casalbuttano (Cremona, Italia) il 23 novembre 1934. Di famiglia modesta; Luigi Marcianò scrive «da famiglia povera, come lui stesso ama sottolineare. Il padre è barbiere, ma si arrangia a fare il falegname; è un appassionato di musica e suona il violino e il mandolino. La madre lavora in filanda.» A 11 anni scopre l’attitudine al disegno grazie a un concorso bandito subito dopo la guerra da Il Vittorioso. Mentre frequenta l’avviamento professionale crea le prime storie e viene incoraggiato ad approfondire gli studi artistici; si inserisce così nello studio del pittore Enrico Felisari, a Castelleone, e inizia a spedire disegni agli editori. Viene così a contatto con l’editore Pasquale Giurleo di Milano, per cui realizza, a soli 15 anni, fumetti e testi del personaggio Trottolo.
Scrive ancora Marcianò «accetta di lavorare a casa (senza trasferisci a Milano) su un personaggio Trottolo, creato per l’occasione su propri testi. Giurleo, non avendo figli, lo segue affettuosamente, ma l’anno dopo (nel frattempo era stata pubblicata una prima storia di Trottolo, personaggio che sarà ripreso più tardi dall’editore Bianconi col nome di Trottolino) gli sospende il lavoro, quando aveva già realizzato ben 9 storie.»
Sarebbe stao bello che Oneta avesse ancora queste storie, ma non credo proprio che gli originali esistano più.
Da sottolineare che Trottolino sarà disegnato da Giorgio Rebuffi prima di finire nelle mani dello studio Del Principe.
Dopo la morte di Giurleo, completa la sua
formazione con corsi serali di disegno, fino al servizio militare (a Roma e a
Bolzano).
Collabora fino a metà degli anni Sessanta con il periodico per ragazzi S.Antonio
e i fanciulli (poi Messaggero dei ragazzi) creando nuove serie di
personaggi umoristici (Anacleto, Pallino, Giuggiola e
Lenticchia, Spiritello e Robin Poot) e cimentandosi nella versione a
fumetti de "L’eroe di Roncisvalle" (su testi di Fracasso).
Per il fumetto avventuroso collabora con gli editori Casarotti (Billy Rock) affiancando Pietro Gamba in Kinowa.
Per la
AVE realizza diverse storie del settimanale Jolly e
per il periodico Esploriamo dell’Editrice la Scuola riduce i classici "Capitani
Coraggiosi" e "I Ragazzi della via Paal" oltre alle
storie umoristiche di "Gendarme 00".
Dopo il matrimonio si trasferisce a Como e inizia un lungo rapporto con la casa
editrice LUG di Lione, concentrandosi dal 1963 sulle storie di Zembla,
eroe della giungla, una saga tra avventura e umorismo che diventa popolarissima
in Francia e nei paesi francofoni. Un lavoro di ingenti proporzioni che durerà
fino al 1980, a cui collaborerà anche il fratello Fausto, a sua volta
disegnatore.
Contemporaneamente, la produzione per le testate LUG si diversifica in altre serie: Bozart, Frank Universal, Wingo Scout, Rataplan, Il Piccolo Scout, Il Capitano Nero, Motoman, Fargo Jim, Galaor (con testi di G. Luigi Bonelli), "I leoni delle Termopili" e "La stella a 5 punte".
Realizza anche la versione a fumetti del
disegno animato "Oum le Dauphin Blanc" (edita in Italia da
Edigamma con il titolo "Zum il delfino bianco"), riprendendo
con passione il disegno umoristico. Darà vita così ai personaggi Lilla, Leti
e Mac Mac, Don Sempronio (pubblicati in strisce sulla rivista
femminile cattolica Madre), Olivo lo sportivo (sul mensile Piemme
- Piccolo Missionario).
Nel frattempo, iniziano le affermazioni in numerose rassegne nazionali e
internazionali dedicate al disegno umoristico, alla caricatura e alla satira,
come il Salone dell'umorismo di Bordighera, dove ottiene prestigiosi riconoscimenti.
Nell’ambito dell’editoria italiana prosegue per molti anni la collaborazione
con testate come La settimana enigmistica (su cui pubblica circa 10.000
vignette), Il Giornalino, Gbaby, Famiglia TV. Sui
periodici S. Paolo la sua creatività si esercita su tutti i fronti: biografie
per "I grandi del calcio", storie avventurose come la serie "Ciass
Airport", illustrazioni, tavole didattiche, copertine, Diario G,
fumetti pubblicitari come "Poochie e Robotix" e moltissimi
disegni umoristici.
In concomitanza con la presenza televisiva di
serie popolari come "Sherlock Holmes" (dei fratelli Pagot), "Foofur",
"Snorky" e soprattutto i personaggi di Hanna e Barbera
("I Pronipoti", "Gli Antenati", "Yoghi"
e "Scooby Doo") disegna versioni illustrate e a fumetti. Si
sviluppano così anche altre incursioni nel mondo dei media: una trentina
di disegni per il programma RAI sull'ecologia "Natura con rabbia e con
amore", la riduzione a fumetti del film animato "The
Pagemaster" (Oscar per gli effetti speciali), un CD-ROM sul catechismo
per bambini della S. Paolo Audiovisivi.
All’inizio del 2012 la Città di Desenzano del Garda, dove l’autore risiede e lavora da tempo, gli dedica la mostra "Franco Oneta: Viaggio nel mondo dei fumetti e dell'illustrazione tra fantasia e spiritualità" con l’esposizione di opere edite e inedite.
Dopo alcuni mesi di malattia, muore a Castiglione delle Stiviere (Mantova) l'11 gennaio 2016.
Ed ora ecco il suo Tiramolla
Copertina di Franco Aloisi con il suo
Camillo il contestatario
Marco Pugacioff
[Disegnatore di fumetti dilettante
e Ricercatore storico dilettante,
Macerata Granne
(da Apollo Granno)
S.P.Q.M.
(Sempre Preti Qua Magneranno)
01/11/’24