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lunedì 21 novembre 2022

Franco Donatelli e L’uomo pipistrello (Batman)

 

Franco Donatelli e L’uomo pipistrello (Batman)


   Al contrario di Gallieno Ferri, Franco Donatelli mi piace molto. Oltre a Zagor, e ad avere dato la prima risposta positiva con i suoi disegni per la creazione del  Senhor Não [come lo chiama un indio in una delle sue prime avventure], ovvero di Mister No, Donatelli al di fuori dello Spirito con la scure non ha fatto molto di più.

 

La pista dei lupi, supplemento n. 20 di CUCCIOLO della Alpe 1965

 

 

Da Giallo western


Copertina per l’albo francese di Ivanhoe n. 208, illustrato da Otello Scarpelli

 

Delle copertine, delle illustrazioni, una o due (non ricordo più bene) storie – delle “nolittate” come personalmente le definisco – per gli albi alternati alla Collana Rodeo; la semplice e bella “Forte Apache” di Gianluigi Bonelli su Tex. Del resto avendo il “posto statale” dall’editore Bonelli, non credo avesse molto tempo libero. E poi sapevo (sempre da “voci di corridoio”) che Nolitta non amava che i suoi autori lavorassero per altri, a meno che non fosse lui a proporli come per esempio Birago Balzano con Zora e Franco Bignotti per Miki.

 

   Una piccola curiosità: un certo Andrea Lavezzolo di Milano, perdete un numero del Giornale Misteri... forse è l’autore dell’orribile Kinowa e del Piccolo Ranger? Oppure un omonimo?





Infatti dopo Zagor, notevole è il suo massiccio impegno come copertinista per Il piccolo ranger e di cui ripassò alcune tavole per tre storie di Francesco Gamba. Su  l’avventura “Tragica fine” (n. 61),


su “L’ultima beffa” (n. 68),


E una manciata di vignette su “Lo spettro dello stagno”, avventura già in parte ripassata a china da – credo  – Raffaelle Cormio, con cui Gamba collaborava nel far Tex imitando Galep.


   Cosa ricambiata dal grande Gamba ripassandogli a china quasi tutta la metà dell’avventura dello Zagor n. 163 [Zenith G. n. 214 ] di “Affondate il destroyer”,


negli stessi anni in cui, lo stesso Gamba, oltre al Piccolo ranger doveva dare una gran mano su Tex all’autore de “Il principe del Sogno”, Erio Nicolò, come si vede anche in questa striscia di raccordo nel n. 188.

 


    Donatelli dai lettori era poco amato; tutti preferivano Ferri che in realtà personalmente non amavo e non amo, e poco amo i suoi imitatori, infatti non compro più nuovi fumetti. Del resto, molte volte vedevo errori in anatomia in Ferri (era Gallieno, non Germano); spalle più corte in una vignetta rispetto a quelle di una scena precedente, per dirne una. Su due o tre copertine di Ferri vi era la mano, il ritocco di Pepe.

In questa copertina spicca nettamente il volto ridisegnato da Pepe.


A proposito la copertina di Zagor 41 (collana Zenith Gigante 92) deve essere un’opera di rimontaggio, perché Titan in fiamme sulla spiaggia non E’ opera di Ferri, ma di Donatelli.


 

 da Mister No 16

   Chissà forse era per il suo latente stile caricaturale, forse il suo stile essenziale tra il bianco e il nero, anzi come scritto su Popular press n. 2 «Cronologicamente il primo volto di Mister No; nel primissimo episodio il personaggio ostenta una maturità d’espressione che in seguito perderà avendo dovuto l’autore adeguarsi al modello di Ferri. 

 

Uno stile giocato su forti contrasti tra bianco e nero, a volte troppo essenziale»... talaltro nel confronto più in alto tra il volto di profilo di Donatelli e quello di fronte di Ferri, si vede l’errore anatomico del “grande” Ferri, osservate gli occhi e la loro distanza dal naso. Se mi dite che è perfetto, vabbè, lascamo perdè. Gli Dei restano sempre Dei, anche Galep cadeva talvolta in quest’errore... e forse anch’io, ma io sono una formichina di fronte a Galep.

Da Zagor n. 192 (Zenith G. 243)

   Però Donatelli era, ed è rimasto, insuperabile nel tracciare l’aspetto di semidio che dovrebbe avere Zagor, la postura ieratica, sacra, di un essere venuto da un altro mondo, che non è quello materiale. Ferri non c’è mai riuscito, i suoi imitatori neppure, il nuovo bravissimo copertinista Alessandro Piccinelli non ha questa bravura; neppure Claudio Villa, né l’avrebbe l’ex copertinista di Blek e ora osannato disegnatore di Tex che disegna tutti i suoi personaggi (perfino Miki) con una malvagità intesa nei loro visi che mi fa impallidire dalla paura.

    Ma visto che mi piace Donatelli volevo trovare – il suo Mandrake, me lo scordo, purtroppo – una sua opera su Batman, pubblicata dalla Mondadori. L’ho trovata e ve la faccio vedere.  Si rifà a Carmine Infantino e venne pubblicata a colori e in bianco e nero nel ’66.

 

Aggiornamento 25/11/’22

L'ultimo romanzo su Sandokan

Fabrizio Frosali, scrittore e autore di nuovi romanzi di Sandokan e molto altro ancora, mi fa sapere che…

«Becattini nel ponderoso volume su "L'era di Nembo kid e c. Volume 1" edito da Mencaroni la storia di Batman che tu attribuisci a Donatelli sarebbe invece di Leone Cimpellin con autore Dalmasso. A me pare invece davvero Donatelli...»

   Ringrazio Fabrizio. 

   Bisogna dire che anche se posso sbagliare errare è umano e tutti son diabolici [specialmente i nostri governanti], che seppur solo un dilettante (sia come disegnatore di fumetti che come ricercatore storico) sono pur sempre un Maestro D’Arte!

Il diploma mi è stato dato il 26 – 10 – 1987 dopo aver passato gli esami di riparazione in Matematica e geografia.

Non sarò una cima, ma non sono un ignorante qualsiasi, e un ultima cosa: io LAVORO come tutti gli altri anche se non guadagno! Non sono quindi un mangiapane a tradimento, o peggio ancora un inutile mangiatore da eliminare con un vaccino o altra maniera.

   AriCiao Marco Graziosi in arte Marco Pugacioff













 


 

 

 

Marco Pugacioff

[Disegnatore di fumetti dilettante

e Ricercatore storico dilettante, ma non blogger

(Questo è un sito!)]

Macerata Granne

(da Apollo Granno)

S.P.Q.M.

(Sempre Preti Qua Magneranno)

21/11/'22

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