Mandrake: Falco, il cavallo da corsa! di Galep
I disegni di Galep sono uno splendore! Ripulirli e restaurali è stato un doloroso (la vista ne soffre assai assai) piacere.
Ho solo dovuto ritoccare i testi dove Lotar, un principe nubiano, appare come un servo di un bianco; il solito nobile bianco, che nobile non è, se non nell'anima…
Tra Narda, Lotar e Karma (cuginetta e poi fidanzata di Lotar), Mandrake (e Hojo cuoco giapponese a Xanadu e, in segreto, capo dell’Inter-intel) appare come un popolano raffinato, ma dotato di un’arte magica senza confini.
Immagino la scena – mai descritta da Lee Falk – in cui i due amici si incontrano per la prima volta: Lotar sbalordito dalla potenza di Manfrake, che potrebbe lottare contro dei mortali stregoni vudù, si aggrega al fianco del mago e lo segue in giro per il mondo per star lontano da un trono non desiderato. E Mandrake (figlio del grande maestro di una sconosciuta scuola di magia) si diverte ad avere come guardia-spalle un vero e proprio armadio grigio alla Woody Stroode.
Ho lasciato parole pesanti, che però in bocca a Mandrake non risultano certo offensive, ma lo lasciate agli altri personaggi.
La storia si inserisce benissimo nella vicenda originale narrata da Falk e illustrata da Phil Davis… ho perciò inserito un breve riassunto, in cui ho lasciato l’avventura di Lotar coi bambini e col contadino, realizzata da un disegnatore di cui non conosco il nome.
I testi, pur nella loro semplicità, sono ben lontani dalle lagne di tipo nolittiano o nizziano, ma molto vicine ai soggetti scritti da Gianluigi Bonelli, anche se l’autore che scrisse la storia è sconosciuto.
Marco Pugacioff
Macerata Granne
(da Apollo Granno)
S.P.Q.M.
(Sempre Preti Qua Magneranno)
09/10/'21
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