Il Fluoro fa bene alla
bomba atomica ma distrugge i denti
Oggi
i due terzi dell’acqua potabile degli Usa è arricchita artificialmente di
fluoruro come cura preventiva della carie. Nonostante questo l’ottanta per
cento dei bimbi americani soffre di carie, molto di più di quelli Europei ed
enormemente più di quelli africani e asiatici. Come mai questa cura preventiva
su scala nazionale non dà i risultati che ci si potrebbe aspettare? Cosa c’è
che non va?
E
perché si usa il fluoro per la cura dei denti?
Andiamo
brevemente alle origini di tutto ciò.
Nel
1945 Newbourg (N. Y.) fu il primo comune americano ad aggiungere fluoro
nell’acqua potabile e per dieci anni la popolazione del paese venne usata come
cavia per vedere cosa succedeva agli esseri umani sottoposti a contatti
continuativi con una sostanza radioattiva come il fluoruro. Ma perché questo
esperimento iniziò nel 1945 e senza precedenti studi tossicologici?
In
effetti la pianificazione del fluoro nell’acqua di Newbourg inizia due anni
prima, nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, con l’insediamento di una
commissione del Dipartimento della Salute dello Stato di New York che si
prefigge di “studiare gli effetti cumulativi benefici sui tessuti e sugli
organi sottoposti a prolungate ingestioni di fluoro”. Strano che mentre il
mondo è sconvolto dalla guerra lo Stato di New York si preoccupi delle
ingestioni da fluoro e ancora più strano che la commissione fosse formata solo
da militari e da medici militari legati al super segreto Progetto Manhattan.
Nel
1942 gli Usa riunirono un gruppo di fisici e studiosi di varie scienze per
realizzare la bomba atomica; il gruppo dei ricercatori, di cui faceva parte
anche Enrico Fermi ed era diretto da J. Robert Oppenheimer era sotto il diretto
controllo militare nella persona del generale Lesile R. Groves: la
realizzazione della bomba prese il nome di Progetto Manhattan. Le ricerche
sull’atomica erano talmente segrete che quando nell’aprile1945 il presidente
degli Usa F. D. Roosevelt morì improvvisamente il suo vice presidente e neo
eletto presidente Harry Truman non conosceva l’esistenza del Progetto
Manhattan.
Per
la realizzazione delle bombe atomiche servivano tonnellate di fluoruro che
veniva lavorato dall’industria chimica Du Pont nello stabilimento di Deepwater
nel New Jersey. Le fattorie delle contee di Gloucester e Salem erano famose per
le bellissime pesche e per i pomodori ma erano a valle dello stabilimento e
nell’estate del 1944 i contadini iniziarono a rendersi conto che qualcosa non
funzionava come al solito. Le pesche erano avvizzite sugli alberi, le galline
morivano senza motivi apparenti, chi mangiava i prodotti della terra vomitava
per una giornata, i cavalli erano malati e non riuscivano a tirare i carri, le
vacche non si reggevano in piedi e pascolavano sdraiate sulla pancia. I
contadini iniziarono a sospettare della Du Pont senza sapere di essere sotto
osservazione da più di un anno dal Progetto Manhattan che studiava gli effetti
del fluoruro sull’uomo. Per amor di patria i contadini del New Jersey aspettarono
la fine della guerra per citare in giudizio la Du Pont che fu protetta dal
governo stesso. Le analisi sui terreni e sugli abitanti vennero svolte da
personale militare sotto il controllo degli scienziati del Progetto Manhattan
che si trovò nella situazione di essere da un lato accusato dai contadini e
dall’altro di agire nella ricerca di prove a loro favore. Ovviamente non emerse
nessuna prova a favore dei contadini e contro il fluoruro, la Du Pont dichiarò
che le cause della distruzione dei peschi era da imputarsi alla fuoriuscita di
un gas che per motivi militare non poteva nominare e i contadini vennero
risarciti dallo stato con alcune decine di dollari. L’ente Usa che controlla la
nocività dei prodotti agricoli e farmaceutici, il Food and Drug Administration, aveva posto il blocco ai prodotti
provenienti dalla zona inquinata ma fu costretto da pressioni governative e
militari a revocare il blocco per non destare sospetti.
Ma
se la battaglia legale era stata vinta restava il problema di come vincere la
battaglia della comunicazione per eliminare ogni sospetto e così iniziarono una
serie di conferenze prima nelle contee interessate dalla Du Pont e poi in tutti
gli Usa in cui medici prestigiosi, professori di fama mondiale e stelle del
cinema spiegavano che il fluoro non è nocivo anzi, fa bene soprattutto ai denti
dei bimbi. Ovviamente i risultati degli studi sul fluoro hanno due facce:quella
ufficiale e quella vera.
Nell’agosto
1948 il Journal of the American Dental Association pubblicò il risultato
di uno studio effettuato sui lavoratori di una fabbrica di fluoruro, lo studio
era stato effettuato dai dentisti del Progetto Manhattan e la parte pubblicata
era l’opposto di quella segreta rimasta ai ricercatori del Progetto:
·
la
versione segreta dice che gli uomini rimanevano senza denti, quella pubblicata
parlava di alcuni casi di carie;
·
la
versione segreta dice che gli uomini dovevano usare stivali di gomma perché il
fluoruro corrodeva i chiodi in una settimana, quella pubblicata non ne fa
cenno;
·
nella
versione segreta si analizza il come il fluoruro possa aver agito sugli uomini
provocando la caduta dei denti, la versione pubblicata dice che “gli uomini
erano insolitamente in salute, sia da un punto di vista medico che dentistico.
Grazie
a questo e a tanti altri articoli e conferenze l’opinione pubblica non collegò
più il fluoro con le malattie ma iniziò ad associarlo ad un qualcosa che se non
faceva bene, senz’altro non faceva male. Nel 1956 il Journal of the America
Dental Association pubblicò il risultato di dieci anni di sperimentazione
con fluoro nell’acqua potabile della popolazione di Newburgh concludendo che
“piccole concentrazioni di fluoruro sono sicure”. Lo studio cui fa riferimento
l’articolo era firmato dal dott. Harold C Hodge, responsabile per il Progetto
Manhattan per i danni all’uomo nell’incidente del fluoruro del New Jersey.
Ma
questo non fu il solo studio compiuto dai militari e dagli scienziati del
Progetto Manhattan, o per conto loro, su cittadini americani.
Sapendo
che per la produzione di bombe atomiche servivano materiali di cui si
conoscevano pochissimo gli effetti sull’uomo quali uranio, plutonio, berillio e
fluoruro, l’Università di Rochester fu incaricata di studiare tali effetti.
Tale studio chiamato “progetto F” venne finanziato durante la guerra coi fondi
del Progetto Manhattan e poi con fondi del Progetto per L’Energia Atomica. Dal
1944 al 1950 i professori dell’Università di Rochester distaccati presso
l’ospedale Strong Memorial somministrarono in modo continuativo ad ignari
pazienti dosi tossiche di plutonio e altri elementi radioattivi per studiarne
le conseguenze. Le rivelazioni di questo esperimento valsero a Eileen Welsome
il premio Pulitzer (il massimo premio Usa per un giornalista) e provocarono nel
1995 un’inchiesta presidenziale che si concluse con un risarcimento di milioni
di dollari per le vittime e i loro eredi.
Che
il fluoro e i suoi derivati, i fluoruri, siano dannosi per l’uomo è un fatto
assodato. Studi compiuti nei primi anni ’90 indicano che in bassissime dosi il
fluoro è una potente tossina del sistema nervoso e può danneggiare le funzioni
del cervello anche in dosi limitate e in tempi brevi. Uno studio del 1995 prova
una correlazione tra esposizione a basse dosi di fluoruro e il Quoziente
Intellettuale dei bambini. Ma anche il Progetto Manhattan sapeva questo: in un
memorandum del 29 aprile 1944 si legge “l’esafluoruro di uranio può avere un
effetto marcato sul sistema nervoso centrale e l’elemento scatenante non è
l’uranio ma il fluoro”.
Per
concludere possiamo dire che:
·
le
dichiarazioni che il fluoro è salutare in piccole dosi per adulti e bambini
furono diffuse dagli scienziati del Progetto Manhattan ai quali era stato
ordinato segretamente di fornire prove da poter usare nelle cause civili tra
industrie e stato contro i civili contaminati dal fluoro;
·
scienziati
che realizzarono le prime bombe atomiche idearono e condussero l’esperimento
durato dieci anni della cittadina di Newburg in cui fu obbligata la popolazione
ad usare acqua potabile al fluoro;
·
siccome
si reputavano necessari degli studi sull’uomo per provare gli effetti di alcune
sostanze radioattive fu varato il Programma F e scienziati del Progetto
Manhattan e del Progetto per l’Energia Atomica usarono ignari cittadini come
cavie;
·
la
prova della nocività del fluoruro venne censurata e al suo posto venne diffusa
una teoria sugli effetti benefici del fluoro.
È
trascorso più di mezzo secolo da quando iniziò la grande menzogna del fluoro ed
ancor oggi, in Italia, il fluoro viene considerato di vitale importanza per la
salute dei denti e del cavo orale.
Ho
svolto una piccola indagine:
·
nei
supermercati della più grande catena di distribuzione, la Coop, tutti i
dentifrici contengono fluoro;
·
nelle
farmacie da me visitate nessun farmacista si è mai posto il problema del
fluoro, l’unico dentifricio senza fluoro è AZ15 al sale;
·
ad
esclusione di un dentifricio tedesco
all’argilla e menta nelle erboristerie e negozi biologici non ci sono prodotti
senza fluoro.
Non
ci resta che sorridere … a denti stretti.
© Galileo
Ferraresi, Novembre 2017
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