Battler [“Combattente”] Britton
Fumetto britannico
Battler Britton, o Wing Commander (tenente colonnello e caposquadriglia) Robert Hereward "Battler" Britton, insignito – ovvio, nel mondo del fumetto britannico – anche delle decorazioni di guerra DSO [onorificenza militare del Regno Unito, nonché in passato di tutto il Commonwealth, assegnata per il valore operativo dimostrato nel comando e nella leadership di grande successo durante operazioni attive, in genere in combattimenti reali.], DFC [La Distinguished Flying Cross è la decorazione militare di terzo livello assegnata agli ufficiali, della Royal Air Force del Regno Unito, e in precedenza agli ufficiali di altri paesi del Commonwealth, per "un atto o atti di valore, coraggio o dedizione al dovere durante il volo in operazioni attive contro il nemico"] e Bar [Una barretta o fermaglio per medaglia è una sottile barretta metallica fissata al nastro di una decorazione militare indicante solitamente la campagna o l’operazione per cui il destinatario ha ricevuto il premio, e più barrette sulla stessa medaglia vengono utilizzate per indicare che il destinatario ha soddisfatto i criteri per ricevere la medaglia in più teatri.] e della decorazione militare francese Croix de Guerre.
Suo padre è un Tenente Colonnello e sua madre figlia di un baronetto del servizio diplomatico, ma Britton è comunque considerato senza classe sociale. "Hereward" è il cognome da ragazza di sua madre. Insomma un vero eroe di guerra della vecchia scuola e un condottiero, che ha prestato servizio come Tenente Comandante mentre era assegnato alla Marina peruviana; ed è un ex membro della Legione Straniera francese, dove è stato Comandante di Cavalleria. È stato uno degli assi principali della Royal Air Force (come Joe Missouri, nella popolare serie a fumetti Bianconi RAF. V. https://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5773) durante la Seconda Guerra Mondiale, un abile pilota sia di Supermarine Spitfire che di Hawker Hurricane.
Non è solo un pilota provetto, ma un vero asso del combattimento per terra, mare e aria. Ha persino trascorso un periodo di tempo lavorando con i Servizi Segreti britannici.
A vedere i disegni è un ragazzotto moro e non si capisce se ha occhi azzurri o castani, perché sennò nelle sue vene scorrerebbe il sangue di un condottiero dell’antica Roma.
Ricorda in maniera smaccata i personaggi fracassoni creati da Gianluigi Bonelli, ma naturalmente è stato creato in Gran Bretagna, infatti apparve per la prima volta nella rivista a fumetti Sun n. 361 della Amalgamated Press il 7 gennaio 1956. con il motto "Super-asso della guerra mondiale".
Fu il direttore del Sun Leonard Matthews, egli stesso un veterano che aveva prestato servizio nella RAF durante la seconda guerra mondiale, ad idearne il nome. Ritengo si sia ispirato a persone reali come Raymond Hiley Harries, DSO & Bar , DFC & Two Bars (1916 – 14 maggio 1950) che fu un pilota da caccia della Royal Air Force e asso dell’aviazione durante la Seconda Guerra Mondiale che in Russia viene denominata Grande guerra patriottica.
Harries ottenne 15 vittorie contro degli aerei nemici, oltre a tre vittorie condivise, due altre probabili vittorie e ne danneggiò altri cinque durante la guerra. Ad Harries è anche attribuita la distruzione di una bomba volante V-1 (Vedi: https://en.wikipedia.org/wiki/Raymond_Harries), oppure il francocanadese Lloyd Vernon “Chad” Chadburn di Montreal, morto in combattimento nel ’44 (https://en.wikipedia.org/wiki/Lloyd_Chadburn).
Gli autori furono lo scrittore Mike Butterworth, principale sceneggiatore del popolare Impero dei Trigan (illustrato da Don Lawrence), e il disegnatore Geoff Campion, artista di punta per Amalgamated Press/Fleetway, noto agli esordi per il suo lavoro nel genere western su titoli come Buffalo Bill e Billy The Kid, in seguito ha lavorato a una vasta gamma di fumetti, tra cui Captain Condor, Typhoon Tracy, D-Day Dawson e molte altre.
Battler Britton divenne talmente popolare che dal numero 490, datato 28 giugno 1958 fu il protagonista delle copertine della rivista Sun. E nell’aprile del 1959, arrivò un altro cambiamento, il fumetto Sun fu soprannominato "Battler Britton's Own Weekly". Le copertine di queste ultime edizioni presentavano favolose illustrazioni, quasi certamente realizzate dall’artista italiano Renato Fratini.
Ma Britton ha avuto anche altri autori tra cui spagnoli e italiani, specialmente quando passò alla rivista Thriller Picture Library (contenente i popolarissimi Robin Hood – stampati in italiano dalla Dardo – e il bandito scozzese Dick Turpin), con almeno sessanta apparizioni prima del culmine della serie nel 1963.
Vi erano nel ’56 Ian Kennedy, poi Hugo Pratt, Francisco Solano Lopez, Pat Nicolle, Ferdinando Tacconi (vedi l’immagine 5, e che disegnò quattro episodi), Gianluigi Coppola, Graham Coton, Colin Wilson.
Dopo una serie di acquisti, la Time Warner divenne la proprietaria di Battler Britain (insieme a un’intera serie di personaggi IPC, tra cui Captain Hurricane, Robot Archie, The Steel Claw (l’Artiglio d’Acciao) e The Spider, così come personaggi minori come Fishboy e Faceache). In seguito nell’estate del 2004, la DC Comics ne comprò i diritti.
Lo sceneggiatore di fumetti (e appassionato della seconda guerra mondiale) Garth Ennis ha ripreso Battler Britain nel 2006 in Battler Britton: Bloody Good Show , una serie in cinque parti pubblicata da DC Comics/WildStorm con illustrazioni di Colin Wilson. Le copertine erano di Garry Leach. La serie presentava l’asso pilota di caccia al comando di uno squadrone di Bristol Beaufighters nel nord Africa durante la seconda guerra mondiale.
Nell’agosto 2016, la Rebellion Developments ha acquisito dalla Egmont Group tutti i personaggi e titoli dei fumetti creati dalle sussidiarie della IPC dopo il 1° gennaio 1970, insieme a 26 personaggi specifici apparsi in Buster e Roy of the Rovers; mentre IPC attualmente conserva i suoi altri personaggi e titoli dei fumetti, tra cui Sexton Blake (lo sherlock Holmes dell’occulto di cui la Dardo pubblicò un episodio sul simpatico Gordon Link), The Steel Claw e Battler Britton (ma non Dan Dare, che è stato venduto separatamente ed è ora di proprietà della Dan Dare Corporation).
Caso strano Britton venne pubblicato anche nella popolarissima rivista in lingua spagnola Patoruzito, nel numero 37.
In italiano ebbe una fugace apparizione nel ’65, presso la Editrice Immobiliare Franca di Roma come Il Magnifico Britton, in 14 numeri, «Le storie qui ospitate sono opera di disegnatori spagnoli tra i quali Solano Lopez e Alberto Breccia. Alcune copertine sono di Mario Caria e Gifra.»
I numeri in formato digitale, si possono scaricare dal mulo.
In Francia ebbe invece ebbe una rivista Petit Format (come Blek, Tex e Cucciolo, rispettivamente in Kiwi, Yuma e Pipo) grazie alla casa editrice Imperia. Ben 471 numeri da luglio 1958 a giugno 1986.
La sua pubblicazione termina con il numero 471 del giugno 1986. Nel 1958, Impéria (figure 11 e 12) decise di dedicare una rivista separata a questa serie, già apparsa nel racconto completo Sergent Garry. La rivista conterrà principalmente episodi di Battler Britton, ma poi includerà anche alcune serie di breve durata, con personaggi effimeri, soprattutto dopo il suo aumento a 132 pagine.
È grazie ai miei amici francesi che ho conosciuto questo simpatico fracassone, e sono rimasto colpito da un particolare episodio intitolato “Il radar”, pubblicato nel 1962 sui numeri 65 e 66.
Delle spie tedesche riescono a prendere possesso di un prototipo segreto di radar e lo portano a Berlino. Britton con un audacia senza limite e vicina alla pazzia, parte per Berlino con la sua uniforme inglese e conoscendo perfettamente il tedesco riesce a farsi scambiare per un ufficiale italiano, le cui divise sono molto simili a quelle britanniche.
Non solo incontrerà addirittura due ufficiali italiani e conoscendo anche la lingua italiana si spaccerà per un ufficiale ungherese, la cui divisa è molto simile anch’essa a quella inglese.
Ed infine riesce a penetrare nel laboratorio tedesco, recuperare il radar e ad sfuggire ai militari tedeschi creando un vero e proprio “CASINO” a Berlino, prima di tornare in Inghilterra.
Mi dispiace ma non trovo i miei albi originali e posso solo farvi vedere che due tavole di quel bel episodio.
Come vi ho detto sembra proprio un personaggio di Gianluigi Bonelli!
Fonti:
- https://www.letsgocommando.co.uk/battler-britton-fighting-ace-of-land-sea-and-air/
- https://en.wikipedia.org/wiki/Battler_Britton
- https://www.facebook.com/commerce/listing/986147453703777/?media_id=1&ref=share_attachment
- https://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/4292
- https://www.bedetheque.com/serie-18445-BD-Battler-Britton-Imperia.html
Ciao a Tutti
Marco Pugacioff
[Disegnatore di fumetti dilettante
e Ricercatore storico dilettante,
Macerata Granne
(da Apollo Granno)
S.P.Q.M.
(Sempre Preti Qua Magneranno)
04/05/’25
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